GREIPEL SUPERA SE STESSO E SAGAN
Sesto successo stagionale per il tedesco della Lotto-Belisol si stacca in salita, rientra con l’aiuto dei compagni di squadra, brucia allo sprint il campione slovacco e allunga in classifica generale prima della frazione decisiva di Green Mountain
Foto copertina: bis di Greipel sulle strade dell’Oman (foto AFP)
La quarta tappa del Giro dell’Oman, 142,5 km da Bidbid ad Al Wadi Al Kabir si presentava decisamente impagnativa con saliscendi per tutto il percorso e soprattutto un circuito finale di 13 km da ripetere per 3 volte caratterizzato da uno strappo secco nella parte iniziale e da un arrivo che tirava leggermente. Gli eroi di giornata sono stati Lodewijk (Bmc), già in avanscoperta nella tappa di Wadi Dayqah, e Vanderbergh (Omega-QuickStep) che sono fuoriusciti dal gruppo dopo 10 km e hanno accumulato fino a 7′40” di margine prima che gli uomini della Liquigas di un Sagan che aveva una ghiotta occasione per bissare il successo di due giorni prima sostituissero quelli della Lotto-Belisol della maglia gialla Greipel in testa al plotone. L’andatura non è stata comunque sostenutissima sulle prime salite, tra cui quella di Al Hamriya che seppur breve presentava pendenze fino al 15%, e il gruppo è arrivato compatto all’ingresso del circuito finale con un distacco ancora intorno ai 3′ dai due battistrada; in ogni caso Rodriguez (Katusha) ha approfittato di uno sprint intermedio posizionato in cima a uno strappo per passare per primo e guadagnare un piccolo secondo d’abbuono che però denota la volontà di conquistare qualcosa di importante in questo Giro dell’Oman.
Mentre Vandenbergh è rimasto solo al comando e ha resistito fino a 10 km dal traguardo dietro il ritmo è aumentato sotto l’impulso della Liquigas e della RadioShack di Cancellara e a farne le spese sono stati prima Cavendish (Sky), Galimzyanov (Katusha) e un Guardini (Farnese) apparso comunque progredito in salita e successivamente anche Farrar (Garmin), Kittel (Project 1T4I) e Goss (GreenEdge) che lungo le varie ascese non hanno retto il ritmo del gruppo di testa che si è ridotto a una settantina di unità e ha riassorbito Vandenbergh. Nell’ultimo strappo a 5 km dal traguardo Chavanel (Omega-QuickStep) ha lanciato un attacco al quale hanno risposto Casar (Fdj) e in prima persona Sagan e successivamente anche Fuglsang e Ten Dam (Rabobank); quel che restava del gruppo si è sfilacciato e Greipel si è trovato in difficoltà ma sulla successiva discesa è riuscito a rientrare grazie al supporto dei compagni Hansen e Sieberg e in testa si è riformato un gruppo di una cinquantina di corridori che si è mantenuto compatto fino al traguardo.
A quel punto Sagan, che ha avuto al suo fianco un Nibali molto attivo nel finale, era il chiaro favorito e si è lanciato per primo ma un po’ per lo sforzo profuso in precedenza e un po’ perchè non informato del rientro di Greipel come ha dichiarato nelle interviste del dopo gara lo slovacco è partito troppo presto e il tedesco su una salita molto più abbordabile di quella precedente è riuscito a rimontarlo ed ad alzare le braccia per la sesta volta in stagione con i francesi Gallopin (RadioShack) e Bouhanni (Fdj) che si sono confermati ad alti livelli chiudendo rispettivamente 3° e 4° mentre in assenza di Guardini e di Gatto che ha ceduto nel finale a disputare lo sprint per la Farnese è stato De Negri raccogliendo un buon 7° posto, mentre Nibali si è rialzato negli ultimi metri chiudendo a 15” di distacco.
La nuova classifica generale vede Greipel ancora al comando con 6” su Sagan e 18” su Gallopin e Bouhanni ma molto più significativi sono i distacchi di Fuglsang 8° a 25”, Rodriguez 11° a 30”, Ten Dam 17° a 38” e Nibali 26° a 49”; saranno loro infatti i protagonisti della quinta e penultima tappa del Giro dell’Oman che partirà dalla Royal Opera House di Muscat-Jabal e si concluderà in cima alla Green Mountain al termine di un’ascesa di 6 km con pendenze intorno al 10% e punte del 13 in vista del traguardo.
Marco Salonna.