CHIAVE DI VUELTA: GIOIE E DOLORI SULL’ANGLIRU

settembre 5, 2011
Categoria: Approfondimenti

Come da pronostico, è accaduto di tutto sulle rampe estreme della salita più dura della Spagna. Dal doppio colpo di Josè Cobo che fa suoi tappa e maglia rossa fino alla grande prestazione di Poels e Froome, passando per le debacle di Nibali, Van Den Broeck e Rodriguez e per un redivivo Igor Anton.

Foto copertina: dalla gioia di Cobo al volto sfinito di Wiggins sulla cima dell’Angliru il passo, non sembra, è breve: poco meno di un minuto e mezzo (www.marca.com)

La tanto attesa tappa sull’Alto de El Angliru è arrivata senza lasciarci privi di emozioni: lo “Zoncolan di Spagna” è stato soprannominato, tanto per fare un paragone in quanto a durezza al “Kaiser” della Carnia. E come la terribile ascesa friulana ha fatto notevoli danni modificando radicalmente la classifica generale della Vuelta.

Abbiamo un nome nuovo in “Rojo”: Juan José Cobo, spagnolo di Torrelavega classe 1981. Davvero brillante negli ultimi due arrivi in quota col risultato di aver recuperato totalmente il ritardo in classifica da Bradley Wiggins, ora scalzato dalla leadership e superato pure dal suo compagno di squadra Froome. Già, il corridore nato in Kenya, che era partito in questa Vuelta con le veci di gregario di Wiggins, nonostante l’aver tirato per tutta la salita dell’Angliru, si è comportato molto meglio del proprio capitano, staccatosi nel tratto più duro al 23.5%. Molto bene anche Wouter Poels, uno che scalatore non è, ma la condizione in cui si trova lo ha reso molto brillante su pendenze così impegnative. Due corridori redivivi su questa salita sono stati Denis Menchov e Igor Anton, partito da Benidorm da grande favorito, ma mai in grande spolvero sulle salite fino ad ora affrontate, escludendo proprio l’Angliru.

Vincenzo Nibali ha definitivamente mollato la presa, dopo la cotta presa nei chilometri finali di tappa ieri. Dopo la crisi di fame di sabato a La Farrapona, l’Angliru è stato ancora più severo col messinese, apparso vuoto e in enorme difficoltà, come ad esempio Van den Broeck e Purito Rodriguez.
Con unìultima settimana meno impegnativa, le chance per gli avversari sono abbastanza ridotte, col solo arrivo a Peña Cabarga adatto a scalatori puri, mentre gli ultimi giorni nei Paesi Baschi appaiono più propensi a dei tentativi di fuga. Ma nulla va dato per scontato.

Andrea Giorgini

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