LA VUELTA SI TINGE DI VERDE LIQUIGAS

agosto 25, 2011
Categoria: News

Splendida azione degli uomini di Amadio che nella discesa dell’Alto del Catorce del Ciento fanno selezione rimanendo davanti in 4 insieme al solo Lastras con Sagan che taglia per primo il traguardo davanti all’iberico e Nibali che guadagna 17” sugli avversari diretti, balzando al 3° posto nella generale alle spalle di Chavanel che resiste in maglia rossa e di Moreno.

Foto copertina: le livree verdi imperano sul traguardo cordobense della Vuelta 2011 (foto Bettini)

La settima tappa della Vuelta, 193,4 km da Úbeda a Córdoba, si è disputata lungo un percorso sostanzialmente pianeggiante se si eccettua l’Alto del Catorce por Ciento, salita di 7 km con gli ultimi 2 piuttosto impegnativi e la vetta a 21 km dal traguardo. Dopo una caduta di Breschel (Rabobank) nella fase di trasferimento, che ha costretto il vicecampione del mondo ad abbandonare la corsa, i primi 60 km sono stati percorsi a velocità folle con innumerevoli tentativi di fuga nei quali sono entrati tra gli altri addirittura Rodriguez (Katusha) e la maglia rossa Chavanel (Quickstep) mentre hanno vissuto un brutto quarto d’ora Nibali (Liquigas), Menchov (Geox) e Wiggins (Sky) rimasti indietro per un breve tratto a seguito di una frattura del gruppo, finchè finalmente non sono riusciti a evadere Saramotins (Cofidis), Kohler (Bmc), Doi (Skil-Shimano), primo atleta giapponese nella storia a correre la Vuelta, e Palomares (Andalucia), già all’attacco verso Valdepeñas de Jaén: all’inseguimento dei fuggitivi, che hanno acquisito un vantaggio massimo poco superiore agli 8 minuti, si sono alternate varie squadre ma a fare la parte del leone è stata la Leopard di Bennati, con uno straordinario Cancellara che è rimasto in testa al gruppo per decine di km e quasi da solo ha annullato il gap con i battistrada, ripresi quando ne mancavano circa 30 al traguardo di Córdoba.
Lungo l’ascesa dell’Alto del Catorce por Ciento sono stati sempre i lussemburghesi a mantenersi al comando con un’andatura sostenuta ma non troppo per evitare di creare difficoltà a Bennati, e di questo ne ha approfittato Moncoutiè (Cofidis) che con un’azione fotocopia a quella della tappa di ieri è andato a prendersi i punti per la classifica degli scalatori; in prossimità dello scollinamento sono scattati anche Tony Martin (Htc), Seeldrayers (Quickstep) e De La Fuente (Geox) che si sono riportati sul francese e nel tratto vallonato immediatamente successivo al gran premio della montagna hanno guadagnato una ventina di secondi sul resto del plotone, ridotto a una sessantina di unità con tutti gli uomini di classifica anche se Anton (Euskaltel) ancora una volta si è mantenuto sempre nelle ultime posizioni stentando moltissimo a rimanere con i migliori.
Con il solo Monfort rimasto nel primo gruppo oltre a Bennati e all’uomo di classifica Fuglsang la Leopard non era in grado di chiudere da sola sui fuggitivi e all’inizio della tecnica discesa che terminava a 5 km dal traguardo si è portata al comando la Liquigas con Agnoli, Capecchi e un Nibali visto spesso a tirare in prima persona; sembrava semplicemente una mossa finalizzata a portare Sagan, che si manteneva nella scia dei compagni di squadra, nelle condizioni di vincere in volata ma gli uomini di Amadio si sono riportati sul gruppetto di testa e hanno proseguito nell’azione riuscendo a spezzare il plotone in diversi tronconi e rimanendo davanti in 4 con il solo Lastras (Movistar), grandissimo discesista, in grado di rimanere a ruota: all’inseguimento si è ricompattato un gruppo di una decina di unità comprendente Chavanel, Fuglsang, Rodriguez, Scarponi (Lampre) e Bruseghin (Movistar) mentre il grosso del gruppo inseguiva ancora più indietro.
Il gruppetto dei Liquigas ha proseguito a testa bassa fino al traguardo, con anche Lastras a collaborare con i biancoverdi, e Sagan non ha avuto difficoltà a battere allo sprint lo spagnolo, mentre un’incomprensione tra Agnoli e Nibali ha fatto sì che il laziale arrivasse 3° togliendo così 8” di abbuono al messinese. Poco male perchè il vincitore della Vuelta 2010 ha comunque guadagnato 17” sul plotoncino di Rodriguez e 23” su quello comprendente Menchov, Wiggins, Anton, Moreno (Katusha) e Van den Broeck (Omega Pharma): ora la classifica vede Chavanel in rosso con un vantaggio di 15” su Moreno, 16” su Nibali, 23” su Rodriguez e 25” su Fuglsang mentre Bruseghin, le cui quotazioni salgono di giorno in giorno, è 10° a 52” e Scarponi ha guadagnato due posti portandosi al 13° a 57”. La settima tappa, 187,6 km da Almadén a Talavera de la Reina, non prevede particolari difficoltà altimetrica e finalmente potranno entrare in azione i velocisti in una Vuelta particolarmente avara di frazioni adatte alle loro caratteristiche.

Marco Salonna

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