BATTAGLIN-REBELLIN, PASSAGGIO DI CONSEGNE

ottobre 6, 2011
Categoria: News

Il 21enne vicentino stagista con la CSF si aggiudica la Coppa Sabatini battendo allo sprint il conterraneo di quasi 19 anni più anziano e proponendosi a un ruolo da protagonista nelle classiche più impegnative dei prossimi anni. Ancora a secco Visconti che chiude 4° battuto anche da Moreno

Foto copertina: nella sfida tutta veneta il “bocia” Battaglin batte il “vecio” Rebellin (foto Scanferla)

La 59a edizione della Coppa Sabatini ha visto al via un campo partenti piuttosto ridotto ma di buona qualità: presenti infatti solo 13 squadre per complessivi 119 corridori ma tra questi nomi importanti come Petacchi, Ulissi e Spilak (Lampre), Rodriguez, Di Luca, Moreno e Pozzato (Katusha), Kiserlovski, Kessiakoff e Tiralongo (Astana), Gerrans, Uran e il rientrante Rogers (Sky), Betancourt e Taborre (Acqua & Sapone), Sella e Serpa (Androni), Modolo, Belletti, Battaglin e Pozzovivo (Csf), Visconti e Gatto (Farnese), Cobo e De La Fuente (Geox), Baliani e Rubiano (D’Angelo & Antenucci), Rebellin e Schumacher (Miche) che si sono contesi il successo sul percorso di 200,2 km con partenza e arrivo da Peccioli che come da qualche anno a questa parte ha avuto il suo punto chiave nei 4 giri del circuito finale di 12 km, l’ultimo dei quali in salita con una pendenza intorno al 7%.
La fuga che ha caratterizzato la corsa è nata al km 13 ad opera di Brambilla (Csf) e Chtioui (Acqua & Sapone), e Torosantucci (D’Angelo & Antenucci) che hanno acquisito fino a 6′20” di vantaggio sul gruppo dal quale sono evasi anche Borchi (De Rosa) e Tamayo (Wit) che non sono riusciti a riportarsi sui tre battistrada e sono stati riassorbiti dal plotone tirato dalla Farnese di Visconti, già vincitore della Coppa Sabatini nel 2006 e nel 2007. Il lavoro degli uomini di Scinto ha dato i suoi frutti al km 140 quando è avvenuto il ricongiungimento con i primi tre e da allora è stato un lungo susseguirsi di scatti: ci hanno provato tra gli altri Rogers, Rubiano, Belletti, Felline (Geox) e ancora Tamayo ma l’azione più incisiva è stata quella di Pirazzi (Csf), rimasto in avanscoperta per una quindicina di km prima di venire ripreso al termine del secondo dei quattro giri del circuito finale di Peccioli.
All’inizio della terza tornata è riuscito a prendere il largo un corridore importante come Uran, già maglia bianca per diversi giorni all’ultimo Tour de France e 3° al Giro di Lombardia del 2008, che avrebbe potuto dire la sua anche in caso di testa a testa con gli altri big ma che ha corso evidentemente in funzione del compagno Gerrans: il colombiano è riuscito a guadagnare 35” sul gruppo tirato ancora dalla Farnese, dall’Acqua & Sapone di Taborre e dalla Lampre di un brillante Petacchi e qui è avvenuto un fuori programma con Uran che in coincidenza con il passaggio sul traguardo ha alzato le braccia credendo di aver vinto mentre in realtà mancava ancora un giro al termine e immediatamente dopo è stato ripreso. Nel tratto in salita Visconti ha effettuato un allungo molto deciso al quale hanno replicato per primi Taborre, Rebellin e Berdos (De Rosa), già in evidenza al Memorial Pantani, ma nella successiva discesa si è ricompattato un gruppo di una trentina di corridori.
Sono stati gli istancabili uomini della Farnese a incaricarsi di fare l’andatura e a chiudere sul tentativo di Tiralongo e Rocchetti (De Rosa) facendo sì che si arrivasse tutti insieme ai piedi dello strappo finale; sulle prime rampe la Katusha ha preso il comando delle operazioni con Pozzato e Paolini autori di un grande forcing in funzione del loro compagno Moreno, insieme al quale sono rimasti i soli Rebellin, Battaglin, Gerrans e Visconti: il campione d’Italia si è lanciato all’inizio del rettilineo d’arrivo ma la sua azione si è rivelata troppo anticipata ed è stato saltato da Battaglin, che con una grande progressione è rinvenuto dalla 5a posizione e si è imposto nettamente davanti a Rebellin, Moreno, Visconti e Gerrans nell’ordine. Davvero una grande prova di forza quella del 21enne di Marostica e con lui il ciclismo italiano potrebbe finalmente aver trovato un giovane con caratteristiche adatte per le classiche più impegnative come quelle delle Ardenne e il Giro di Lombardia, per le quali al momento attuale possiamo contare solo su corridori che danno il meglio nei grandi Giri come Basso, Scarponi e Nibali e su un 30enne come Cunego, sempre che Visconti non riesca a compiere il definitivo salto di qualità: una riprova l’avremo già sabato 8 ottobre al Giro dell’Emilia con Battaglin che sfiderà sul San Luca molti dei grandi nomi del ciclismo internazionale.

Marco Salonna

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