IL GRUPPO DORME, CLARKE FA SALTARE IL BANCO
Splendida azione dell’australiano che rimane in fuga per 80 km e grazie anche alla tardiva reazione del plotone conquista la tappa di Stirling mentre Kohler, che inizialmente l’aveva accompagnato in fuga per conquistare punti nei traguardi volanti, strappa la maglia ocra a Greipel grazie agli abbuoni
Foto copertina: Clarke al traguardo di Stirling (foto AFP)
La seconda tappa del Tour Down Under, 148 km da Lobethal a Stirling, presentava i primi 70 km in linea seguiti da 4 giri di un circuito di circa 20 km con l’arrivo in cima a uno strappo di 800 metri con pendenze intorno al 7% già affrontato nelle ultime tre edizioni della corsa australiana con i successi di Allan Davis, Cardoso e Matthews. Dopo pochi km dal via è nata la fuga di giornata ad opera del leader dei traguardi volanti Kohler (BMC), già all’attacco nella frazione inaugurale di Clare insieme ad altri tre corridori, e di Clarke, atleta che nella passata stagione era in forza alla Leopard e che disputa questo Tour Down Under con la maglia della nazionale australiana in attesa del prossimo passaggio alla Champion System. Il gruppo ha lasciato fare e Kohler ne ha approfittato per passare per primo nei due traguardi volanti di giornata guadagnando così oltre ai punti della speciale graduatoria anche 6” d’abbuono sufficienti per sopravanzare il leader Greipel (Lotto) nella classifica generale; a questo punto quando mancavano 80 km dal traguardo lo svizzero ha ritenuto concluso il suo compito di giornata e si è lasciato riassorbire dal gruppo, lasciando Clarke solo al comando.
Il finale in cima a uno strappo era disegnato in modo tale che non vi era nessun chiaro favorito e dunque per lunghi tratti nessuna squadra si è assunta l’onere di condurre l’inseguimento, facendo sì che Clarke guadagnasse fino a 11′40” in corrispondenza con l’ingresso del circuito finale di Stirling, che inoltre presentando diversi saliscendi oltre a quello su cui era posto il traguardo non consentiva al plotone di fare grandi velocità : e malgrado la GreenEdge abbia iniziato a inseguire a testa bassa il vantaggio del battistrada a 22 km dal traguardo era ancora di 9′, il che avrebbe significato mettere un’ipoteca sulla classifica generale.
Nel finale il fuggitivo ha inevitabilmente accusato la stanchezza e il gruppo, che nel frattempo si era dimezzato e aveva perso tra gli altri Goss (GreenEdge), Petacchi (Lampre), Hutarovich (Fdj) e Belletti (Ag2r) ha iniziato a recuperare minuti su minuti ma Clarke pur vedendo sfumare i sogni di indossare la maglia ocra è riuscito comunque a resistere e a imporsi con 1′02” di vantaggio su Matthews (Rabobank), che come nel 2001 si è confermato il più forte sull’arrivo di Stirling: terzo si è piazzato il neocampione australiano Gerrans (GreenEdge) davanti a un già brillante Valverde (Movistar), a Boasson Hagen (Sky) e a Freire (Katusha), mentre Greipel non ha avuto le gambe per disputare lo sprint e ha dovuto accontentarsi del 36° posto appena davanti a Kohler. Lo svizzero è riuscito infatti a rimanere nel primo gruppo e guida ora la classifica generale con 2” sul tedesco, 4” su Matthews, 8” su Gerrans, 9” su Dennis (nazionale australiana), 10” su Vorganov (Katusha) e 12” su altri 58 corridori tra cui Valverde, Freire, Boasson Hagen e Bennati (Leopard). La terza tappa, 134,5 km da Unley a Victor Harbour, malgrado una parte centrale piuttosto nervosa potrebbe strizzare l’occhio agli sprinter ma bisognerà fare attenzione al vento che spesso spira molto forte in quei territori.
Marco Salonna