CHI NON MUORE SI RIVEDE: POZZATO SBANCA AL BEGHELLI
Reduce da una stagione da dimenticare il 30enne di Sandrigo fa il vuoto sull’ascesa di Zappolino, taglia in solitudine il traguardo di Monteveglio davanti al gruppo degli inseguitori regolato da Belletti su Visconti e torna ad alzare le braccia dopo un digiuno di quasi un anno e mezzo
Foto copertina: Pozzato in azione (foto di Francesco Gandolfi)
Foto articolo di Giuseppe De Socio
Grazie al traino del Giro dell’Emilia disputato ieri anche il Gp Beghelli, ex Milano-Vignola, ha potuto sfoggiare un campo partenti di altissimo livello con Mollema e Kruijswijk (Rabobank), Capecchi e Sabatini (Liquigas), Niemiec e Ulissi (Lampre), Kessiakoff, Kiserlovski e Francesco Masciarelli (Astana), Fuglsang e Monfort (Leopard), Gerrans e Uran (Sky), Nocentini (Ag2r), Le Mevel e Martin (Garmin), Pozzato, Di Luca, Paolini e Rodriguez (Katusha), Duarte e Felline (Geox), Fedrigo e Pinot (Fdj), Visconti (Farnese), Modolo e Belletti (Csf), Betancur e Taborre (Acqua & Sapone), Sella e Serpa (Androni), Rebellin e Schumacher (Miche), Baliani e Rubiano (D’Angelo & Antenucci); la gara si è disputata sullo stesso percorso degli ultimi anni, 198,8 km da Monteveglio a Monteveglio con il tratto iniziale pianeggiante seguito da 9 giri di un circuito di 12,3 km caratterizzato dallo strappo di Zappolino, la cui vetta era posta a 7 km dal traguardo.
La corsa è partita ad altissimo ritmo finchè al km 16 è riuscito ad avvantaggiarsi Gastauer (Ag2r), che ha acquisito in breve un vantaggio superiore ai 5 minuti; all’inseguimento del lussemburghese si sono mossi Tedeschi (Lampre), Peterson (Garmin), Arguelyes (Katusha), Soupe (Fdj), Giordani (Farnese), Brambilla (Csf), Ciavatta e Simone Masciarelli (Acqua & Sapone) che non hanno avuto però spazio dal gruppo mentre più successo ha avuto il tentativo di Pinizzotto (Miche) e Caccia (Farnese) che hanno avuto via libera dal plotone e hanno proseguito nell’azione fino a raggiungere Gastauer nel secondo giro del circuito di Monteveglio.
Nella tornata successiva quando mancavano ancora circa 100 km al traguardo è nata l’azione che ha deciso la corsa grazie agli uomini dell’Acqua & Sapone: Taborre, Di Paolo, Donati e Corioni tutti del team abruzzese sono riusciti infatti ad avvantaggiarsi lungo l’ascesa di Zappolino e in loro compagnia sono rimasti Mollema e Niermann (Rabobank), Monfort e Zaugg (Leopard), Pozzato e Paolini (Katusha), Gorato (Geox), Pinot (Fdj), Visconti (Farnese), Belletti (Csf) e Rubiano (D’Angelo & Antenucci); si è dunque formato in testa un gruppo molto bene assortito di 15 corridori, tra cui molti dei favoriti della vigilia, che hanno successivamente raggiunto e staccato Gastauer, Pinizzotto e Caccia, e malgrado dietro Lampre, Miche, Astana e Ag2r inseguissero con accanimento e il vantaggio non superasse mai i 2 minuti il plotone non riuscirà più a riportarsi sui battistrada.
Gli uomini di testa hanno proseguito di comune accordo fino all’ultimo passaggio a Zappolino quando Mollema ha tentato di fare la differenza: l’olandese 2° al Giro dell’Emilia non è riuscito a prendere il largo e subito dopo Pozzato senza neppure alzarsi sui pedali ha operato una grande progressione e ha fatto immediatamente il vuoto, grazie anche al supporto di Paolini che rompeva i cambi nel gruppetto inseguitore; il vicentino ha tirato dritto fino al traguardo e ha conquistato il suo primo successo stagionale con 19” su Belletti che si ha regolato Visconti, Rubiano, Mollema, Taborre, Monfort, Zaugg e Paolini mentre la volata del gruppo, arrivato a un soffio dal gruppo di Belletti, è stata vinta da Chtioui. Indubbiamente un’azione di grande classe quella di Pozzato che non vinceva dalla maggio 2010 quando si impose nella tappa di Recanati al Giro d’Italia e che ha vissuto una stagione difficile in cui è caduto alla Parigi-Roubaix, non ha potuto partecipare alla corsa rosa per via di attriti con il ds della Katusha Tchmil e ha subito un’altra rovinosa caduta al Giro del Belgio che lo ha tenuto lontano dalla bici per due mesi: l’atleta di Sandrigo avrà comunque la possibilità di riscattarsi nella prossima stagione in cui vestirà la maglia della Farnese e di tentare il bis nel Gran Piemonte, prossima corsa del calendario italiano prima del gran finale con il Giro di Lombardia.
Marco Salonna