CAPECCHI SI ISCRIVE AL FEBBRAIO D’ORO LIQUIGAS
Continua la serie di successi dei biancoverdi di Amadio con l’umbro che attacca nell’ultima discesa e complice una caduta senza conseguenze di Scarponi che era alle sue spalle arriva in solitario al traguardo di Lugano davanti a un già brillante Cunego e a Battaglin
Foto copertina: Capecchi primo a Lugano (foto Bettini)
Giunto alla sua 30a edizione e dal 2001 riservato ai professionisti il Gp Città di Lugano si è disputato di 178,5 km tutti lungo un circuito da ripetere per cinque volte caratterizzato dallo strappo di Albonago, il cui ultimo scollinamento era posto a 6 km dal traguardo. Tra i protagonisti al via il campione uscente Basso e Capecchi (Liquigas), Cunego e Scarponi (Lampre), Evans e Santambrogio (Bmc), Nocentini e Roche (Ag2r), Duarte (Colombia-Coldeportes), Modolo, Battaglin e Pozzovivo (Csf), Baliani (Nippo), Vila (Utensilnord), Rubiano e Sella (Androni), Kump (Adria Mobil) e Di Luca (Acqua&Sapone), fresco di firma con la formazione abruzzese dopo un’annata difficile alla Katusha.
Al km 4 è nata la prima fuga di giornata ad opera di corridori di secondo piano come Rybakov (Itera-Katusha), Junya (Nippo), Oberholzer (Atlas Personal), Barbin (Meridiana) e Palini (Team Idea) che hanno guadagnato in breve 5′10” ma a differenza di quanto avviene in altre occasioni la reazione del gruppo è iniziata molto presto e grazie all’intervento della Utensilnord il gruppo è tornato compatto già a metà gara. La strategia degli uomini di Bordonali era quella di mettere a tutti i costi un uomo in fuga e infatti subito dopo il ricongiungimento in coincidenza con il terzo passaggio ad Albonago è partito Rocchetti alla cui ruota si sono posti Sella e Barla (Team Idea) e i tre hanno accumulato un margine superiore ai 2′ e li hanno mantenuti fino a 50 km dal traguardo quando da dietro è partito il forcing della Lampre.
I blu-fucsia hanno operato un forcing che ha fatto vittime eccellenti come Basso, costretto al ritiro da problemi fisici, e Duarte e successivamente anche Di Luca ed Evans e che ha fatto sì che il vantaggio dei tre uomini di testa scendesse drasticamente fino al ricongiungimento avvenuto a 18 km dal traguardo con Rocchetti ultimo ad arrendersi; tutto si è deciso sull’ultimo passaggio sullo strappo di Albuzzano con Pirazzi (Csf) e Bouet (Ag2r) ma l’azione che ha fatto male è stata quella di Scarponi autore di una progressione che ha ridotto il gruppo di testa a 16 unità . Il marchigiano è passato in vetta davanti in compagnia di Pozzovivo, Rubiano e Capecchi che sulla successiva tecnica discesa si è portato al comando e proprio Scarponi che si trovava alla sua ruota è finito in terra per fortuna senza conseguenze ma la sua caduta ha fatto sì che Capecchi potesse guadagnare una decina di secondi e tirare dritto fino al traguardo rendendo vano l’inseguimento finale di Csf e Lampre. L’umbro ha conquistato dunque il primo successo stagionale e dopo Viviani, Sagan, Moser, Nibali è l’ennesimo atleta della Liquigas ad aver già vinto una corsa nel 2012 mentre un Cunego apparso già in buona condizione in vista della Parigi-Nizza e poi delle corse nelle Ardenne ha regolato il gruppetto inseguitore davanti a Battaglin, al sorprendente Gnezda (Adria Mobil), a Rubiano e a Santambrogio.
Marco Salonna