GUARDINI E BASSO, L’ULTIMA COPPIA DEL PADANIA
Con il successo del velocista della Farnese-Neri sul traguardo di Montecchio Maggiore, va in archivio una delle gare più contestate degli ultimi anni. Belle volate in quattro giorni su cinque e poi l’acuto di Basso in salita. Gli spunti per Bettini, insomma, non mancano.
Foto copertina: la premiazione di Ivan Basso (foto Bettini)
Le contestazioni non sono mancate nemmeno nell’ultima giornata di gare. Ed a niente è servito partire con mezz’ora di anticipo rispetto alla tabella di marcia iniziale da Rovereto: questo Giro di Padania non s’aveva da fare, a detta dei contestatori.
La frazione finale, da Rovereto a Montecchio Maggiore (Vicenza) è scivolata via tranquilla con un copione scontato: fuga iniziale ripresa nei pressi del traguardo e poi volata anche perché la classifica generale era già scritta con il successo di Ivan Basso.
E così ad andare in avanscoperta, sul Pian delle Fugazze unico Gpm di giornata, sono stati Bertolini (Androni Giocattoli) e Vrecer (Slovenia). Brutta caduta per Luca Mazzanti costretto al ritiro ma poi la fuga viene ripresa ai 44 chilometri dal traguardo dopo che i due di testa si erano spremuti a fondo. A quel punto sono state le squadre dei velocisti a prendere in mano la situazione, in particolar modo Liquigas, Farnese e Colnago, per sfruttare un arrivo favorevole. E il colpo di pedale giusto è arrivato da Andrea Guardini che rilancia le sue quotazioni dopo un inizio di stagione con i fiocchi ed un periodo successivo, fisiologico, di calo. Nello sprint conclusivo il velocista di Scinto ha messo le sue ruote davanti ad Elia Viviani e ad un Danilo Napolitano che piazza il tris di terzi posti in questo Padania. Sbaglia i tempi dello sprint, invece, il dominatore Sacha Modolo che chiude soltanto al 27° posto.
Nessuna novità per la classifica generale, con Ivan Basso che vince la maglia verde con 52” su Giovanni Visconti ed 1’08” su Francesco Masciarelli. Subito dopo altri italiani con Baliani quarto, Rebellin quinto, Sella sesto, Stortoni settimo e Pozzovivo ottavo con il primo straniero che è il polacco Rutkiewitcz.
Adesso spazio a poche altre corse prima di intraprendere definitivamente l’avventura mondiale per la Nazionale.
Saverio Melegari
Mauro Facoltosi