LA ETAPA DEL DÍA: ASSEN – ASSEN (CRI)

agosto 29, 2009
Categoria: News

Parte dai Paesi Bassi un’edizione della Vuelta che, nonostante la mancanza di frazioni disegnate sulle alture pirenaiche e asturiane, non si può certo definire “bassa”. Le salite, vedrete, non mancheranno e gli scalatori troveranno pane per i loro denti su mete meno conosciute ma non per questo facili da digerire. Giocano dalla loro parte anche i pochi chilometri da percorrere contro il tempo: appena una sessantina, 4,8 dei quali da percorrersi nella velocissima frazione inaugurale, disegnata sulla pista del TT Circuit di Assen, uno dei templi del motomondiale.

Partenza a tutto gas per la Vuelta di Spagna che muoverà da uno dei templi della velocità, il TT Circuit Assen, inaugurando anche la stagione allargata dei “grand départ” olandesi dei Grandi Tour, che vedrà prendere il via dai Paesi Bassi, nei prossimi mesi, anche il Giro d’Italia (Amsterdam, 8 maggio 2010) e il Tour de France (Rotterdam, 3 luglio 2010). Laddove sin dal 1949 rombano le moto, per una volta scenderanno in campo le due ruote a trazione umana, impegnate nella velocissima cronometro che aprirà la 64a Vuelta di Spagna, edizione che si annuncia impegnativa ed adatta agli scalatori, nonostante le “defezioni” di Pirenei e Asturie. Quest’anno a decidere le sorti della maglia amarillo saranno le alture valenciane e andaluse, con le ultime rifiniture alla classifica che saranno date in occasione delle frazioni conclusive, come il solito tracciate sulle Sierre Madrilene (stavolta con mano più felice rispetto al passato). Le crono influiranno certamente ma non dovrebbero turbare più del lecito il sonno agli scalatori, timorosi più dei tracciati filanti che dei chilometraggi. Nessuna delle due prove lunghe supererà i 30 Km di lunghezza, mentre quest’oggi si dovranno percorrere appena 4800 metri, pari ad una tornata quasi completa del circuito motoristico. Serviranno a decretare il primo leader della classifica, ma non dovrebbero offrire molti altri spunti d’interesse, poiché i distacchi saranno abbastanza contenuti; anche gli scalatori non dovrebbero pagare un pesante passivo, nonostante l’altimetria si annunci piattissima, sposando la natura stessa di queste terre. Più interessante seguire la prova dei velocisti: in gare così brevi avranno la possibilità di accusare pochi secondi di ritardo (se non di imporsi, come successo a Hushovd nel prologo dell’ultimo Giro del Delfinato), andando poi a giocarsi la maglia amarillo nelle prossime giornate. In ciascuna tappa, infatti, saranno previsti abbuoni di tempo, sia al traguardo (20″, 12″, 8″) sia agli sprint intermedi (6″, 4″, 2″), previsti nel numero di due a frazione (crono escluse).

RECUERDOS DE LA VUELTA 1
Tutte le località toccate in questi primi giorni di gara saranno una novità per la Vuelta che una sola volta è scattata fuori dai confini nazionali. È accaduto nel 1997, quando il raduno di partenza assoluto fu fissato a Lisbona, mentre la prima frazione si chiuse sulla pista dell’autodromo dell’Estoril, dove il danese Lars Michaelsen bruciò allo sprint due “mammasantissima” del gruppo, Claudio Chiappucci e Laurent Jalabert. Tappa interamente portoghese anche l’indomani, tracciata tra Évora e Vilamoura, conquistata dal velocista tedesco Marcel Wüst. Si entrò in Spagna al terzo giorno di gara, con la tappa Loulé – Huelva, pure finita nel carniere di vittorie di Wüst.
In quanto ad Assen, la cittadina olandese ha finora saluta l’arrivo di una quindicina di corse, tra le quali sette frazioni del Giro d’Olanda: l’ultima è stata la prima frazione in linea (dopo il prologo disputato a Veenendaal), dell’edizione 1986, conquistata dall’olandese Poels.
In ordine di tempo, l’ultima corsa terminata ad Assen è stata l’edizione 2009 della Dorpenomloop door Drenthe, che ha visto tagliare per primo il traguardo l’olandese Michel Kreder.

Assen, TT Circuit (http://lixxoland.altervista.org)

Assen, TT Circuit (http://lixxoland.altervista.org)


RECUERDOS DE LA VUELTA 2

Cittadina residenziale della provincia di Drenthe, Assen è celebre nel mondo per la presenza, nei dintorni, del TT Circuit, realizzato appositamente per le competizioni motoristiche nel 1925 e modificato nel 1955, sei anni dopo l’effettuazione del primo Gran Premio Motociclistico d’Olanda, che fin dalla prima edizione si è sempre disputato in questo impianto. Circuito a parte, Assen non attrae il turista con particolari richiami, anche se questi non mancano (due musei, uno dei quali – l’Automuseum – dedicato anche alle biciclette, motorizzate e non). Celebri “assenesi” sono il ciclista Marc de Maar (Rabobank), l’ex pilota di Formula 1 Egbert “Eppie” Wietzes (con passaporto canadese), la nuotatrice Inge Dekker (oro nella staffetta 4×100m stile libero), i calciatori Peter Hoekstra e Bas Roorda.

EL TIEMPO
Giornate insolitamente fresche per la Vuelta, normalmente abituata ai climi torridi della penisola iberica. D’altronde, non si tratta di una sorpresa poiché le condizioni meteo che si verificheranno in occasione delle prime tappe sono quelle tipiche del Nord Europa, alle quali i corridori sono ben abituati (a queste latitudini si è recentemente disputato l’Eneco Tour). Su Assen sono attesi dei rovesci, che però non dovrebbero interessare le ore nelle quali si disputerà la cronometro. Quando il primo corridore scenderà dalla rampa di lancio, l’unico avversario col quale si troverà a combattere, a parte le strade bagnate (difficilmente il sole riuscirà ad asciugarle, previsti al massimo 19°C e livelli medi di umidità), sarà il vento forte, che potrebbe spirare fino a 43 Km/h, una velocità con la quale – normalmente – si fatica a tenere aperti gli ombrelli. Le folate dovrebbero rimanere costanti per tutta la giornata e con esse le temperature, mentre il cielo potrebbe parzialmente aprirsi proprio quando sarà consacrata la prima maglia amarillo.
Per fare un raffronto con le solite temperature “vueltane”, nelle stesse ore a Tarragona (la prima località spagnola che sarà visitata dai corridori, mercoledì prossimo) splenderanno i classici sette soli, con temperature che rasenteranno i 30°C e venti più moderati.

Mauro Facoltosi

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