VIVIANI DIVINITA’ IN CALABRIA
Se fossimo ancora nel periodo della Magna Grecia gli avrebbero innalzato un’altissimo monumento o addirittura un tempio. Il titolare sarebbe stato lui, Elia Viviani, il dio del vento a pedali, che in entrambe le tenzoni della challenge calabrese ha fatto schizzare la sua bicicletta più veloce di tutte quelle degli sfidanti. Sua, inevitabilmente, la vittoria nella classifica finale, primo successo in una corsa a tappe del velocista veronese che viena dalla grande scuola della pista.
Foto copertina: anche di spalle, Viviani svetta su tutti al Giro della Provncia di Reggio Calabria (foto Bettini)
Imbattibile. E’ questo il giusto aggettivo per descrivere Elia Viviani. In volata in questo inizio anno il ragazzo alla corte della Liquigas non ha rivali. Siamo a 5 centri stagionali, l’ultimo oggi nella tappa conclusiva del Giro della Provincia di Reggio Calabria. Nella mitica terra delle antiche colonie greche, in cui veniva venerato anche il dio Poseidone, Elia lanciato in volata, sembra proprio esprimere tutta la potenza e la forza della divinità sacra ai greci, ed ai romani poi con il nome di Nettuno. Proprio a Reggio Calabria, l’antica Rhegion, si è celebrato quest’oggi il trionfo di Viviani. La sua bici è spinta da una forza impressionante, egli stesso, proprio come Poseidone dominava il regno del mare, viene fuori in trionfo dal gruppo lanciato a folle velocità per regnare su di una volata che sembra già essere scritta. I suoi compagni di squadra l’assistono in tutto, conducendo il nuovo idolo Liquigas al meglio lungo le strade calabre. Eppure da Lamezia a Reggio in cinque provano e riescono ad andare in fuga cercando un epilogo diverso per la fine della tappa. Al comando per un bel po’ di chilometri si portano infatti Davide Ricci Bitti (Farnese Selle Italia), Vegard Stake Laengen (Team Type – Sanofi), Paolo Bailetti (Utensilnord Named), Hideto Nakane (Team Nippo) ed Enrico Rossi (Meridiana Kamen Team) andando ad avere un vantaggio massimo di 4,50”. La Liquigas a questo punto, intorno al chilometro 55 prende in mano il controllo della corsa riuscendo ad annullare, a 20 Km dall’arrivo il ritardo. Poco prima, al GPM di Sant’Elia, c’è la soddisfazione per Paolo Bailetti (Utensilnord Named) di conquistare la storica vetta. E, subito dopo, c’è giusto il tempo per Enrico Rossi (Meridiana) di vincere il secondo traguardo volante di giornata in quel di Villa S. Giovanni. Briciole. E’ nel cuore di Reggio Calabria che va di scena l’atto più acuto e significativo della corsa. La volata sembra il manifestarsi di una divinità, la più forte e potente del gruppo, da ritrovare ancora una volta nel nome di Elia Viviani. E così il sigillo su Reggio, che corrisponde anche ad una prima vittoria di corse a tappe da professionista, è imposto.
Antonio Scarfone