TRA I DUE LITIGANTI VANMARCKE GODE
Sembrava fatta per Boonen alla Omloop Het Nieuwsblad ma l’ex campione del mondo nell’intento di sorprendere Flecha è partito troppo lungo nello sprint a tre e ne approfittato il 23enne della Garmin per beffare il connazionale e lo spagnolo mentre Marcato continua a mostrare una buona condizione e chiude al 6° posto
Foto copertina: Vanmarcke taglia vittorioso il traguardo di Gand (foto AFP)
Dopo aver visitato paesi dall’altra parte del mondo come Australia e Argentina e paesi esotici come Qatar e Oman il grande ciclismo approda per la prima volta in stagione in Belgio con la 67a edizione della Omloop_Het_Nieuwsblad, nuova denominazione della Het Volk, che può essere considerata un antipasto del Giro delle Fiandre soprattutto per via della presenza nel percorso di diversi muri affrontati anche nella Ronde tra cui il Tenbosse, il Kruisberg e il Moleberg, ultima asperità di giornata prima dei 35 km finali di pianura verso il traguardo di Gent. Per quanto visto nelle gare precedenti l’uomo più atteso al via era indubbiamente Boonen (Omega-QuickStep) e altri pretendenti al successo erano il vincitore del 2011 Langeveld (GreenEdge), Flecha (Sky), Gilbert, Ballan e Hushovd (Bmc), Breschel (Rabobank), Haussler e Vansummeren (Garmin), Hoste (Willems Veranda), Voeckler (Europcar), Devolder e Leukemans (Vacansoleil) e Pozzato (Farnese), vittorioso nel 2007 e unico azzurro a imporsi in tempi recenti; oltre che su Ballan e sul vicentino ancora alla ricerca della migliore condizione dopo la caduta in Qatar e il successivo recupero lampo l’Italbici puntava le sue fiches su Paolini (Katusha) e Marcato (Vacansoleil) entrambi reduci da buone prestazioni alla Vuelta Andalucia.
I fuggitivi di giornata sono stati Westra (Vacansoleil), Boucher (Fdj), Haller (Katusha), Vandousselaere (Topsport), Cappelle (Accent Jobs), Vachon (Bretagne) e Ricci Bitti (Farnese) che hanno guadagnato fino a 12′ dal traguardo e se si eccettuano le cadute di Leukemans, Mazzanti (Farnese) e Trentin (Omega-QuickStep) tra gli altri poco è successo fino all’imbocco del Taienberg a 60 km dal traguardo quando Westra, Vandousselaere e Boucher, che poco più avanti perderà a sua volta terreno, hanno lasciato il resto della compagnia e soprattutto in gruppo Boonen dopo il gran lavoro della sua Omega-QuickStep per ridurre il gap dai battistrada ha aperto in prima persona le ostilità portandosi dietro il compagno di squadra Devenyns, Hushovd, Breschel, Flecha, Vanmarcke (Garmin) e Hayman (Sky) mentre Gilbert è rimasto tagliato fuori da una foratura e il resto del gruppo almeno inizialmente non ha avuto la forza di organizzare l’inseguimento accumulando fino a 2′ di ritardo.
A impressionare era soprattutto Vanmarcke, 23enne fiammingo che nella passata stagione aveva comunque dimostrato la sua predisposizione per questi percorsi arrivando 20° alla Parigi-Roubaix, che ha piazzato un primo allungo sul Molenberg che ha provocato il cedimento degli ex fuggitivi che erano stati nel frattempo raggiunti e un altro ben più deciso nel tratto in pavè pianeggiante di Paddenstraat a 30 km dal traguardo al quale non sono riusciti a replicare dapprima Breschel e poco dopo Hushovd. La situazione a questo punto era sfavorevole per Vanmarcke rimasto solo in testa con due uomini dell’Omega-QuickStep e due del Team Sky ma sul successivo passaggio tra le pietre in quel di Lange Munte l’atleta della Garmin ha piazzato l’ennesima progressione alla quale non hanno retto Devenyns e Hayman che nei km precedenti avevano svolto un gran lavoro per i rispettivi capitani.
Il gruppo inseguitore finalmente si è organizzato con la Bmc e segnatamente Ballan a svolgere il grosso del lavoro ed è riuscito man mano a riprendere tutti gli atleti che avevano perso contatto da Boonen, Flecha e Vanmarcke ma ormai era troppo tardi per andare a riprendere i primi tre che sono arrivati assieme all’ultimo km; lo spagnolo ha iniziato lo sprint in prima posizione e ai 300 metri il campione del mondo di Madrid temendo forse di essere beffato dal rivale è uscito dalla sua scia per andare a conquistare quello che apparentemente sembrava un facile successo ma Vanmarcke ha immediatamente preso la ruota del connazionale e lo ha saltato nel finale andando a conquistare una vittoria che lo consacra come possibile grande protagonista delle classiche del Nord non solo nelle prossime stagioni ma anche in questo 2012 alla luce del calibro degli avversari battuti. Il trionfo della Garmin si completa con il 4° posto di Haussler che nello sprint degli inseguitori ha regolato Van Avermaet (Bmc) e Marcato che conquista l’ennesimo piazzamento mentre Paolini ha chiuso 12° e un Gatto (Farnese) in netta crescita 18° mentre Pozzato comprensibilmente ancora molto indietro di condizione non ha terminato la prova. Gli sconfitti avranno comunque la possibilità di rifarsi immediatamente alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne alla quale parteciperanno tra gli altri anche Cavendish, Greipel e Farrar.
Marco Salonna