KREDER, BIS NELLA TREGENDA
La tappa di oggi al Giro del Mediterraneo è stata totalmente modificata nel percorso a causa del freddo e della neve che ha reso impraticabile alcuni tratti: gli addolcimenti al tracciato di gara hanno finito per favorire ancora l’olandese della Garmin – Barracuda, che si è ripetuto dopo il successo di ieri battendo un Danilo Napolitano in forte crescita e acciuffando anche la maglia di leader della classifica, a spese del bielorusso Hutarovich.
Foto copertina: l’urlo di Kreder sul traguardo di La Londe-les-Maures (foto Bettini)
Si prospetta un fine settimana molto difficile sulle strade del Giro del Mediterraneo 2012; questo inizio di stagione, almeno per quanto riguarda le gare corse in Europa, lo è stato dal punto di vista puramente metereologico, costringendo ad accorciare o addirittura annullare alcune gare (vedasi il Challenge Mallorca e l’Etoile de Besseges). Ed ecco che anche al Giro del Mediterraneo sono arrivati a fare capolino la neve ed il grande freddo, che hanno costretto gli organizzatori a cambiare totalmente la tappa odierna, spostando a La Londe-les-Maures, già programmata come sede d’arrivo, anche la partenza, prevista precedentemente a La Seyne Sur Mer. Anche la distanza e l’orario di partenza sono stati cambiati, diventando rispettivamente di 100 km la prima e spostata di un’ora sulla tabella di marcia prevista la seconda.
E poi via, su un circuito da ripetere una decina di volte, sul quale è partita anche la fuga di Vachon ed El Fares, ripresi nel finale. Sprint obbligato, quindi, con Kreder che stavolta sceglie lo sprint e non lo sbaglia, superando un brillante Danilo Napolitano e il transalpino Blot, mentre segnaliamo anche il sesto posto di Jacopo Guarnieri (Astana). Niente abbuono per Hutarovich, oggi quarto, che cede quindi il primo posto in classifica proprio a Kreder (i due erano appaiati in classifica fino a stamattina).
Per la tappa, attesissima, di domani l’organizzazione ha già predisposto una ulteriore modifica del percorso di gara, tagliando un tratto di circa 40 km, impraticabile a causa della neve. Resterà comunque, l’arrivo in quota al Mont Faron e, quindi, lo spettacolo sarà comunque garantito al 100%.
Andrea Giorgini