GILBERT, CHI LO FERMA PIU’?

settembre 10, 2011
Categoria: News

Nessuno sembra in grado di fermare il fuoriclasse vallone che grazie a una serie di scatti negli ultimi 15 km domina anche un durissimo GP Québec con il solo Gesink che ha tentato di contendergli la vittoria fino al traguardo. In evidenza Ponzi, Marcato e Trentin, deludono Gerrans e Boasson Hagen

Foto copertina: Gilbert si impone nella seconda edizione del Grand Prix Cycliste de Québec (foto Rob Jones)

Malgrado l’assenza del vincitore uscente Voeckler (Europcar) la seconda edizione del GP Québec, dopo l’antipasto della prova sprint che ha visto il successo di Morkov (Saxo Bank), ha presentato un campo partenti di primissimo livello a partire dai grandi favoriti Gilbert (Omega Pharma) e Boasson Hagen (Sky) che nelle previsioni della vigilia avrebbero dovuto vedersela con Gerrans (Sky), Gesink (Rabobank), Hesjedal (Garmin), Samuel Sanchez (Euskaltel), Andy Schleck (Leopard), Van Garderen (Htc), Bole (Lampre), Leipheimer (Radioshack) e Rojas (Movistar) con i nostri Ballan (Bmc), Ponzi (Liquigas), Pozzato e Di Luca (Katusha) e Marcato (Vacansoleil) pronti a dire la loro. Il percorso di 201,6 km sulle strade di Québec City era identico a quello di un anno fa, 16 giri di un circuito di 12,6 km pianeggiante nei primi 9 e caratterizzato nel seguito da due brevi strappi, la Côte de la Montagne e la Côte de la Potesse, con gli scollinamenti al km 9,3 e al km 10,7 e da un arrivo in leggera salita: in apparenza nulla di particolarmente impegnativo ma i metri di dislivello da superare erano quasi 3000 e alla lunga si sono fatti sentire nelle gambe dei corridori.
La fuga di giornata è stata quella di Herrada (Movistar), Hurel (Europcar) e Salerno (Liquigas), rimasti in avanscoperta per 12 giri con un vantaggio massimo di 4′25” sul gruppo tirato dapprima dalla Sky e in seguito dalla Garmin. Una volta ripresi i tre è stato Vandevelde (Garmin) il primo ad accendere la battaglia e da lì in poi è stato un susseguirsi ininterrotto di attacchi che però non hanno mai avuto il via libera del plotone; tra i più attivi Bertagnolli (Lampre e soprattutto il 23enne Trentin (Quickstep), passato al professionismo da poco più di un mese, che si è prodotto in una serie di scatti che lo hanno portato al comando insieme a Rui Costa (Movistar) all’inizio del penultimo giro, mentre la forte andatura e la successione delle salite hanno prodotto una selezione spietata facendo sì che il plotone perdesse elementi importanti tra cui Boasson Hagen, Bole e Samuel Sanchez.
A 25 km dal traguardo Trentin e Rui Costa sono stati raggiunti da Tuft (Spidertech), Roulston (Htc), Stangelj (Astana), Pasamontes (Movistar) e Deignan (Radioshack) ma l’azione decisiva è stata quella promossa sulla Côte de la Montagne dal nostro Marcato (Vacansoleil) che seguito da Gesink, 3° nel 2010, e Gilbert si è riportato sul gruppetto di testa: il campione belga ha proseguito nell’azione sulla Côte de la Montagne e ha tirato fuori il plotoncino che si è giocato la corsa con Leipheimer (Radioshack), Uran (Sky), Wegmann (Leopard), Clarke (Astana), Leukemans (Vacansoleil), un finalmente competitivo Ciolek (Quickstep) e il sempre più positivo Ponzi (Liquigas) oltre ai citati Gesink e Marcato.
Che contro Gilbert ci fosse poco da fare lo si è capito nell’ultimo passaggio sulla linea traguardo quando il vallone senza scattare ma semplicemente aumentando l’andatura là dove la strada tirava leggermente si è levato tutti di ruota e ha guadagnato circa 15”; il leader dell’Omega Pharma non ha comunque insistito nell’azione e nel successivo tratto pianeggiante si è lasciato riprendere dagli inseguitori. Nell’ultimo passaggio sulla Côte de la Montagne Gesink ha tentato il tutto per tutto con Ciolek e Gilbert unici in grado di rispondergli ma nulla ha potuto almeno in un primo momento di fronte al contrattacco del belga: gli ultimi 3 km sono stati un entusiasmante duello con lo scalatore olandese che non ha mollato mantenendosi a non più di 20 metri dal rivale che ha rilanciato ogni qual volta lo vedeva avvicinarsi e che alla fine ha avuto la meglio conquistando l’ennesimo successo della sua trionfale stagione. Encomiabile comunque Gesink che negli ultimi metri si è riportato nella scia del belga chiudendo con lo stesso tempo mentre Uran ha chiuso 3° a 9”, Wegmann 4° a 14”, il 38enne Leipheimer autore a sua volta di una stagione strepitosa malgrado un Tour de France condizionato dalle cadute 5° a 15”, Leukemans e Ponzi 6° e 7° a 23” e Marcato 8° a 25”: anche nelle posizioni di rincalzo i corridori sono arrivati sparpagliati in diversi gruppetti il che la dice lunga sulla difficoltà della corsa. Domenica si replica son l’altra nuova classica canadese, il Gp Montrèal che nella passata edizione è stato vinto per distacco da Gesink davanti a Sagan ed Hesjedal.

Marco Salonna

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