GATTO TORNA A GRAFFIARE, SUO IL GIRO DI ROMAGNA

settembre 4, 2011
Categoria: News

Il trevigiano della Farnese, che nulla aveva potuto alla Settimana Lombarda di fronte allo strapotere di Modolo, si impone sul traguardo di Lugo davanti a Ponzi e allo stagista Battaglin e, a pochi giorni dalle convocazioni ufficiali del ct Bettini, torna a rilanciare la propria candidatura a leader della nazionale azzurra di Copenaghen.

Foto copertina: la volata vincente di Gatto (foto Bettini)

La crisi economica ha colpito pesantemente il mondo del ciclismo italiano e dopo la Milano-Torino, il Giro del Lazio e il Giro del Veneto cancellati dal calendario a farne le spese è stata la Coppa Placci che per non scomparire ha dovuto abbinarsi al Giro di Romagna, giunto alla sua 86a edizione. La corsa si è disputata lungo un percorso di 200 km da Imola, per la prima volta sede di partenza, a Lugo, pianeggiante nella prima metà e caratterizzato in seguito da cinque salite la principale delle quali era il Trebbio, da anni ascesa simbolo della competizione; 30 km la distanza che separava il traguardo dalla vetta dell’ultima ascesa di giornata, quella di Monticino. Malgrado i forfait di Rebellin e Garzelli erano al via molti dei protagonisti delle ultime corse disputate sul territorio nazionale, da Stortoni e Brambilla (CSF) a Visconti e Gatto (Farnese), da Sella e Serpa (Androni) a Ponzi (Liquigas) passando per Ulissi e Malori (Lampre), Taborre (Acqua&Sapone), Efimkin (Team Type 1) e Schumacher (Miche).
Dopo una prima ora corsa a velocità folle al km 60 ha preso il via una fuga di 21 atleti tra cui nomi importanti come Ulissi, Gatto, Sella, Serpa ed Efimkin che hanno guadagnato fino a 2′ di vantaggio; i battistrada non hanno però trovato l’accordo e in breve il gruppo ha chiuso il gap, mentre ha avuto buon gioco il tentativo successivo di Chuzhda (Caja Rujal) e Morjako (CCC Polsat) che hanno acquisito un margine massimo di 6′42” ai piedi della prima salita di giornata, quella di Rocca Camminate. Qui come sullo strappo successivo verso Baccanello ci sono stati diversi tentativi di evadere dal gruppo con Malori tra i più attivi ma la vera battaglia è iniziata sul Trebbio con Stortoni, reduce dal secondo posto nella classifica generale della Settimana Lombarda dietro al francese Pinot, che ha fatto il vuoto andando a raggiungere e superare i due fuggitivi: all’inseguimento del marchigiano si sono portati Garcia (Caja Rural) e Torosantucci (D’Angelo & Antenucci) ma sulla successiva discesa il gruppo, ridotto a una cinquantina di unità, si è riportato sotto grazie alla spinta degli uomini della Farnese Vini.
Ancora la CSF, priva in questa gara dei suoi due velocisti Belletti e Modolo, è stata grande protagonista negli ultimi due strappi, quello di Monte Carla e quello di Monticino, prima con Pirazzi e Canuti che si sono avvantaggiati insieme a Schumacher, Serpa e Nose (Adria Mobil); solo il tedesco ha saputo reggere il ritmo in salita degli scatenati uomini di Reverberi mentre in discesa ai tre si sono aggiunti Taborre, Rubiano (D’Angelo & Antenucci), Bailetti (De Rosa), Sella che ha però dovuto lasciare la compagnia in seguito a una foratura e Mazzanti (Farnese) che si è mantenuto passivo mentre i suoi compagni guidavano l’inseguimento del gruppo. Gli uomini di testa hanno venduto carissima la pelle ma a meno di un km dal traguardo la loro azione è sfumata e tutto si è deciso in volata: a quel punto Oscar Gatto era il grande favorito e, ben lanciato dal campione italiano Visconti, il trevigiano si è imposto davanti a Ponzi e allo stagista Battaglin (Csf), mentre 4° è arrivato Brambilla davanti all’uruguayano Ferrari (Caja Rural), a Rubiano e a Taborre. Da rimarcare comunque in positivo la continuità di rendimento ad alto livello che sta avendo Ponzi, che dopo aver vinto la medaglia d’argento ai Mondiali under 23 di Varese non era riuscito a sfondare nei suoi primi due anni da pro alla Lampre, come pure la prova di Enrico Battaglin, che non ha nessuna parentela con Giovanni vincitore di un Giro e di una Vuelta ma è considerato in prospettiva come uno dei più grandi talenti del nostro ciclismo e lo ha dimostrato in questo Giro di Romagna non solo con il 3° posto finale ma anche con una condotta di corsa da protagonista in tutte le fasi importanti.
L’ultimo appuntamento che darà modo a Bettini di sciogliere gli ultimi nodi in vista della composizione della nazionale azzurra per Copenhagen è quello del Giro di Padania, corsa a tappe di 5 giorni venuta alla luce non senza polemiche per via della sua connotazione politica, la cui prima edizione avrà luogo dal 6 al 10 settembre con partenza da Paesana (CN) e arrivo a Montecchio Maggiore (VI).

Marco Salonna

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