CAV-LIQUIGAS 2-0, POZZATO KO
Oss e Sagan si lanciano entrambi nello sprint di Al Khor Corniche ma devono accontentarsi delle due piazze d’onore dietro al campione del mondo che bissa il successo di Al Gharafa Stadium mentre il vicentino cade addirittura prima della partenza ufficiale e si frattura la clavicola
Foto copertina: premiazione in salsa araba per Mark Cavendish (foto AFP)
Anche la quinta tappa del Giro del Qatar, 160 km da Camel Race Track ad Al Khor Corniche, è stata caratterizzata da un forte vento che però a differenza che nei giorni scorsi ha spirato di spalle e non lateralmente ai corridori e dunque ha avuto un’incidenza minore in una corsa che ha avuto uno dei suoi momenti salienti già nel tratto di trasferimento prima del via ufficiale quando purtroppo Filippo Pozzato (Farnese) è finito in terra e si è fratturato la clavicola destra compromettendo così la sua preparazione per Sanremo, Fiandre e Roubaix: davvero una grande sfortuna per il 30enne di Sandrigo che già nella scorsa stagione aveva avuto problemi fisici che gli avevano impedito di arrivare al top della condizione nelle classiche e successivamente era stato vittima di un’analoga frattura della clavicola al Giro del Belgio.
La corsa ha avuto uno svolgimento lineare con Wagner (RadioShack), Bertolini (Farnese) e Nishizono (Bridgestone), Bodnar (Liquigas) e Kuschynski (Katusha), che hanno accumulato fino a 5′ di vantaggio ma sono sempre rimasti alla portata di un gruppo in cui l’Omega-QuickStep della maglia gialla Boonen ha svolto il grosso del lavoro badando a non riprendere i fuggitivi prima dei due sprint intermedi che avrebbero potuto consentire agli avversari del fiammingo di avvicinarsi in classifica; a 30 km dall’arrivo Bodnar e Kuschynski si sono avvantaggiati sugli altri tre ma giunti alle porte di Al Khor Corniche anche il polacco e il bielorusso sono stati costretti ad arrendersi.
Nel finale l’Omega-QuickStep, la RadioShack di Cancellara e Nizzolo, la Rabobank di un Renshaw che ha vinto la passata edizione del Giro del Qatar e che è stato protagonista al Tour Down Under ma che in questi giorni non si è mai visto davanti, la Garmin di Farrar e la Sky di Cavendish si sono alternate al comando e questa volta è stato il treno dei britannici ad avere la meglio negli ultimi 2 km; l’arrivo presentava una semicurva negli ultimi 200 metri e il campione del mondo si è lanciato all’imbocco della stessa aggiudicandosi nettamente il successo mentre alle sue spalle si sono rimescolate le carte con Oss (Liquigas), che si trovava nelle prime posizioni per tirare la volata a Sagan, che ha colto la piazza d’onore davanti al suo capitano con Degenkolb (Project 1T4I), Selig (Katusha) 5°, Davis (GreenEdge) 6°, Demare (Fdj) 7° e Guardini (Farnese), molto atteso alla vigilia ma mai protagonista nelle tappe precedenti, che è rimasto chiuso nel finale ma ha quantomeno dato segnali di vita chiudendo in 8a posizione.
A sua volta Boonen non ha trovato il varco giusto e ha dovuto accontentarsi del 13° posto ma può ugualmente sorridiere alla luce di una classifica generale che ad un solo giorno dal termine lo vede saldamente al comando con 31” su Farrar, 34” su Flecha (Sky), 36” sul suo compagno Steegmans e 45” su Eisel (Sky) e salvo incidenti nella frazione conclusiva di 120 km da Sealine Beach Resort a Doha Corniche il campione del mondo di Madrid potrà festeggiare il suo quarto trionfo al Giro del Qatar.
Marco Salonna