ITALIA DA SOGNO, GIORGIA BRONZINI E’ ANCORA CAMPIONESSA DEL MONDO
Prestazione perfetta delle ragazze di Dino Salvoldi nella gara in linea elite, con il bis della fuoriclasse piacentina, capace di sfruttare il lavoro svolto nel rettilineo finale da una straordinaria Monia Baccaille. Ennesimo argento per Marianne Vos (è il quinto consecutivo) mentre il bronzo va alla tedesca Teutenberg, grande favorita alla vigilia.
Foto copertina: esplode la gioia della Bronzini sul traguardo di Rudersdal (foto Bettini)
Stratosferica. La prestazione della nazionale femminile nella prova in linea di Copenhagen si può definire così. Sempre là davanti, a fermare quasi ogni tentativo di attacco, dai timidi scatti di Emma Pooley ad inizio gara, fino a quello più importante rientrando sulla canadese Hughes a 5 km dall’arrivo grazie ad una imperiosa Elisa Longo Borghini.
E pensare che per tre quarti di gara abbiamo visto una gara abbastanza monotona, fino a quando la canadese, olimpionica nel pattinaggio su ghiaccio velocità , ha lasciato le altre a 3 giri dal termine, tentando un assolo di inumana resistenza. Prima però, gruppo che ha corso ha velocità bassa, con qualche timido scatto soprattutto da parte della Pooley, bronzo nella gara a cronometro.
Con la Hughes avanti, sono l’Olanda e la Germania, a portare avanti le loro capitane Vos e Teutenberg, grandi favorite alla vigilia. Clara Hughes ha un vantaggio massimo di 40” a 10 km dall’arrivo e la nazionale azzurra si riporta davanti, con il ricongiungimento che avviene ai -5 grazie a Elisa Longo Borghini, ma è nell’ultimo rettilineo che avviene il capolavoro di Monia Baccaille e Giorgia Bronzini, con la umbra bravissima a trovare il passaggio perfetto vicina alle transenne tirando una volata perfetta alla piacentina che concede un meritato bis iridato. Lo ha fatto su un circuito simile a quello di Geelong 2010, con gli ultimi 500 metri in leggera salita.
Prestazione da 10 e lode, per ognuna delle ragazze in gara: da Alessandra d’Ettorre, vera regista del gruppo passando per Elena Cecchini, brava a svolgere un grande lavoro di squadra nonostante la sua giovanissima età . Come la sopra citata Elisa Longo Borghini, che oltre ad aver svolto un lavoro di contenimento è entrata anche in alcuni tentativi di attacco, passando infine per le veterane Noemi Cantele e Tatiana Guderzo. Insomma, la nazionale italiana di ciclismo femminile è diventato un dream team che tutto il mondo ci invidia. Complimenti, ragazze.
Andrea Giorgini