PAOLINI, SPRUZZATA AZZURRA NEL…PRATO VERDE DI SAGAN
Il fuoriclasse slovacco reduce dal trionfo di Madrid alla Vuelta riparte da dove aveva lasciato e si aggiudica il Gp Industria e Commercio nel capoluogo toscano attaccando nel finale insieme al milanese della Katusha e superandolo nella volata a due. Bene anche gli altri azzurri per Copenhagen che concludono tutti nelle prime posizioni
Foto copertina: Sagan vince con il bello e con il cattivo tempo (foto Bettini)
La 66a edizione del Gp Industria e Commercio si è disputata lungo un percorso di 178,6 km da Prato a Prato caratterizzato nella sua parte centrale dallo strappo di Seano da ripetere per 8 volte prima degli ultimi 30 km completamente pianeggianti, in corrispondenza dei quali però si è abbattuta sui corridori una pioggia torrenziale che ha reso molto più impegnativo il finale. Al via una nazionale azzurra con 4 degli atleti che parteciperanno al Mondiale di Copenhagen, vale a dire Bennati, Gavazzi, Quinziato e Tosatto più Ulissi e Gavazzi, mentre gli altri azzurri Oss e Viviani (Liquigas), Paolini (Katusha), Visconti e Gatto (Farnese), Modolo e Belletti (Csf) hanno corso regolarmente con le rispettive squadre di club: altri protagonisti al via erano Nibali, Capecchi, Ponzi e Sagan (Liquigas), Caruso, Di Luca, Moreno e Pozzato (Katusha), Mazzanti (Farnese), Nocentini, Montaguti e Roche (Ag2r), Sella e Serpa (Androni), Savini (Csf), Napolitano e Taborre (Acqua & Sapone), Colli e Felline (Geox), Vila (De Rosa), Schumacher e Rebellin (Miche) e Baliani (D’Angelo & Antenucci).
La corsa è vissuta sulla fuga di Viganò, Serpa, Pliuschin (Katusha), Ricci Bitti (Farnese), Alberio (Geox) e Maggiore (De Rosa) che dopo essere evasi dal gruppo al km 6 hanno acquisito un vantaggio massimo di 6′50” sul gruppo che tirato da Liquigas e Ag2r ha chiuso il gap proprio sull’ultimo passaggio sulla salita di Seano: qui Nibali e Oss hanno prodotto un grandissimo forcing al quale hanno resistito solo Moreno, Visconti, Gatto, Roche, Paolini e Taborre oltre i reduce della fuga Ricci Bitti e Pliuschin ma in seguito altri corridori, tra cui quasi tutti gli azzurri, sono rientrati e in testa si è formato un plotoncino di una trentina di unità . Nel tortuoso circuito di Prato sono caduti Viviani e Pozzato che non hanno riportato gravi conseguenze fisiche ma sono rimasti tagliati fuori dalla lotta per il successo al pari di Di Luca e Rebellin che avevano già perso contatto in salita.
A poco meno di 3 km dal traguardo Paolini è scattato dal gruppo e ha immediatamente fatto la differenza nelle curve molto tecniche che caratterizzavano il finale ma Oss, Sagan e Montaguti si sono riportati sotto; il trentino della Liquigas è però a sua volta finito in terra facendo anche perdere terreno al forlivese dell’Ag2r e davanti sono rimasti i soli Paolini e Sagan, che negli ultimi metri ha saltato facilmente l’azzurro conquistando il suo 15° successo stagionale con Montaguti 3° a 4”, Bouet (Ag2r) 4° a 10” e Gatto che ha regolato davanti a Belletti e Colli il resto del gruppetto giunto con un distacco di 12”. Sagan ha dunque lanciato un chiaro segnale in vista di Copenhagen, anche se in quell’occasione la distanza di 270 km e il fatto che dovrà correre praticamente senza squadra potrebbero penalizzarlo, ma è stata importante anche la prestazione di Paolini che alla Vuelta non aveva brillato ma che ha dimostrato di aver trovato un’ottima condizione come pure Gatto e Oss al di là della caduta conclusiva: si sono ben comportati anche Belletti, Bennati, Quinziato, Visconti e Gavazzi tutti giunti al traguardo nel gruppetto di testa mentre ha faticato di più Modolo che già staccato sull’ultimo passaggio a Seano è riuscito in extremis a rientrare ma ha ceduto nuovamente nel finale chiudendo con un ritardo di 50”. L’appuntamento è ora con la Danimarca dove si svolgeranno subito le prove a cronometro di juniores donne e under 23 mentre mercoledì 21 settembre avrà luogo la prova contro il tempo dei professionisti con i nostri Malori e Pinotti che cercheranno di contrastare gli strafavoriti Cancellara e Tony Martin.
Marco Salonna