CUSIN SORPRENDE BRESCHEL, BENNATI OK
Secondo posto in due giorni per il vicecampione del mondo che viene beffato nello sprint a due di Aarhus dal francese della Cofidis, sulla carta meno veloce di lui, ma si consola con la conquista della maglia di leader mentre l’aretino della Leopard vince davanti a Modolo e Colli la volata del gruppo. Fuglsang, Rasmussen e Porte attaccano ma senza successo
Foto copertina: il podio della 2a tappa (CyclingPhoto.eu)
La seconda frazione del Giro di Danimarca, 189 km da Grindestad ad Aarhus, si preannunciava come la più impegnativa della breve corsa a tappe con i suoi tre gran premi della montagna, ultimo dei quali a 23 km dalla conclusione, e il circuito finale di 4,7 km da ripetere per tre volte; alla prova dei fatti non c’è stata grande selezione con il gruppo arrivato quasi compatto al traguardo ma indubbiamente la corsa è stata molto combattuta. L’andatura è stata sostenutissima fin dalle prime fasi finchè al km 34 sono riusciti a evadere Bochmann (Glud & Marstrand), Reihs (Christina Watches) e Arvesen (Sky), già vincitore del Giro di Danimarca nel 2004 e nel 2007 quando correva con la CSC: quando il vantaggio ha superato i 3′ sono stati proprio gli uomini di Riis a incaricarsi dell’inseguimento riducendo considerevolmente il gap e al km 89, sull’ascesa più dura di giornata, i grandi sconfitti di ieri Fuglsang (Leopard), Porte (Saxo Bank) e Rasmussen (Christina Watches) hanno tentato di prendere il largo, senza però riuscire a guadagnare più di 30” e venendo ripresi poco dopo sotto la spinta degli uomini della Rabobank; più successo ha avuto invece l’azione di Bobridge (Garmin) e Juul-Jensen (Glud & Marstrand) che hanno avuto via libera dal plotone e sono riusciti a riportarsi su Arvesen, Reihs e Bochmann.
Lungo la salita successiva a 50 km dal traguardo Fuglsang ci ha riprovato in compagnia del compagno Pedersen e riuscendo questa volta a riportarsi sui battistrada ma dopo un lungo inseguimento Saxo Bank e Rabobank hanno colmato il gap e il gruppo è tornato compatto a 16 km dal traguardo, all’ingresso del circuito finale. Immediatamente ci ha provato Turgot (Europcar) ma l’azione vincente è stata quella di Cusin (Cofidis) e Breschel (Rabobank) che sono partiti quando mancavano 4 km riuscendo a guadagnare una decina di secondi e resistendo al ritorno finale del gruppo: sembrava che il vicecampione del mondo potesse finalmente conquistare il successo in una stagione difficile per i problemi fisici in primavera ma nella volata a due il francese ha avuto la meglio. Il plotone giunto a 2” dai fuggitivi è stato regolato da Bennati (Leopard) davanti all’ex leader Modolo (CSF) e a un Colli (Geox) che fa grande piacere ritrovare ad alti livelli dopo il tumore benigno al ginocchio che aveva rischiato di troncarne la carriera: nei primi dieci anche Furlan (Christina Watches) 7° e Pavarin (Vacansoleil) 9° mentre dopo aver attaccato Porte ha accusato un ritardo di 7′20” uscendo definitivamente di classifica.
La nuova generale vede al comando Breschel con 4” su Modolo, 7” su Morkov (Saxo Bank), 10” su Bennati e 11” su Airstrup mentre tra gli altri Freire, Cioni e Kruijswijk sono a 14” e Fuglsang e Rasmussen a 1′48”. La terza tappa partirà da Aarhus e si concluderà dopo 181 km e quattro gran premi della montagna, ultimo dei quali ai -39, sul tradizionale traguardo di Vejle, là dove Fuglsang e Breschel hanno dominato nelle ultime due stagioni dividendosi 1° e 2° posto mentre nel 2005 si impose Ivan Basso.
Marco Salonna