BOONEN-CANCELLARA, PROVE DI NORD
I due grandi protagonisti di Fiandre e Roubaix degli ultimi anni sono i mattatori della frazione di Madinat Al Shamal con il fiammingo che bissa il successo della prima frazione e mette un’ipoteca quasi definitiva sulla maglia gialla e l’elvetico che produce una trenata delle sue nel finale ed è terzo al traguardo dietro Veelers. Il vento provoca grande selezione e ne fanno le spese uno sfortunato Farrar e Cavendish
Foto copertina: secondo strepitoso successo per Tom Boonen (foto ASO)
Nulla è scontato in Qatar e anche la quarta tappa della corsa mediorientale, 144 km da Al Thakhira a Madinat Al Shamal, sulla carta l’ennesima frazione per velocisti, ha avuto una sceneggiatura diversa con il vento a farla da padrone. Dopo un avvio a velocità folle Bak (Lotto-Belisol) e Shimizu (Bridgestone) sono riusciti a prendere il largo al km 52 e la situazione è tornata tranquilla con il gruppo che ha concesso oltre 7 minuti di margine ai battistrada finchè, similmente a quanto accaduto nella tappa di Al-Gharafa Stadium, la Garmin di Farrar, secondo nella classifica generale alla vigilia con 6” di distacco da Boonen (Omega-QuickStep) e 2” di vantaggio su Cavendish (Sky) non ha iniziato complice il vento laterale a innescare la battaglia confidando nella superiorità di squadra emersa negli 11,3 km a cronometro di Lusail e sperando di staccare il fiammingo e il britannico: ed effettivamente mentre Boonen si manteneva con estrema facilità nelle prime posizioni il campione del mondo, ancora alle prese con una condizione approssimativa al di là del successo di ieri, era uno dei primi a perdere contatto in compagnia di Pozzato e Guardini (Farnese), Renshaw (Rabobank), Hushovd (BMC), Sagan (Liquigas) e anche un Gilbert (BMC) che non è mai stato protagonista in queste giornate e probabilmente pensa ai suoi veri obiettivi che saranno ben più avanti nella stagione.
In seguito all’accelerazione della Garmin davanti sono rimasti in 26 compresi Bak e Shimizu che sono stati raggiunti e il nostro Oss (Liquigas); una successiva trenata della Garmin e dell’Omega-QuickStep, che come nella cronosquadre si è dimostrata all’altezza della formazione statunitense, ha fatto però perdere terreno anche al trentino e davanti sono rimasti i soli Eisel, Flecha e Stannard (Sky), Blythe (BMC), Boonen, Maes e Steegmans (Omega-QuickStep), Cancellara (RadioShack), Farrar, Hunter e Navardauskas (Garmin), Cooke e Kruopis (GreenEdge), Offredo (Fdj), Kluge e Veelers (Project 1T4I) mentre Oss e gli altri che hanno perso contatto sono stati raggiunti dal gruppo di Cavendish che pur rimasto a lungo a non oltre 20” di distacco non riuscirà più a rientrare. L’ultima svolta della corsa si è avuta a 5,5 km dal traguardo quando Cancellara si è portato al comando con un’azione devastante cui ha risposto solo Blythe e in seconda battuta con un grande sforzo Flecha e Boonen aiutato da un inesauribile Steegmans mentre due forature hanno tagliato fuori Farrar e Kruopis; stessa sorte è capitata poche centinaia di metri dopo a Blythe nel momento in cui approfittando di un leggero rallentamento anche Veelers e Maes sono riusciti a ricongiungersi con il gruppetto di testa, facendo sì che l’Omega-QuickStep potesse contare su 3 uomini sui 6 rimasti al comando. Si è giunti dunque alla volata con Cancellara che è partito addirittura ai 500 metri ma è stato saltato con estrema facilità da Boonen che ha scherzato gli avversari vincendo quasi per distacco davanti a Veelers e all’elvetico con Flecha, altro uomo pericolosissimo in chiave Fiandre e Roubaix, 4°, Steegmans 5° a 4” e Maes 6° a 11” mentre gli sfortunati Farrar, Kruopis e Blythe hanno accusato rispettivamente 14”, 37” e 42” e il gruppo con Cavendish e Pozzato 54”.
Grazie a questi distacchi caratteristici più di una tappa con arrivo in salita che di una interamente pianeggiante Boonen ha prenotato il suo quarto Giro del Qatar dopo quelli del 2006, 2008 e 2009 e ora comanda la generale con 31” su Farrar, 34” su Flecha, 36” su Steegmans, 45” su Eisel (Sky), 1′00” su Veelers e 1′06” su Cancellara che rischia di rimpiangere il terreno perso nella frazione di Al-Gharafa Stadium quando si è rialzato nel finale. La quinta e penultima tappa partirà da Camel Race Track e arriverà dopo 160 km al classico traguardo di Al Khor Corniche che ha visto il successo di Boonen nel 2011 ma anche quelli dei nostri Loddo, Napolitano e Chicchi nelle stagioni precedenti.
Marco Salonna