L’AVENIR E’ ANCORA COLOMBIANO

settembre 13, 2011
Categoria: News

Dopo il successo 2010 di Quintana, anche nel 2011 è un colombiano ad aggiudicarsi la corsa francese, la vittoria va infatti a Chaves che conquista il gradino più alto del podio nell’ultima frazione scalzando Bolly. Per i colori azzurri il podio finale di Cattaneo e diversi piazzamenti, il DS Amadori può essere abbastanza soddisfatto.

Foto copertina: la premiazione del colombiano Chaves (www.letour.fr)

Dopo anni in sordina, ultima vittoria italiana nel ‘73 con Baronchelli, l’Italia torna ad essere protagonista al Tour de l’Avenir, pur senza vittorie la nazionale azzurra ha portato a casa diversi piazzamenti oltre al podio finale di Cattaneo. Questo grazie anche alla rivoluzione tecnica voluta dagli organizzatori della corsa francese che hanno riservato la corsa alle nazionali under 23, oltre ad aver previsto le due tappe finali nel “belpaese” fornendo qualche motivazione in più ai ragazzini azzurri.
La vittoria finale è comunque rimasta in casa colombiana, con Chaves che nell’ultima tappa ha scalzato Bolly dal primo posto che aveva preso la maglia dalle spalle di Dennis al termine della fuga della quarta tappa, e l’aveva mantenuta nonstante non avesse mai vinto una tappa.

Per i primi giorni la corsa era stata dominata da australiani e olandesi: nel prologo iniziale Hepburn aveva preceduto il compagno Dennis di appena 4”, l’olandese Domoulin era finito a 18”, primi azzurri Coledan e Cattaneo a quasi 50”. Nella seconda frazione la vittoria andava invece ad Hofland sul francese Bardet, si vedeva però un po’ di Italia con il terzo posto di Mammini bravo ad inserirsi nella fuga di sette uomini giunta con una trentina di secondi di vantaggio.
Nella quarta tappa il trionfo olandese (Wippert primo, Hofland secondo, Kreder quarto) è stato appena mitigato dal terzo posto di Fortin.

La classifica è stata poi scossa nella quarta tappa, in cui Bolly è divenuto leader, con un gruppetto di sette uomini giunti al traguardo con quasi un primo sul resto del plotone, per i nostri colori era presente Cattaneo, ma la vittoria è andata nuovamente a Hepburn in volata su Simon e Juul-Jansen. A differenza di quanto si può immaginare, però, alla fine della giornata lo spagnolo era sicuramente più soddisfatto dell’australiano che a causa di un’esultanza poco educata era stato escluso dal suo direttore sportivo, per l’iberico invece giungeva l’accordo con la Andalucia.

La tappa successiva ha visto finalmente protagonista la Francia, ma Bardet (la prossima stagione all’AG2R) ha dovuto inchinarsi al tedesco Arndt, dietro di lui il britannico Yates.
La vittoria transalpina era però nell’aria ed è giunta nella frazione successiva sul complicato arrivo di La Saleve. Alle sue spalle sono giunti Hansen e Chaves, ottavo posto per Cattaneo che pian piano iniziava a risalire la china.

Le ultime due tappe si sono poi svolte in terra italica. La Fossano-Fossano era completamente pianeggiante e la volata è andata a Yates, ancora un piazzamento per l’Italia con Fortin che ha nuovamente dovuto accontentarsi di un piazzamento, nel frattempo Cattaneo si portava fino al quarto posto, il leader restava Bolly, anche se la sua posizione vacillava parecchio. Infatti nella tappa finale con arrivo ad Alba, dopo i le salite di Pedaggera, Castino, Valdivilla e Gavello, Chaves con il suo terzo posto dietro a Barguil e Cattaneo conquistava il primo posto e la corsa francese. Anche Cattaneo completava la sua rimonta finendo sul podio alle spalle di Bolly.
Per il DS azzurro Amadori una corsa dolce-amara, i suoi corridori si sono sempre messi in mostra con buone prestazioni, numerosi piazzamenti e il podio finale, peccato sia mancata la ciliegina sulla torta, una vittoria, che sembrava alla portata.

Andrea Mastrabgelo

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