GREIPEL L’INVINCIBILE SBANCA ANCHE L’OMAN

febbraio 15, 2012
Categoria: News

Il tedesco della Lotto-Belisol torna alle corse dopo aver dato forfait al Giro del Qatar e conquista il quinto successo stagionale in quel di Wadi Al Hoqay davanti a Galimzyanov e Farrar confermandosi imbattuto in tutti gli sprint fin qui disputati.

Foto copertina: Greipel vince la prima tappa del Giro dell’Oman (foto ASO)

Dopo il Giro del Qatar il grande ciclismo resta in Medio Oriente con il Giro dell’Oman, anch’esso organizzato dall’ASO e giunto alla sua terza edizione, che vede al via 14 squadre di cui 10 del World Tour con tra i protagonisti più attesi Cavendish e Appollonio (Sky), Andy Schleck, Cancellara e Fuglsang (RadioShack), Nibali, Oss e Sagan (Liquigas), Rodriguez e Galimzyanov (Katusha), Goss (GreenEdge), Boonen e Chavanel (Omega-QuickStep), Farrar, Vandevelde e Millar (Garmin), Greipel (Lotto-Belisol), Ballan e Pinotti (BMC), Jeannesson e Casar (FDJ), Ten Dam (Rabobank), Kittel (Project 1T4I), Gatto e Guardini (Farnese) mentre è assente il vincitore della passata edizione Gesink: a differenza del Giro del Qatar dunque non solo velocisti ma anche uomini da corse a tappe con il nostro Nibali pronto a dire la sua per la generale dopo le buone cose mostrate al Tour de San Luis, anche se l’assenza di una cronometro potrebbe favorire atleti più avvezzi alla salita in grado di fare la differenza nella quinta e penultima tappa con arrivo in quota a Green Mountain.
La prima frazione, 159 km da Al Alam Royal Palace a Wadi Al Hoqay, era comunque, malgrado il leggero falsopiano in salita che caratterizzava gli ultimi 30, dedicata agli sprinter e il clichè è stato quello classico con una fuga da lontano nata subito dopo l’abbassamento della bandierina ad opera del solito Ignatiev (Katusha) insieme a Wyss (BMC), Jiao (Champion System) e Lemair (Bridgestone) e il gruppo che concedeva loro 5′ ma controllava agevolmente la situazione, favorito anche dagli interminabili rettilinei presenti nei primi 130 km che costeggiavano il mare, fino all’inevitabile ricongiungimento malgrado il generoso Ignatiev dopo aver staccato i compagni di fuga abbia resistito fino a 5 km dal traguardo.
Ci si attendeva una lotta a tre tra Cavendish e Boonen, dominatori delle volate al Giro del Qatar, e Greipel reduce dai trionfi nel Tour Down Under ma il campione del mondo, che aveva messo la sua squadra davanti, si è toccato con Kristoff (Bmc) a 1200 metri dalla conclusione rimanendo tagliato fuori e il belga non è riuscito a conquistare le prime posizioni; malgrado la concorrenza rimanesse comunque qualificata il tedesco grazie all’ottimo lavoro del compagno Henderson ha potuto iniziare la sua progressione già in testa e vincere agevolmente davanti a Galimzyanov, che intervistato nel dopo corsa ha riconosciuto la superiorità dell’atleta della Lotto-Belisol definendolo semplicemente troppo forte per gli altri: e in effetti con questo successo, quello della Down Under Classic e i tre del Tour Down Under Greipel sale a quota 5 vittorie in stagione e soprattutto ha alzato le braccia ogni qual volta si è trovato a lanciarsi in uno sprint. Sul terzo gradino del podio è salito Farrar davanti a Kittel, Sagan, Bouhanni (Fdj) e Oss e probabilmente, alla luce del fatto che è già la terza volta che i due atleti della Liquigas si trovano a disputare assieme la volata, sarebbe meglio per il team di Amadio concentrare le forze su uno dei due invece che su entrambi. L’azzurro più atteso Guardini ha chiuso all’8° posto mentre un buco formatosi nel finale ha fatto sì che si creasse tra i primi 14 e il resto del gruppo un distacco di 3” comunque ininfluente per la classifica generale che vede Greipel al comando con 4” su Galimzyanov, 6” su Farrar, 8” su Lemair e 9” su Ignatiev.

Marco Salonna

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