FA SEMPRE PIU’ LE COSE A… MODOLO
Nella prima tappa del chiacchierato Giro di Padania, il velocista della Colnago-CSF colleziona il nono sigillo stagionale battendo un positivo Elia Viviani ed il suo compagno di squadra Belletti. Ma la corsa si porta dietro con se delle polemiche.
Foto copertina: Modolo è il velocista italiano del momento; sua anche la prima tappa del Giro di Padania (foto Bettini)
Già il nome, 1° Giro di Padania, qualche reazione l’aveva provocata subito, visto che è facile associare a quella precisa regione un partito politico. Però è un esperimento interessante che andava fatto e senz’altro porterà delle indicazioni per il ct Paolo Bettini in vista dei Mondiali di Copenaghen.
E così il percorso di questo Giro porta i corridori in una località conosciuta soprattutto nel mese di febbraio, vale a dire Laigueglia, dove sul rettilineo del “Trofeo” è stato proprio Sacha Modolo ad alzare le braccia al cielo ed indossare la prima maglia verde (non poteva essere altrimenti) della storia. Una volata importante che porta il velocista della Colnago in una posizione interessante nelle gerarchie di Bettini, anche perché giunta davanti ad altri due in forma come Viviani e Belletti.
Una tappa, la prima, caratterizzata dalla fuga a tre di Rocchetti (Ceramica Flaminia), Pawel Bernas (Polonia) e Simone Campagnaro (D’Angelo&Antenucci) e dalla manifestazione spontanea indetta nei pressi di Mondovì del Prc nella giornata dello sciopero della Cgil, sia per la vicinanza al mondo dei lavoratori che per la contrarietà a questa corsa.
Dietro al trio che è finito sul podio, da segnalare il quarto posto di un redivivo Alessandro Bertolini (Androni-Cipi) che non smette mai di stupire neanche alla soglia dei quarant’anni, e poi Oscar Gatto (Farnese-Neri) che dovrà dare qualche altro segnale a Bettini se vuole conquistare l’azzurro che ha preceduto il suo capitano Giovanni Visconti.
Oggi seconda frazione di 187 chilometri con il saluto alla Liguria, partenza da Loano, per tornare in Lombardia sul traguardo di Vigevano: frazione che strizza l’occhio agli scatti nella prima parte con la salita verso il Passo del Giovo. Poi tutta pianura fino ad arrivare nella Lomellina e per Modolo potrebbe essere l’occasione giusta per firmare la doppietta.
Saverio Melegari