COPPA DEL MONDO: ANTIPASTO OLIMPICO A LONDRA
febbraio 20, 2012
Categoria: Giro di pista, News
Si è conclusa ieri l’ultima tappa della coppa del mondo nel nuovissimo velodromo di Londra, quello che la prossima estate ospiterà le prove olimpiche. L’impianto ribattezzato Pringles per la sua forma si è rivelato velocissimo e i diversi record infranti ne sono la prova più evidente.
Foto copertina: una veduta dall’alto dell’impianto che ospiterà in estate le gare olimpiche di Londra (foto newtec.us)
Non ha deluso le aspettative l’ultima prova di Coppa del mondo, la rifinitura in vista dei mondiali del prossimo mese e la penultima occasione per accumulare punti in chiave olimpica.
L’occasione era ghiotta anche perchè permetteva di testare l’impianto olimpico in una gara vera, infatti tutti gli atleti più quotati erano presenti anche se alcuni probabilmente erano ancora in ritardo di preparazione.
La velocità a squadre maschile,è una delle poche prove priva di molti attori protagonisti a livello internazionale e questo causa poco spettacolo e diversi errori, anche da parte della Germania, che vince la prova davanti alla Francia ma si scompone lasciando uno dei suoi corridori all’ aria per due tornate. Al terzo posto la Gran Bretagna conferma di poter dire la sua in questa disciplina anche se c’è da lavorare sui meccanismi della prova.
La prova non olimpica in programma offre prestazioni deludenti, infatti nel kilometro il campione del mondo Nimke ha vinto ma con un tempo molto alto e alle sue spalle si è piazzato il giovane francese D’Almeida. Solo 13° l’italiano Francesco Ceci.
Hoy sente aria di casa e si carica nonostante le 35 primavere alle spalle; domina il suo Keirin supernado Enders e il transalpino Bourgain.
La finale più attesa è stata però quella della velocità individuale in cui Hoy ha superato tutti i migliori del lotto già nelle qualificazioni, scendendo sotto i 10”. In finale il baronetto supera il tedesco Levy, al terzo posto un altro tedesco, Forsterman che ha la meglio sul primatista del mondo dei 200m Sireau
L’omnium maschile, unica prova in cui possiamo sperare di avere un rappresentante alle olimpiadi parte male, Viviani nel giro lanciato, nonostante un buon tempo, si piazza 7° ( i primi sono racchiusi in pochi centesimi ma a contare non è il tempo ma il piazzamento). Il coriaceo Elia però mette in mostra la sua classe, vince l’eliminazione e arriva quarto nella corsa a punti piazzandosi al secondo posto in classifica generale al termine della prima giornata di gare. La seconda giornata si apre con la prova più ostica, l’inseguimento ed Elia mostra la sua preparazione imperfetta per questa specialità piazzandosi solo 12°, a deludere è però il 10° posto nello scratch prova gradita a Elia che lo proietta al 5° posto in classifica generale, nel kilometro da fermo, facendo valere tutta la sua classe, Viviani ottiene un 5° posto eccezionale che lo fa salire al 4° posto assoluto, piazzamento che gli permette di guardare con serenità alla qualificazione olimpica in attesa dell’ultima manifestazione che assegna punti olimpici, i mondiali del prossimo mese. La vittoria nell’omnium va al Colombiano Arango, uno dei favoriti per l’oro olimpico.
La finale dell’inseguimento a squadre vede contrapporsi dei mostri sacri della specialità , i campioni olimpici britannici e i campioni del mondo australiani che promettono di fare le prove generali in vista delle olimpiadi, anche se i quartetti da qua alle olimpiadi subiranno ancora qualche piccolo aggiustamento. Le attese sono soddisfatte, i britannici partono a tutta, ma gli australiani in un kilometro recuperano lo svantaggio e continuano a crescere vincendo e fermando il cronometro a 3′54′615 a 1” e 500 centesimi dal record del mondo stabilito a Pechino nel 2008 da Wiggins e company. Siamo comunque convinti che alle olimpiadi questo record stratosferico verrà abbassato.
Nella velocità a squadre femminile le australiana Anna Meares e Kaarle McCulloch già durante le qualificazioni abbattono il record del mondo col tempo di 32”966 e nessuno riesce ad avvicinarle nonostante la coppia britannica stabilisca il nuovo record nazionale. La finale del pomeriggio però va in modo diverso contro le previsioni di tutti e la coppia britannica caricata dal tifo casalingo realizza una prestazione impressionante, non solo vince, ma abbassa nuovamente il record del mondo fino a 32”754, per Varnish e Pendleton il risultato porta la vittoria e la consapevolezza di essere le favorite assolute in vista delle olimpiadi.
La Guo bissa il risultato di Pechino e vince davanti alla Meares la velocità individuale mostrando una superiorità netta, frutto anche della forma fisica già al top dell’ atleta asiatica. Solo quarta l’ idolo di casa Pendleton.
Prova di alto livello quella del keirin femminile che viene vinto dalla lituana Krupeckaite davanti alla rappresentante di Homg Kong Lee e alla cinse Guo. Solo quinta la Pendleton che non è riuscita a lanciarsi al meglio, ancora più indietro la Meares.
Anche le finali dell’ inseguimento a squadre femminile offrono emozioni e record. Già nella finalina Olanda e Australia fanno sul serio e le cangurine Edmonson, Cure e Tomic abbattono il record del mondo col tempo di 3′19”364. La finale per l’oro vede contrapposte Gran Bretagna e Canada ed entrambe le squadre superano nuovamente il record del mondo, la vittoria va alle padrone di casa Trott, King e Rowsell col tempo di 3′18”148.
La prova non olimpica in programma per le donne è stato lo scratch, vinto dall’australiana Hoskins, da segnalare l’ottimo quarto posto dell’italiana Laura Basso che difendeva i colori del Cycling team Friuli.
Vittoria della statunitense Hammer nell’omnium femminile davanti all’australiana Edmonson con lo stesso punteggio ma con peggiori tempi nelle gare cronometrate.
La vittoria finale della Coppa del mondo a squadre va alla Germania sulla Francia, l’ Italia ancora una volta non è pervenuta. Dobbiamo tener presente che i risultati della coppa del mondo nell’anno olimpico spesso non sono molto veritieri a causa degli allenamenti in vista delle olimpiadi. Ad Agosto infatti ci aspettiamo di vedere si in evidenza Germania e Francia, ma ci aspettiamo molto di più da Gran Bretagna e Australia e siamo curiosi di vedere cosa farà la Russia di cui qualcuno dice di prestazioni impressionanti durante gli allenamenti privati.
Matteo Colosio