NON E’ IL POLONIA MA LA VUELTA: KITTEL BATTE SAGAN
I due grandi protagonisti della breve corsa a tappe est-europea si danno battaglia anche sulle strade di Talavera de la Reina ed è il tedesco della Skil-Shimano ad avere la meglio in volata sullo slovacco della Liquigas e su Freire conquistando il suo primo successo alla Vuelta: in prossimità dell’arrivo Farrar innesca una caduta di massa che coinvolge Rodriguez, Scarponi e Nibali, giunti comunque senza gravi conseguenze al traguardo.
Foto copertina: Kittel taglia per primo il traguardo di Talavera de la Reina (foto Bettini)
Come spesso accade in tappe come la settima della Vuelta, 187,6 km sostanzialmente pianeggianti da Almadén a Talavera de la Reina e finale in volata pressochè scontato, non c’è stata animosità nelle fasi iniziali e la prima fuga di giornata è stata quella buona: protagonisti non appena abbassata la bandierina del via ufficiale Houanard (Ag2r), Cabello (Andalucia), l’immancabile Fouchard (Cofidis) e il suo compagno Mate, che hanno acquisito un vantaggio massimo di 6′ sul gruppo controllato dalla Quickstep della maglia rossa Chavanel e di Boonen, dalla Garmin di Farrar e dalla Skil-Shimano di Kittel che hanno operato il ricongiungimento a 10 km dalla conclusione. L’unico momento di tensione in gruppo si ha avuto quando ai -27 una caduta in cui sono rimasti coinvolti Pidgornyy (Vacansoleil), Cataldo (Quickstep), Lopez Garcia (Movistar) e Van Avermaet (Omega Pharma) ha spezzato in diversi tronconi il plotone e, approfittando di un tratto con il vento laterale, il Team Sky ha accennato un attacco: in breve i corridori rimasti staccati hanno potuto rientrare ma vanno comunque rimarcate l’attenzione in corsa e la compattezza dei britannici, segno che Wiggins vuole ottenere qualcosa da questa Vuelta e non soltanto preparare i prossimi campionati Mondiali a cronometro.
Negli ultimi km le varie squadre dei velocisti si sono alternate al comando finchè a 500 metri non è stata la Leopard a prendere il sopravvento con Fischer alla cui ruota si è posto Bennati, che si era imposto a Talavera de la Reina nel 2007; il campione brasiliano ha però lasciato molto presto allo scoperto l’aretino che per evitare di partire troppo lungo ha rallentato dando via libera a Kittel e Sagan che si sono giocati il successo: l’atleta della Skil-Shimano si è confermato imbattibile in questo tipo di arrivi nell’ultimo periodo e si è imposto di stretta misura sullo slovacco della Liquigas e sul tre volte campione del mondo Freire (Rabobank), mentre Bennati ha dovuto accontentarsi del quarto posto. Proprio alle spalle di questi quattro Farrar, che era comunque tagliato fuori dalla lotta per la vittoria, è finito rovinosamente in terra innescando una caduta di una ventina di corridori tra cui anche i tre grandi favoriti della Vuelta Nibali (Liquigas), Scarponi (Lampre) e Rodriguez (Katusha): tutti hanno comunque raggiunto il traguardo e il tempo è stato neutralizzato, e pare che ad avere avuto la peggio sia stato proprio Farrar la cui prosecuzione della corsa è a rischio.
La classifica resta immutata con Chavanel sempre maglia rossa con 15” su Moreno, 16” su Nibali, 23” su Rodriguez e 25” su Fuglsang. Gli uomini di classifica dovranno affrontare tre tappe fondamentali, su tutte l’arrivo in salita a La Covatilla e la cronometro di Salamanca, ma prima avrà luogo l’8a frazione, 177,3 km da Talavera de la Reina a San Lorenzo de El Escorial con la scalata del duro Puerto de Mijares nelle fasi iniziali e soprattutto con una serie di strappi senza soluzione di continuità negli ultimi 30 km e l’arrivo posizionato al termine di un muro di 1000 metri con pendenza media del 20% e punte al 27%.
Marco Salonna