WIGGINS COMPLETA IL TRIONFO SKY
In un’edizione della Volta ao Algarve dominata in lungo e in largo dagli uomini in nero il britannico batte sia pure di soli 73 centesimi il campione del mondo di specialità Tony Martin nella crono di Portimão mentre il suo compagno Porte giunge 3° a 13” difendendo senza problemi la leadership nella generale.
Foto copertina: Bradley Wiggins, Richie Porte ed Edvald Boasson Hagen sul podio della Volta ao Algarve, monopolizzata dal Team Sky (foto José Antonio Fernandes)
Come da tradizione nelle ultime stagioni la Volta ao Algarve si è conclusa con una crono in quel di Portimão, località nota agli appassionati di motori per ospitare ogni anno una tappa del mondiale Superbike, con la differenza che i km da percorrere erano 25,8 , molti di più che nelle precedenti edizioni, e dunque c’erano più possibilità di ribaltare una classifica che alla vigilia vedeva Porte (Sky) al comando con 12” su Rui Costa (Movistar) e Machado (RadioShack), 34” su Hoogerland e Poels (Vacansoleil) e Van den Broeck (Lotto-Belisol), 45” sulla rivelazione locale Mendes (LA-Antarte), 48” sul pericoloso Talansky (Garmin) e 50” e 57” sul campione del mondo di Copenhagen Martin (Omega-QuickStep) e su Wiggins (Sky), sulla carta i due uomini più papabili per il successo di tappa insieme al leader della generale.
Tra i primi a far segnare un tempo significativo c’è stato il nostro Trentin (Omega-QuickStep), già 2° a Tavira dietro al compagno Ciolek, che è stato il migliore tra i primi 30 partiti per poi essere battuto da Ovechkin (RusVelo) che ha fatto segnare un tempo di 32′55” disintegrato però pochi minuti dopo da Sergent (RadioShack), già 4° a Portimão nella passata stagione, che ha fatto meglio per 43” ed è rimasto al comando per lunghissimo tempo e neppure atleti del calibro di Boasson Hagen (Sky), Larsson (Saxo Bank) e Kloeden (RadioShack) sono riusciti ad avvicinarsi pur realizzando prestazioni discrete; meglio di loro ha fatto il 21enne polacco Kwiatkowski (Omega-QuickStep), ex campione mondiale junior sia a cronometro che in linea, che si è installato provvisoriamente al secondo posto con un tempo di 33′41”, e alla fine Van Garderen (Bmc) è riuscito a fare meglio di Sergent sia pure di pochi centesimi.
La corsa è comunque entrata nel vivo con la partenza di Wiggins e di Martin, che si sono mantenuti sugli stessi tempi per tutto il percorso con il britannico che ha battuto Van Garderen e Sergent per 14” e il tedesco ha dovuto incassare la prima sconfitta in una prova a cronometro da moltissimo tempo battuto di appena 73 centesimi: la prestazione di entrambi è stata comunque tale da consentire loro di scavalcare in classifica Meersman (Lotto-Belisol), Talansky autore di una prova discreta ma niente più chiusa con un distacco di 39”, Mendes, Poels, Hoogerland e un Van den Broeck che comunque si è superato in una specialità in cui da giovane era molto competitivo ma che da anni non lo vedeva ad ottenere buoni risultati.
A questo punto Martin e Wiggins erano virtualmente 4° e 5° in classifica ed era da vedere se sarebbero riusciti a scavalcare anche Machado e Rui Costa; il portoghese della RadioShack non si è ripetuto sui livelli della passata stagione quando a Portimão fu 3° e ha dovuto cedere il passo accusando un ritardo di 1′03” mentre quello della Movistar ha fatto meglio per 4” che però non sono stati sufficienti a conservare il posto sul podio: a questo punto la vittoria finale di Porte era in ghiaccio e l’australiano si è fatto valere conquistando il 3° posto di giornata a 13” da Wiggins e davanti nell’ordine a Van Garderen, Sergent, Van den Broeck, Talansky, Kwiatkowsky e Boasson Hagen. Nella classifica generale l’ex maglia rosa per diversi giorni al Giro 2010 ha chiuso con 37” su Martin, 44” su Wiggins che avrebbe potuto contendergli il primato se non gli avesse fatto da gregario lungo le rampe dell’Alto de Malhão, 50” su Van den Broeck, 58” su Rui Costa e 1′02” su Machado; si chiude dunque nel segno del Team Sky una Volta ao Algarve in cui i britannici oltre al successo finale hanno conquistato tre tappe su cinque con Porte, Wiggins e Boasson Hagen.
Marco Salonna