GUIZZO DI SERPA, SPROFONDA ZABRISKIE
Sesto successo di tappa in carriera al Tour de Langkawi per il colombiano della Androni che allunga a 5 km dal traguardo e batte nella volata a due Lapthorne con Rabottini che ha regolato il gruppetto degli inseguitori; l’australiano dal canto suo approfitta del crollo del cronoman della Garmin, giunto a quasi 20′ di ritardo, e del ritiro di Phelan per conquistare la leadership
Foto copertina: la vittoria di Serpa a Pandan Indah, conseguita davanti al nuovo leader della generale Lapthorne (foto Bettini)
La quinta tappa del Tour de Langkawi, 190 km da Ayer Keroh a Pandan Indah, presentava le prime vere salite dall’inizio di questa corsa: nulla di trascendentale ma i due gpm di 2a categoria posti nella parte centrale del percorso, quello di Bukit Tangga e quello di Genting Perez, e nel finale il più breve ma impegnativo strappo di Bukit Tinjau facevano sì che lo scenario sarebbe stato diverso da quello delle prime tre frazioni in linea tutte vinte da Guardini (Farnese) in volata. Non essendoci un epilogo scontato tutti hanno tentato di andare in fuga tanto che la prima ora è stata percorsa ai 47 di media e soltanto al km 75, dopo che tra gli altri ci avevano provato Serpa (Androni), Vinokourov (Astana) e Charteau (Europcar), finalmente hanno avuto il via libera del gruppo De Marchi (Androni), Genè (Europcar), Williamson (New Zealand) e Pollock (Drapac), già all’attacco nella frazione precedente: l’andatura sostenutissima ha fatto però male al suo compagno e connazionale Phelan, 2° nella generale a 1′ dal leader Zabriskie (Garmin), che è stato costretto al ritiro per le conseguenze della caduta nella seconda tappa.
Salendo verso Bukit Tangga il plotone ha proseguito a ritmo regolare con Williamson che ha tentato una sortita solitaria mentre Fukushima (Terengganu) è fuoriuscito dal plotone e si è riportato sui tre inseguitori; la battaglia si è invece accesa lungo le rampe di Genting Perez con i battistrada che sono stati raggiunti e il leader della classifica degli scalatori Rabottini (Farnese) che si è lanciato allo scoperto seguito da Dyachenko (Astana), che aveva fatto lavorare la squadra in precedenza, Othman (Champion System), Chan Jae Jang (Terengganu) e addirittura Rujano (Androni): la presenza del venezuelano vincitore del Tour de Langkawi 2011 e rinato dopo il ritorno alla corte di Gianni Savio ha fatto sì che il gruppo non lasciasse spazio e malgrado la salita fosse piuttosto pedalabile Zabriskie vittima di uno stato febbrile è andato in crisi nera e al traguardo arriverà penultimo a 19′35” scortato dal compagno di squadra Kreder.
In discesa c’è stato un ulteriore rimescolamento di carte con Rabottini e Ohtman che hanno proseguito nell’azione guadagnando fino a 49” di margine mentre gli altri tre sono stati riassorbiti dal gruppo inseguitore, dal quale sono evasi sull’ultima ascesa di giornata Serpa, Mizbani (Tabriz Petrochemical), Mat Senan (Terengganu), Nino (Azad University), l’onnipresente Dyachenko e Lapthorne (Drapac), terzo nella crono di apertura e virtualmente leader della generale visto il ritiro di Phelan e il distacco di Zabriskie: malgrado gli sforzi della Csf di Piechele, rimasto nel gruppo di testa a differenza di un Guardini comunque bravo a mantenere il ritmo dei migliori nelle salite precedenti, non c’è stato nulla da fare e sono stati i sette uomini di testa a giocarsi il successo. Sentendosi battuto in volata Lapthorne ha tentato l’azione solitaria a 5 km dal traguardo e alla sua ruota è riuscito a portarsi il solo Serpa che poi ha fatto valere il suo superiore spunto veloce conquistando il suo sesto successo al Tour de Langkawi, corsa che lo ha visto imporsi nella classifica generale nel 2009 e in cui solo l’anno successivo è tornato a casa senza conquistare almeno un successo di tappa; la volata del gruppetto inseguitore giunto a 11” di ritardo è stata vinta da Rabottini su Othman, Dyachenko, Nino e Mizbani mentre il grosso del plotone, di cui oltre a Zabriskie non faceva parte un Vinokourov ancora molto indietro di condizione, ha concluso con un distacco di 24” ed è stato regolato da Weldegaber (Mtn).
La nuova classifica generale vede Lapthorne al comando con 37” su Danielson, 46” su Dyachenko e Rujano e 51” su Cooper ma sarà rivoluzionata dopo l’arrivo in cima a Genting Highlands, tradizionale traguardo della corsa malese; non si conosce la tenuta in salita dell’australiano che ha dato una grande impressione fin qui ma di sicuro lungo le rampe dell’ascesa finale ci si attende un grande attacco della Androni di Rujano, Serpa già capaci di imporsi su questo traguardo nonchè di altri ottimi grimpeur come Monsalve, Ochoa e Jackson Rodriguez.
Marco Salonna