NON C’E’ MODO(LO) DI BATTERLO
Nella terza frazione del Giro della Padania, il forte velocista della Colnago-CSF si riprende la rivincita di Vigevano e torna a vincere (10° successo stagionale) conquistando di nuovo anche la maglia da leader. Ma le polemiche non si placano.
Foto copertina: Modolo, primo anche a Salsomaggiore (foto Bettini)
Non è bastato partire venti minuti prima e, soprattutto, girare attorno al territorio di competenza del Comune di Piacenza per evitare il terzo giorno di contestazioni in altrettanti di corsa. Corridori increduli che, nel mentre sono in sella, vedono gente intorno a loro che se la dà di santa ragione, carabinieri che finiscono a terra e qualche spintone che li raggiunge solo di striscio.
Questo è il corollario della corsa che, invece, fa rotta verso l’Emilia-Romagna andando a visitare quella Salsomaggiore Terme rimasta orfana di Miss Italia ma che ha trovato ancora una volta Mister Volata. Sulla frazione, sprint escluso, c’è ben poco da dire visto il biliardo che ha attraversato la Pianura Padana e, soltanto nel finale complice un piccolo strappetto c’è stato qualche movimento con Oscar Gatto (Farnese-Neri) e Giuseppe De Maria (Ceramica Flaminia) seguiti a ruota da Miguel Rubiano Chavez (D’Angelo&Antenucci). I tre hanno provato a scompaginare i piani delle squadre dei velocisti cercando di mettersi pancia a terra e fare il buco ma la Liquigas-Cannondale, vogliosa di fare doppietta dopo il successo di Viviani a Vigevano, non ha lasciato nemmeno un centimetro e quindi il gruppo si è compattato di nuovo in breve tempo.
E così siamo arrivati allo sprint con una assenza di rilievo: Daniel Oss, rimasto intruppato e che alla fine ha pagato 39” dal vincitore. A quel punto, Viviani è rimasto senza il suo uomo di riferimento e per Modolo è stato piuttosto facile andare ad alzare le braccia al cielo di fronte proprio all’uomo Liquigas ed ancora a Danilo Napolitano che ha riconfermato il terzo posto del giorno precedente. Nella top-10, poi, da segnalare anche il quinto posto di Danilo Hondo ed il settimo di Giovanni Visconti. Con questo successo, Modolo si riprende la maglia verde con quattro secondi di vantaggio su Viviani e 22 su Belletti.
Oggi quarta tappa: 175 chilometri da Noceto a San Valentino di Brentonico passando dall’Emilia, provincia di Parma, il vero tappone di questa gara a tappe. Circa un centinaio di chilometri di pianura per raggiungere l’alto Veneto, poi la prima salita verso il Gpm di Sant’Anna d’Alfaedo, discesa in Valdadige e poi arrivo in salita sul traguardo trentino. I velocisti passeranno in secondo piano, speriamo anche le contestazioni visto che si fa sul serio.
Saverio Melegari