VALLONIA, DI LADAGNOUS IL PRIMO ACUTO
Il francese della FDJ conquista la prima frazione del Tour de Wallonie, bruciando allo sprint l’olandese Van Dijk e il russoTrusov sul traguardo di Banneux. Deludente 7° posto per Daniele Bennati, comunque primo degli italiani. Protagonista di giornata Mirko Selvaggi, che al termine di una lunga fuga conquista la vetta della classifica scalatori e il premio di combattivo del giorno.
Foto copertina: Matthieu Ladagnous premiato sul podio della prima tappa del Tour de Wallonie (foto AFP)
In contemporanea con l’insediamento di Cadel Evans sul trono del Tour de France, nel vicino Belgio si è corsa la prima tappa del Tour de Wallonie. La prima giornata di gara si è disputata su un tracciato vallonato tipico della regione, da Ammay a Banneux, per un totale di 152 km, con 5 GPM.
La vittoria, al termine di una volata a ranghi compatti, è andata al francese Matthieu Ladagnous (FDJ) davanti all’olandese Stefan Van Dijk (Verandas Willems) e al russo Nikolay Trusov (Katusha). Settimo e primo degli italiani Daniele Bennati (Leopard).
Mirko Selvaggi (Vacansoleil), grazie alla lunga fuga che lo ha visto protagonista insieme agli altri coraggiosi che hanno animato la gara, ha indossato dopo il traguardo la maglia di leader degli scalatori e, cosa molto sentita a quelle latitudini, il Premio per la Combattività .
Nonostante la coabitazione in calendario con gli ultimi giorni del ben più ingombrante Tour de France, la breve corsa a tappe belga presenta un’interessante lista di partenti.
Rimanendo ai nostri portacolori, l’unica formazione italiana è l’Acqua & Sapone, che oltre all’ultima maglia verde del Giro Stefano Garzelli schiera gli azzurri Codol, Corioni, Donati e Napolitano e il tunisino Chtioui. In altre formazioni militano Rinaldo Nocentini (Ag2R), Alessandro Ballan (BMC), Danilo Di Luca (Katusha), Bennati, Nizzolo e Viganò (Leopard) e Marco Bandiera (Quickstep), oltre al già nominato Mirko Selvaggi (Vacansoleil), per un totale di 13 corridori italiani.
La seconda tappa, la Wanze-Houffalize di 194,4km, è sulla falsariga della precedente; d’altronde, l’orografia della Vallonia non permette passaggi su strade alpine né su lunghi rettilinei piatti come biliardi. La tappa di domenica 24 presenta solo 2 GPM,uno di terza e uno di seconda categoria, e tre sprint intermedi.
Mario Prato