L’ÉTAPE DU JOUR: MONACO CLM
Parte il Tour de France da Monaco. Ogni giorno Mauro Facoltosi e Luca Zanasca ci illustreranno la tappa nella quale saranno impegnati i partecipanti alla Grand Boucle. Si comincia con il circuito di Monaco, mutuato da quello automobilistico di Montecarlo. Un bel banco di prova per chi punta alla maglia gialla. Corredano il servizio, le indicazioni culturali sulle località di tappa, i precedenti del tour e le previsioni del tempo.
Laddove tradizionalmente rombano i motori della Formula 1, stavolta s’odrà lo sferragliare dei cavalli d’acciao, immersi in quel clacsonio che è la tipica colonna sonora delle grandi corse ciclistiche. Per il “grand départ” della sua novantaseiesima edizione, il Tour de France s’è scelto uno dei più spettacolari palcoscenici possibili, quel troncone di costa francese che d’un tratto si fa monegasca e dove l’azzurro del mare si sposa al grigiore delle rocce a picco e del cemento, alleggerito dal biancore dei materiali più pregiati, come quelli utilizzati per realizzare Palazzo Grimaldi, la residenza ufficiale del Principe di Monaco, Alberto II. Uno scenario ben noto al tifoso appassionato d’automobilismo, molto meno a chi segue le grandi manifestazioni ciclistiche anche perché, fortunatamente, non è mai andato in porto il progetto di fare del principato la sede fissa dei campionati del mondo.
L’atto inaugurale del Tour 2009 sarà una cronometro lunga ma non facile, una gara di 15 Km che farà il paio, sul piano della lunghezza, con la tappa che aprì la “Grand Boucle” nel 2005, sull’isola di Noirmoutier. Simili nel chilometraggio, non lo saranno nell’altimetria: quattro anni fa si corse su di un percorso liscio come un biliardo, mentre decisamente più arcigno si presenterà il tracciato monegasco, introdotto dalla pedalabile ma lunga salita (quasi 7 Km) che, sfiorato il celebre Casinò, porterà i partecipanti oltre i confini del principato, verso la località francese di Beausoleil. Si tratterà, dunque, di un percorso atipico, poco favorevole agli specialisti anche perché condito dalla presenza di parecchie curve e controcurve, che si placherà solamente negli ultimi 3 Km, gli stessi del circuito automobilistico. Sul rettilineo del Port Hercule sapremo se le cilindrate dei motori alla Cancellara sapranno respingere le difficoltà ed esprimere le loro massime potenzialità, emulando quando Button e soci riescono a fare al GP di Monaco.
SOUVENIRS DU TOUR 1
Con quella odierna saranno 7 le volte che una tappa del Tour avrà scritto la parola fine in quel di Monaco. La prima volta risale a 70 anni fa quando, era il 1939, il principato accolse due frazioni, una mattutina conquistata dal francese Maurice Archambaud ed un circuito pomeridiano nel quale si impose il connazionale Pierre Gallien. Passando per i successi degli olandesi Jan Nolten (1952) e Wim van Est (1953) e dell’italo-francese Raphael Geminiani (1955), arriviamo all’ultimo traguardo monegasco, stabilito il 30 giugno del 1964, quando il grande Jacques Anquetil si impose nella Briançon – Monaco, tappone che prevedeva la scalata ai colli del Vars e della Bonette.
SOUVENIRS DU TOUR 2
Cosa c’è di bello da vedere a Monaco? Questa è una domanda che, probabilmente, si sono posti tutti i turisti che, per la prima volta, si accingono a partire per una località famosissima per i negozi lussuosi, per il casinò e per il circuito della Formula 1. Nemmeno il mare viene preso in considerazione, anche perché Monaco non viene vista come una località balneare nel senso stretto, ma più come un approdo per i natanti del jet set.
Le principali “mirabilia” sono concentrate in Monaco-Ville, la capitale del principato, in realtà il principale dei quattro quartieri tradizionali che costituiscono l’omonimo comune (gli altri sono La Condamine – presso la quale si concluderà la prima frazione del Tour -, Montecarlo e Fontvieille): su tutto spicca il Palais du Prince (XIII – XIV secolo), ma non bisogna tralasciare il Museo Oceanografico e la cattedrale, che conserva un interessante polittico dell’italiano Ludovico Brea. Infine, a La Condamine, il nucleo commerciale e residenziale del principato, si trova il Giardino Esotico di Monaco, aperto al pubblico nel 1933.
LA MÉTÉO
Quando il primo corridore lascerà la rampa di lancio di Boulevard Albert 1er, saranno le 16. A quell’ora si annunciano un cielo nuvoloso ed una temperatura di quasi 24°, con un tasso d’umidità piuttoso elevato (80%), che farà percepire fino a 25°. Non si incontreranno problemi relativi al vento, che spirerà per tutta la giornata in maniera debole (da SSE, massimo 4 nodi). Piccole variazioni saranno previste per le 19.30, quando si concluderà la prova di Carlos Sastre, maglia gialla uscente ed ultimo corridore a gareggiare sul circuito monegasco: se il vento rimarrà tale, scenderà di circa un grado la temperatura, aumenterà l’umidità (87%), mentre sul Tour potrebbe cadere qualche goccia di pioggia
BOULE DE CRISTAL
Ogni giorno Luca Zanasca, lo scalatore varesino (Centri della Calzatura – Partizan) che ci ha affiancato anche durante il recente Giro d’Italia, si armerà della classica sfera di cristallo, “profetizzando” l’ipotetico svolgimento della tappe e tirando fuori dal mazzo del tour tre carte vincenti, i nomi dei suoi colleghi che, secondo lui, occuperanno i gradini del podio giornaliero.
Non è un prologo qualunque, ma si puo’ considerarlo come una vera e propria cronometro; presenta molte curve e una breve salitella a meta’ percorso. Direi una crono molto tecnica. Non bisogna prenderla alla leggera perché potrebbe gia causare distacchi importanti. Gli scalatori potrebbero accusare anche ritardi dell’ordine del minuto dal vincitore o da corridori completi (vedi Evans e leipheimer). Di sicuro sarà spettacolare e chi vuole fare classifica dovrà spingere a tutta.
LA TERNA SECCA DI LUCA ZANASCA
1° Thor Hushovd
2° Fabian Cancellara
3° Tony Martin