CHICCHI DAL CIELO, CHICCHI AL CIELO
E’ stato l’italiano Francesco Chicchi il primo corridore a levare le braccia al cielo al Tour de San Luis, la corsa a tappe argentina che nella sua prima giornata di gara ha dovuto fare i conti col maltempo ed anche un’improvvisa e violenta grandinata. Il primo successo italiano della stagione 2012 è giunto al termine di una classica tappa per velocisti, nella quale il gruppo si è frazionato a causa di un ventaglio. Una gara tutta da seguire, soprattutto per la presenza di alcuni dei nomi che contano del ciclismo mondiale, a partire da Alberto Contador.
Foto copertina: la premiazione di Chicchi (foto Bettini)
L’attesa prima vittoria italiana del 2012 porta il nome di Francesco Chicchi. Il velocista toscano in forza alla Omega-Quick Step ha avuto la meglio sull’idolo di casa Juan Josè Haedo nella prima tappa del Tour San Luis, corsa a tappe argentina che ha attirato in quei lidi alcuni dei bei nomi del ciclismo mondiale: il vincitore di Giro, Tour e Vuelta Alberto Contador, un ex Campione del Mondo del calibro di Tom Boonen, il vincitore di una Vuelta Vincenzo Nibali, quello di una Milano-Sanremo Filippo Pozzato e poi il Campione d’Italia Giovanni Visconti e il Campione di Francia Sylvain Chavanel, tanto per citarne alcuni dei più importanti.
Le aspettative di sole e caldo che hanno animato la trasferta di una buona parte dei convenuti in quei lidi si sono, però, scontrate con i bizzarri scherzi del clima che passava velocemente dal sole di inizio estate al nubifragio, con anche un’intensa spruzzata di grandine. Quest’ultima ha costretto il plotone “capitanato” da Alberto Contador a mettere il piede a terra e a cercare riparo, visto le dimensioni dei chicchi che cadevano dal cielo.
Ma se la gara è stata così archiviata anche per questi chicchi, è stato un ben altro Chicchi, Francesco, a scrivere il suo nome nell’albo d’oro della corsa argentina. Il toscano, la cui ultima vittoria risaliva al 2010, ha ottenuto la vittoria dopo una classica tappa per velocisti, caratterizzata dalle solite fughe da lontano, dal controllo delle squadre dei big e dalla volata conclusiva di un gruppo in parte sfoltito da una spaccatura causata da un “ventaglio” verificatosi a 50 km al termine.
Oltre al successo del toscano, nei primi 10 si è piazzato anche il neoprofessionista bresciano Sonny Colbrelli della Colnago Csf Bardiani. Il suo sesto posto gli ha anche permesso di indossare la maglia bianca di miglior giovane.
Mario Prato