MOVISTAR, VITTORIA CON PINARELLO, VITTORIA PER PINARELLO
Pinarello sotto la sella e Pinarello nel cuore. Attrezzata tecnicamente con biciclette prodotte dall’azienda veneta, la Movistar ha vinto la cronometro a squadre della Vuelta a Burgos, dedicando poi il successo al manager recentemente scomparso e monopolizzato i piani alti della classifica. Non sono però riusciti ad insidiare la leadership di Joaquim Rodriguez che, forte del secondo posto della sua Katusha, ha potuto conservare la testa della corsa con un vantaggio di 7″ sui più diretti avversari.
Foto copertina: la Movistar in azione (foto EFE)
A Joaquim Rodriguez è bastato il secondo tempo nella cronosquadre di ieri per consolidare la sua leadership.
Alle spalle del portacolori della Katusha la classifica generale vede ben 3 uomini della Movistar, la formazione vincitrice della tappa: nell’ordine Sergio Pardilla Belllón, David Lopez Garcia e Pablo Lastras Garcia. Il campione olimpico Samuel Sanchez, a causa della decima posizione ottenuta dalla sua Euskaltel-Euskadi, è retrocesso in quinta posizione.
La squadra vincitrice che ha impiegato meno di 10’ a percorrere gli 11,6km di gara è attrezzata con biciclette Pinarello e ha dedicato la vittoria alla scomparsa prematura di Andrea.
“Vogliamo dedicare questa vittoria ad Andrea Pinarello. La sua famiglia è molto vicino alla nostra squadra, e ci siamo sentiti davvero molto tristi per la sua morte” ha detto il DS del team, José Luis Arrieta
La prima squadra italiana nella classifica di giornata è stata la Acqua&Sapone, giunta terza a 13” dalla Movistar.
In classifica generale, invece, il primo italiano è il portacolori della GEOX-TMC Fabio Felline, in diciottesima posizione a 56”.
Le prime posizione della stessa sono una questione iberica, con il primo non spagnolo in classifica, il francese della Saur – Sojasun Fabrice Jeandesboz, settimo a 30” da Rodriguez.
La tappa odierna non presenta particolari difficoltà, saranno solo tre traguardi volante a vivacizzare l’avvicinamento al traguardo, posto presso gli scavi della colonia romana di Clunia Sulpicia. Non saranno presenti GPM, anche se il finale sarà tutto ad ascendere, in maniera leggera, fino ad arrivare ai quasi 1000 metri di quota. La battaglia finale per la classifica è rimandata a domenica quando 4 GPM e l’arrivo in salita a Lagunas de Neila decreteranno il vincitore della Vuelta a Burgos 2011.
Mario Prato