RIBALTONE A TANUNDA: BRINDANO FREIRE E KOHLER, AFFONDA GREIPEL
L’apparentemente innocua ascesa di Menglers Hill rivoluziona il Tour Down Under con il tre volte campione del mondo che batte allo sprint Bennati e torna al successo dopo quasi un anno e l’elvetico della BMC che si riprende la maglia ocra strappandola al tedesco che giunge al traguardo con oltre 7 minuti di ritardo
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La quarta frazione del Tour Down Under, 130 km da Norwood a Tanunda, era sulla carta dedicata ai velocisti malgrado la presenza a 29 km dal traguardo della salita di Menglers Hill, piuttosto impegnativa ma lunga solo 2,6 km e che nelle precedenti edizioni della corsa non aveva provocato grande selezione. Fin dalle prime fasi c’è stata bagarre con Paolini (Katusha) e Montaguti (Ag2r) tra i più attivi e il gruppo che si è frazionato in diversi tronconi lungo l’ascesa iniziale di Haughton Inglewood ma nessuno è riuscito a prendere il largo fino al primo sprint intermedio nel quale la maglia ocra Greipel (Lotto) si è imposto incrementando di altri 3” il suo vantaggio nella classifica generale. Subito dopo il traguardo volante ha finalmente preso il via la fuga di giornata ad opera di Smukulis (Katusha), McCarty (nazionale australiana) e Perez Moreno (Euskaltel), cui si è succesasivamente aggiunto Kadri (Ag2r), che hanno acquisito fino a 4′ di margine sul gruppo che si era nel frattempo ricompattato; le squadre più attive all’inseguimento erano la Garmin di Haussler e la Lotto, chiaro segnale che Greipel si sentiva in condizione di superare senza problemi l’asperità di Menglers Hill e di regolare tutti in volata come accaduto nei giorni precedenti.
La maglia ocra non aveva però fatto i conti con la Movistar che ha preso la salita a un ritmo forsennato con il duplice intento di favorire lo sprint di Rojas e di far guadagnare terreno a Valverde su alcuni degli avversari diretti: la velocità sostenutissima e gli attacchi portati da Dennis (nazionale australiana) e Gerrans (GreenEdge) hanno fatto sì che il tedesco, insieme tra gli alri a Petacchi (Lampre), Hutarovich (Fdj), Sabatini (Liquigas) e piuttosto sorprendentemente anche De Gendt (Vacansoleil), non reggesse il ritmo e che i fuggitivi venissero ripresi e in cima si è selezionato un gruppo di 49 corridori con 1′ di vantaggio su quello di Greipel, distacco che è andato a dilatarsi verso il traguardo grazie al lavoro di BMC e RadioShack che hanno preso il comando delle operazioni dopo lo scollinamento.
Nello sprint ristretto Freire (Katusha) ha sorpreso tutti andando a conquistare un successo che mancava dal febbraio 2011 quando si impose in due tappe della Vuelta Andalucìa mentre l’ultimo trionfo al di fuori dei confini iberici risaliva addirittura all’ottobre 2010 con la Parigi-Tours: alle spalle del tre volte campione del mondo sono giunti il tedesco Ciolek (Omega Pharma) e il nostro Bennati (Leopard), che si conferma molto più avvezzo alle volate di pochi corridori rispetto a quelle con il gruppo compatto, mentre Boasson Hagen (Sky), Matthews (Rabobank) e Rojas, che sulla carta potevano essere i favoriti in questo tipo di finale, hanno dovuto accontentarsi dei piazzamenti ai piedi del podio. Giampaolo Caruso (Katusha), Canuti (Liquigas) e Ballan (BMC) sono gli altri tre azzurri arrivati nel primo gruppo mentre Greipel ha accusato un ritardo di 7′45” cedendo la maglia ocra a Kohler (BMC) che ora guida con 2” su Matthews e Freire, 6” su Ciolek e 8” su Gerrans, Bennati, Boasson Hagen, Bakelandts (RadioShack) e Vorganov (Katusha). Abbuoni permettendo tutto si deciderà sullo strappo di Willunga Hill su cui si concluderà la quinta tappa con partenza da McLaren Vale, e sulla carta nei 3 km finali con pendenza media del 7,6% Valverde e Gerrans dovrebbero avere più frecce al proprio arco rispetto agli altri.
Marco Salonna