BIS DI FUGLSANG A VEJLE, GERRANS BALZA IN VETTA
L’ex biker della Leopard attacca nell’impegnativo circuito finale e vince per distacco nella località in cui già aveva trionfato nel 2009 mentre l’australiano della Sky grazie al 2° posto strappa la maglia di leader a Breschel. Ottimo 3° Bennati, bene anche Cioni e Colli arrivati nel primo gruppo
Foto copertina: la stoccata di Fuglsang (CyclingPhoto.eu)
Come accade già da qualche stagione la terza tappa del Giro di Danimarca, 181 km con partenza da Aarhus, si è conclusa a Vejle al termine di un circuito di 5,5 km da ripetere per tre volte, caratterizzato dallo strappo di Kiddesvej con pendenze che arrivano al 21%. La fuga di giornata è nata al km 7 ad opera di Pedersen (Leopard), Delalot (Cofidis), Van Stayen (Topsport-Vlaanderen), Verschoor (Team Type 1), Rasmus Guldhammer (VPC Concordia), Joergensen (Christina Watches) e Broge (Nazionale Danese) ma il gruppo guidato dapprima dalla Rabobank del leader Breschel, che tra l’altro si era già imposto a Vejle nel 2008 e nel 2010, e poi anche dalla Saxo Bank non ha lasciato più di 2′ ai fuggitivi e ha effettuato il ricongiungimento a 30 km dal traguardo.
La corsa si è accesa lungo il circuito finale: già nella prima tornata in molti hanno tentato di andarsene tra cui Rasmussen (Rabobank) e Steensen (Saxo Bank) ma l’azione decisiva è nata nel secondo giro quando il grande favorito di giornata Fuglsang (Leopard), ben supportato dal nostro Viganò, ha fatto il vuoto sul muro di Kiddesvej. All’inseguimento del vincitore delle ultime tre edizioni del Giro di Danimarca si sono portati Breschel, Gerrans (Sky), il vincitore della tappa di Aarhus Cusin (Cofidis), Thomas Guldhammer (VPC Concordia) e il nostro Pasqualon (CSF) che sono però stati ripresi dal resto del gruppo, ridotto ormai a una trentina di unità , mentre davanti Fuglsang ha tirato dritto conservando circa 15” di vantaggio prima dell’ultimo passaggio sul muro: qui Gerrans è riuscito a fare il vuoto con alle spalle uno strepitoso Bennati ma il danese ha resistito imponendosi con 2” sull’australiano, 11” sull’aretino e 13” su Oostergaard (Glud & Marstrand), che ha regolato allo sprint il ristretto gruppo dei migliori di cui facevano parte tra gli altri Breschel, Cusin, Rasmussen, Morkov (Saxo Bank), Cioni (Sky) e un sorprendente Colli (Geox), che ha saputo rimanere con i primi malgrado le difficoltà del percorso; buona prova anche di Pasqualon giunto 20° a 29” da Fuglsang tra i nomi più attesi è invece saltato Kruijswijk (Rabobank) che ha accusato un ritardo di 58”.
In classifica generale Gerrans è il nuovo leader con 4” su Breschel, 8” su Bennati, 9” su Morkov, 17” su Lindeman (Vacansoleil) e 18” su Colli e Cioni: l’australiano, uscito con una grande condizione dal Tour de France, si candida dunque al successo finale ma sia Morkov che l’ex campione italiano della specialità Cioni che lo stesso Bennati, tutt’altro che fermo nelle prove contro il tempo, potrebbero fare la differenza nella quinta tappa, una crono di 13,2 km a Helsingor: prima però i corridori dovranno affrontare la quarta frazione, 111 km da Soroe a Frederiksverk con gli ultimi 300 metri in salita al 7%.
Marco Salonna