IL PRIMO HURRA’ CON L’IRIDE
Il neonato ma già prestigioso appuntamento cinese va al nuovo campione del mondo a cronometro, Tony Martin, che grazie al successo al debutto, ha potuto contenere il ritorno di David Millar. Primo italiano è Dario Cataldo, nono, anche se le soddisfazioni azzurre sono molte di più.
Foto copertina: Martin festeggia sul podio di Pechino (tdwsport)
Tony Martin, Heinrich Haussler, Nicholas Roche, Elia Viviani e Denis Galimzyanov. Sono questi i nomi ed i cognomi dei vincitori di tappa, fra cui anche il leader della generale, del Tour of Beijing, la più importante corsa a tappe cinese che si è affacciata con particolare decisione nel calendario del ciclismo mondiale come ultimo appuntamento dell’anno in termini di gare in più giorni.
Nonostante qualche asperità sparsa qua e la per il tracciato, a decidere le sorti della classifica generale è stata la crono iniziale di undici chilometri, disputata intorno ad alcuni degli impianti che hanno ospitato l’olimpiade cinese del 2008. Partenza dal “Nido d’Uccello”, arrivo al “Water Cube” e super Tony Martin che al primo appuntamento in maglia iridata, dopo il successo conquistato a Copenaghen che gli ha consentito di scalzare Cancellara dal suo consueto trono, non ha tradito le attese volando in 13’33” sul biliardo pechinese, distanziando di 17” David Millar e di 24” l’altro inglese Dowsett. In pratica, questa prova ha dato la forma quasi definitiva alla generale, visto che poi le posizioni si sono cristallizzate con la discreta prova di Dario Cataldo che ha chiuso decimo a 43”.
La seconda frazione, pur con una piccola salitella, si è risolta allo sprint con il ritorno alla vittoria di Heinrich Haussler, appuntamento al quale mancava da diverso tempo, che ha regolato Galimzyanov, Bos ed un bravo Chicchi e con altri quattro italiani nella top-10 come Viviani, Appollonio, Nizzolo e Manuele Mori.
La terza tappa, quella “regina” (se così si può considerare un percorso perlopiù mosso, dove la vetta più alta era posizionata a 800 metri sul livello del mare), è stata appannaggio di Nicholas Roche che nel finale si è avvantaggiato insieme a Deignan, poi arrivato secondo, sul plotone regolato allo sprint in leggera discesa da Chris Froome su Francesco Gavazzi.
L’hurrà italiano arriva dalla quarta tappa con Elia Viviani che regala la doppietta alla Liquigas-Cannondale grazie anche al secondo posto di Peter Sagan, mentre l’ultima frazione è stata appannaggio di Galimzyanov, che, di nuovo di fronte al “Nido d’Uccello” di Pechino, ha battuto Haedo ed Elia Viviani con il quarto posto, molto positivo, di Matteo Trentin in maglia Quick-Step che, dopo il passaggio fra i “pro” a metà stagione, inizia a mettere la testa fuori dal guscio.
Saverio Melegari