KITTEL ABBATTE IL REGNO DI GREIPEL
Prima sconfitta stagionale allo sprint per il tedesco medaglia di bronzo di Copenhagen che viene battuto in quel di Muscat Heigts dal connazionale della Project 1T4I ma si consola riconquistando la maglia gialla a discapito di Sagan. Terzo il sempre più sorprendente Bouhanni, 7° Guardini
Foto copertina: la premiazione di Kittel (foto Reuters)
In attesa delle due frazioni più impegnative il Giro dell’Oman lascia spazio ai velocisti nella terza tappa, 144,5 km di cui la prima metà in leggera discesa e la seconda pianeggianti da Al Awabi a Muscat Heights. La fuga di giornata è nata al km 20 ad opera di Isaichev (Katusha), Lemair (Bridgestone), del vincitore di una frazione del Tour Down Under Clarke (Champion System) e di Hulsmans (Farnese), belga ingaggiato dalla formazione di Luca Scinto per fare da uomo ombra nelle classiche del Nord a un Pozzato che è stato nel frattempo operato dopo la frattura della clavicola subita in Qatar e conta di rientrare in gara prima del Giro delle Fiandre. Sia la Liquigas della maglia gialla Sagan che l’Omega-QuickStep di Greipel vittorioso a Wadi Al Hoqay e grande favorito di giornata hanno lasciato fare e sono state dunque la Sky di Cavendish e in seconda battuta la Project 1T4I di Kittel a incaricarsi dell’inseguimento; in ogni caso il vantaggio degli uomini di testa non ha mai superato i 4′ e malgrado il ricongiungimento sia avvenuto a soli 4 km dalla conclusione la fuga non ha mai avuto reali possibilità di successo.
Nel finale la Sky non è riuscita a mantenere il controllo della situazione e come già avvenuto nella prima tappa è stata la Lotto-Belisol a prendere il comando nelle ultime fasi e Greipel a lanciare lo sprint davanti a tutti; complice però un leggero vento contrario sul rettilineo d’arrivo il 29enne tedesco non è riuscito in quest’occasione a mantenere la testa e ha dovuto arrendersi alla rimonta del connazionale Kittel che è andato a conquistare il secondo successo stagionale dopo quello in una tappa all’Etoile de Bessèges. Sul gradino più basso del podio è giunto il francese Bouhanni, a sua volta vittorioso in una frazione della corsa in Linguadoca, davanti a Farrar (Liquigas), a Sagan, a Boonen (Omega-QuickStep), al nostro Guardini (Farnese) e a un Cavendish che apparentemente nel finale è stato bloccato da un corridore della Fdj ma che in questo avvio di stagione ha dato l’impressione di faticare nel momento in cui non ha un treno a sua disposizione.
Grazie ai 6” di abbuono Greipel ha riconquistato la maglia gialla e guida ora con 2” su Sagan, 8” su Bouhanni, 9” su Cooke (GreenEdge) e 11” su Slagter ma la quarta frazione, 142,5 km da Bidbid ad Al Wadi Al Kabir con tantissimi strappi e un arrivo in leggera salita, sembra disegnata apposta per lo slovacco della Liquigas che potrebbe bissare il trionfo di Wadi Dayqah Dam e riconquistare il primato e sicuramente vedrà nelle prime posizioni anche gli uomini di classifica.
Marco Salonna