GIRO DEL MEDITERRANEO: SORPRESE DA NON…KREDER
Il giovane corridore olandese della Garmin – Barracuda sconvolge il pronostico della seconda tappa della gara francese vincendo grazie ad una bella azione da finisseur all’ultimo chilometro, mentre il bielorusso Hutarovich balza al comando della classifica grazie all’abbuono del 3° posto .
Foto copertina: un successo insperato anche per Kreder stesso, che si volta per controllare il distacco degli avversari (foto Bettini)
Ancora sorprese al Giro del Mediterraneo 2012: se ieri ci siamo stupiti del successo del britannico Tiernan-Locke, oggi faremo lo stesso per quello che ha fatto l’olandese Michel Kreder, riuscito a cogliere la sua seconda vittoria da pro grazie ad una sparata all’ultimo chilometro della seconda tappa, da Salon-en-Provence a Martigues, di 136 km. Una tappa che, altimetricamente parlando, poteva favorire dei fuggitivi, anche se le salite di oggi non erano di certo estreme. Eppure, fino agli ultimi mille metri, era stata pronosticata una volata di massa. Non è andata così, poichè, l’olandese da puro finisseur si è portato a casa un meritato successo, mentre il transalpino Boivin è il primo dei battuti. Finiscono rispettivamente terzo e quarto i due più papabili favoriti della volata odierno, ovvero Hutarovich e Ventoso, con il bielorusso della FDJ – Big Mat che grazie all’abbuono finisce al comando della classifica generale scalzando il britannico Tiernan-Locke vincitore ieri. Un bel risultato per la squadra transalpina che chiude la sua splendida giornata, culminata nel primo pomeriggio con la vittoria di Demare nell’ultima frazione del Giro del Qatar.
Per Kreder, professionista dal 2010, è il primo successo stagionale ed il secondo in carriera dopo una tappa del Circuito della Sarthe vinta l’anno scorso.
Domani si disputerà la tappa più facile della manifestazione, 127 km da La Seyne-sur-Mer a La Londe les Maures, ultima chance per le ruote veloci prima del classico finale di domenica con l’arrivo sul Mont Faron: gli uomini di classifica possono cominciare a scaldarsi.
Andrea Giorgini