ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI GALIBIER

luglio 22, 2011
Categoria: Approfondimenti

Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: Col du Galibier, il monumento a Henri Desgrange, fondatore del Tour de France (panoramio)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Andy Schleck re del Galibier. Crollato Contador(Gazzetta dello Sport)

Schleck gliste hele veien i mål (Aftenposten)

Andy Schleck slo tilbake i Touren (Adresseavisen)

Königsetappe geht an Andy Schleck(Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Andy Schleck gewinnt Königsetappe(Süddeutsche Zeitung)

Schleck wins as Voeckler clings to jersey (The Independent)

Voeckler remains on top (The Daily Telegraph)

Voeckler lifts French from their slumber (The Times)

Schleck s’envole, Voeckler tient (L’Equipe)

Andy Schleck s’impose, Voeckler résiste (Le Monde)

Königsetappe geht an Andy Schleck (Tageblatt)

Andy Schleck verpasst das Gelbe Trikot um Haaresbreite (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Contador: “La victoria en este Tour ya está imposible”(AS)

Contador dice adiós al Tour (Marca)

“La victoria ya está imposible” (El Mundo Deportivo)

Les frères Schleck au sommet du Galibier(Le Soir)

Andy Schleck gagne l’étape, Voeckler toujours en jaune!(Sud Presse)

Andy Schleck demonstreert op de Galibier (De Standaard)

Le Galibier dit “oui” à Andy, pas à Contador (La Dernière Heure/Les Sports)

Andy Schleck croque tout le monde au Galibier (L’Avenir)

Andy Schleck: ‘Klaar om de Tour te winnen’ (Het Nieuwsblad)

Schleck imposante (De Telegraaf)

Voeckler Holds Lead as Schleck Charges (The New York Times)

Andy Schleck wins 18th stage of Tour de France(USA Today)

Cadel’ setback (Herald Sun)

Stage 18 will decide Tour: Schleck (The Age)

Cadel slips to fourth as Tour heats up (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Prima della partenza

Mauro Facoltosi: Previsioni sul tappone?

Hotdogbr: credo che paradossalmente il tempo perso da Voeckler negli ultimi due giorni dissuaderà alcuni dall’attaccare da lontano ma gli Schleck, più ancora di Contador, devono obbligatoriamente provarci perchè la tappa di domani di 109 km non farà grandi differenze e perchè altrimenti nessuno di loro sale sul podio, però conoscendoli si muoveranno solo nel finale, Contador invece che ha anche la squadra più forte in salita potrebbe fare un’azione sull’Agnello per verificare le condizioni di Evans e poi continuare oppure fermarsi a seconda di come reagisce l’australiano

Salitepuntocià: In 20 (dei big, chissenefrega delle fughe dei comprimari) fino al Lautaret, e attacco di Contador, minutino guadagnato…

Versosella: Grande azione di Contador. E le mani sul Tour.

Ceemo: Spero di si, ma temo di no, sulla prima salita è già in coda al gruppo dolorante al ginocchio. Speriamo sia pretattica.

Dopocorsa

Pedra85: Ma Cavendish almeno si è staccato oppure anche lui è rimasto in gruppo a far la cicloturistica con finale ad andatura libera?

Profpivo: Finalmente un vero attacco, come non si vedeva da anni.
Non ho capito però perchè Voeckler non ha collaborato all’inseguimento facendo tirare Rolland. Evans splendido, ha recuperato più di due minuti tirando solo lui ma rischia di pagare domani.
Bravissimo anche Cunego, Basso il solito regolarista, mentre consola il fatto che Contador sia umano.

MirkoBL: Si dimostra che non capisco un cavolo di ciclismo. Avessi imbroccato mezza delle mie previsioni dei giorni scorsi.
Finalmente la Leopard ha corso come si deve, bravo, coraggioso e meritatamente vincitore Andy, aiutato anche dal fatto che dietro siano un gregge di pecore, Evans escluso perché lui la sua parte l’ha fatta.
Sarebbe sempre più favorito, ma temo che domani paghi le tirate di oggi.
Contador umano, finalmente perde una corsa a tappe anche lui.
Voeckler immenso, lui ormai corre per il podio perhé sa di non poter vincere, e va a finire che ci arriverà.
Cunego sempre più bravo.
Sugli altri, Taaramae, Rolland e Vanendert esclusi, un velo pietoso.

Jack.ciclista: Se ci fosse stato un bel tappone lungo anche domani… vediamo come recuperano Evans ed Andy, non mi stupirei se qualcuno domani pagasse dazio pesantemente.

Hotdogbr: considerazioni sparse:

-finalmente si è vista una bella azione di squadra come da tempo non se ne vedevano, forse non basterà ad Andy Schleck per vincere il Tour perchè domani potrebbe pagare e perchè poi c’è la crono comunque quantomeno lui e Frank si sono garantiti almeno un posto sul podio
-Evans strepitoso, tutt’altro corridore rispetto a quello che nel 2008 con Sastre in fuga si voltava e aspettava che fossero gli altri a tirare per inseguirlo, si stramerita di vincere il Tour
-ci si attendevano delle risposte da Basso dopo le ultime due tappe deludenti e le ha date tirando fuori le sue doti di fondo e guadagnando posizioni in classifica, certo magari ci si poteva aspettare qualcosa in più ma quanto fatto oggi è tanto
-Voeckler, Rolland, prima di loro Kern al Delfinato…mah…
-Cunego alla 18a tappa del Tour, 200 km con tre salite tremende, arriva in scia ai migliori e ben più avanti ad altri come Contador e Sanchez, il tutto avendo anche fatto un grande Giro di Svizzera a differenza di altri che hanno preparato solo il Tour, con buona pace di chi dice che non è corridore da corse a tappe
-Contador non è ovviamente al top della condizione, non so se per via del Giro o per via del ginocchio, ma oltre a quello va detto che il suo punto relativamente più debole è proprio la resistenza, al Giro la tappa in cui ha faticato di più è stata quella del Gardeccia e al Tour 2007 fu quella dell’Aubisque che era anch’essa durissima e tirata fin dai primi km
-del tutto inatteso il cedimento di Sanchez, che spiega peraltro come mai l’Euskaltel ha tirato pochissimo all’inseguimento di Andy Schleck malgrado ci fossero 4 uomini nel primo gruppo, probabilmente anche a lui che è abituato alla Vuelta è mancato un po’ di fondo
-giusto riammettere in corsa Cavendish e compagni (tra cui Gilbert), con 60 km di salita un ritardo di 35′40” dal primo ci sta

Pedale Pazzo: Su Andy: dopo tutto quello che gli ho scritto nei giorni scorsi sto zitto e dico solo che è stato un gigante oggi.
Su Contador: negli ultimi giorni sembrava in crescendo, ma un Giro come quello di quest’anno è normale che resti nelle gambe. Resta sempre un fenomeno, ma più umano di qualche suo predecessore.
Su Evans: ha fatto quello che doveva fare, ha corsa da Leader finalmente. Tutto sommato ha iniziato il forcing nel momento giusto, prima rischiava di spendere troppo. Il distacco in classifica dagli Schleck dovrebbe essere azzerato con la cronometro, ma dopo 3 settimane non si sa mai e conoscendo Evans che di modi per perdere un Grande Giro ne conosce uno più del diavolo….certo che pure gli Schlek in questo campo non scherzano, sarà una bella lotta….
Su Cunego: bravo anche oggi come in tutto il Tour. Ha scelto di curare la classifica e si può dire che ha fatto la scelta giusta. Può arrivare nei 5 che sarebbe un grandissimo risultato e chissà che non gli sia di aiuto per il futuro. Certo non ha mai l’exploit per vincere una tappa ma ha corso senza mai andare oltre i limiti e chissà che domani sull’aple d’Huez non sia quello più fresco…..
Su Vokler, su Rolland, su vabbeh. Non ho parole, mi spiace ma per me questi sono una banda di drogati (e non solo per come vanno ma pure per come ragionano).

MirkoBL: E il tanto bistrattato Galibier mi sembra che abbia fatto una certa selezione.
Non è che, invece di essere Voeckler e Rolland (del quale, comunque, si parlava bene) pieni non siano gli altri ad avere meno benzina super?
Bisogna sempre sospettare di tutti?
In fondo ci sono ben 6 U25 nei primi 20 della classifica: non è che, magari, stiano andando un po’ più piano del solito? O che il livello non sia elevato?

Ceemo: Finalmente una tappa spettacolare. La prima di questo Tour se si escludo gli ultimi 10 km di un paio di tappe.
Gli schleck: superiori tatticamente e fisicamente. Anche Franck sembrava ne avesse molto. Finalmente Andy ha tirato fuori le palle. Non mi piace come corridori ma non si può che dirgli Bravo!! Però per vincere il tour bisogna ancora fare qualcosa domani.
Contador: secondo me paga le cadute più che la condizione approssimativa. Finalmente è umano e così mi piace ancor di più. Spero in un suo attacco domani sul Galibier.
Evans: ottimo a livello mentale e in grande forma. Non si è mai visto così in forma e così a lungo al Tour. Il favorito resta lui; a meno che non resti schiacciato nella morsa che presumibilmente i fratelli lussemburghesi gli faranno domani.
Voeckler: vado controcorrente e dico che secondo me ha corso malissimo. Ha l’occasione della vita, può vincere grazie ad una fuga bidone la corsa più importante del mondo e non collabora. Se anche Evans non avesse tirato Andy avrebbe ipotecato il successo finale. Qualche tirata a Rolland poteva farla fare. Eì caparbio ma mi auguro non finisca sul podio.
S. Sanchez: la sorpresa in negativo, esce di classifica dopo esser sembrato uno dei più in forma. Peccato, speravo movimentasse la corsa.
Basso: per carità buon piazzamento, ma cosa se ne fa uno come lui di un 5 posto al Tour? Se è qui per vincere che ci provi a costo di saltare. Corre di rimessa come se avesse un bonus nella cronometro. Sinceramente non lo capisco. E non capisco perchè non abbia collaborato con Evans.
Cunego: discorso simile a quello per Basso con l’attenaunte che non ha mai fatto un posto tra i 10 al Tour. Ma un filino di coraggio non bastarebbe.
Considerazione maliziosa: ci può stare che Schleck abbia guadagnato tanto in salita e non perso molto dopo il Laturet, ma mi spiego poco come lui e Monfort (non certo Cancellara) abbiano incrementato così tanto il vantaggio nel fondovalle contro vari avversari che tiravano dietro. O dietro erano tutti al gancio, o loro oggi avevano qualcosa in più.
Infine ingiusta e inconcepibile la riammissione di Cavendish e gli altri velocisti. Se c’è una regola perchè aggirarla?

Pedale Pazzo: Sul fatto che vadano più piano non ci sono dubbi e le vam parlano chiaro. Che in giro ci sia meno benzina super è quasi un dato di fatto, ma vale in egual modo sia per i big sia per tutti gli altri.

Che Voeckler faccia una tappa come quella di Luz Ardiden niente da dire. Gasamento, maglia gialla, giochi in casa, tutto quello che si vuole.
Che faccia una tappa come quella di Plateu de Beille già mi fa pensare male, soprattutto per come l’ha fatta (ho contato almeno 16 scatti incredibili, sempre in prima persona a stoppare gli scatti di tutti gli altri).

Ma che alla terza settimana in una tappa del genere riesca a stare con i migliori, con un Evans a tutta per limitare i danni non ci credo.
Non ci credo perchè non ci si inventa corridore da corse a tappe così a 32 anni, quando il miglior risultato è stato 18° al Tour del 2004 (con almeno una ventina di posizioni guadagnate grazie alla fuga bidone che gli permise di prendere la maglia gialla) e nei successivi 5 tour la media è circa 90° posizione in classifica.
Ovviamente è un mio pensiero, può essere sbagliatissimo.

Pedale Pazzo: Per me è la prima ipotesi: dietro chi tirava era al gancio. Erano gregari che si erano staccati in salita e rientrati in discesa. Quello della Bmc era alla frutta, Navarro idem, Sorensen non si capisce sembra sempre che stia tirando gli ultimi ma fresco non era. Rolland non tirava, il Lampre nemmeno, Schimydt nemmeno. Gli uomini di Sanchez erano i più numerosi (3 o 4) ma si è capito dopo come mai non han tirato un metro.
Su Monfort a parte che non è affatto una pippa ed è uno che tiene abbastanza bene le 3 settimane. Inoltre c’è da dire che in fuga si è risparmiato molto, quindi ne aveva ancora.

Profpivo: Voeckler è dall’inizio dell’anno che va bene in salita, già al Trentino duellava con Scarponi e mi pare che al Delfinato fosse poco lontano dai vari Evans, Wiggins e Vandenbroeck. Certo qualche sospetto è bene averlo, se avesse 25 anni niente da dire, ma a 32 anni tenere così bene le tre settimane senza mai aver fatto nulla in carriera in un grande giro mi pare un po’ strano. E’ un corridore che grosso modo potremmo paragonare a Visconti, cosa diremmo se l’anno prossimo Visconti fosse in maglia rosa a due giorni dalla fine del Giro?

Gibosimoni: Grande prova di Andy Schleck che quantomeno ha avuto coraggio e ci ha provato, cogliendo un gruppo molto folto nonostante più del 70 % dei componenti fosse al mimite, di sorpresa.
Voeckler dovrebbe dare uno spumante ad Evans per poter dormire stanotte con la maglia gialla, anche se non poteva sperare che in qualcosa di simile essendo lui come Rolland al gancio totale. Evans grande grinta e anche grande responsabilità a prendere in mano le redini della rincorsa guadagnando circa 2 minuti da solo contro Andy.
Piuttosto Basso che dei big è l’unico ad esser rimasto con Evans – quasi – fino alla fine, avrebbe potuto dare una mano invece che aver paura, tutti gli altri sono giustificabili perchè non ce la facevano nemmeno a rimanere con loro, a partire da Contador passando per Cunego, Sanchez, Vanendert, Voeckler e Rolland, Taramae etc. etc.
L’unico degli altri “freschi” nei big oltre ad Evans/Basso, era Frank Schleck ma mi sembra ovvio che non potesse dare una mano.
Contador ha pagato il fuorigiri che ha fatto quando era a 30 metri e ha fatto un’acellerazione per riportarsi fino a -10, invece di andare su regolare del suo passo, inesperienza quasi ovvia dato che non si è mai trovato in queste situazioni. Forse avrebbe perso meno anzichè arrivare con Vanendert.
Probabilmente ieri sera il cuoco di fiducia era malato e non gli ha potuto cuocere la bistecca!

Ceemo: Se fossero stati al gancio non sarebbero riusciti a fare 17 km a ruota di evans che andava a tutta. Questo mi pare evidente.

Salitepuntocià: Grande Sleck ,impresa d’altri tempi, ma quei 2′persi sul galibier mi fan pensare che è alla frutta.
Prima di dar favorito evans ci pesnerei bene… ha perso tour clamorosi
PIUTTOSTO CUNEGO E BASSO, NON DEVONO ACCONTENTARSI DI VEDERE I LORO NOMI NELLA TOP TEN A MENO DI 7′ DAI PRIMI ai campielisi…..
Oggi devono ricordarsi cosa accade nel 1998 al galibier… la salita è la stessa, l’arrivo piu duro ancora. Fossi in loro ATTACCHEREI LI’ ma non per vicnere la tappa, ma per far saltare il tour o saltano loro, insomma o arrivano all’alpe con 10′ di vantaggio o a 10′ di ritardo…
se ci sara’ amltempo, devono provarci, e la discesa è lunghissima e selettiva

Pedale Pazzo: Non vorrei passare per quello che deve dare contro a Voeckler a tutti i costi, finora è stato un onesto corridore nonchè l’unico francese (con Chavanal) capace di vincere qualcosa.
Ma questo fatto che quest’anno va come una bomba da inizio anno mi fa ancor più pensare male. Andava forte già in febbraio dove vinceva tappe e corse. Ha continuato ad andare forte in marzo, aprile (Trentino), maggio e poi si è presentato al Delfinato ancora in forma. Al Tour non ha ancora avuto un cedimento (nonostante fuga da lontano e tanti tanti scatti per difendere la maglia, non ha certo corso al risparmio in queste 2 settimane..) e siamo quasi alla fine.
Comunque vediamo oggi, per me prende la cotta e arriva con 5 minuti!

GattoVe: Vero,Voeckler quando dice a Rolland di non tirare non lo capisco proprio!

Mauro Facoltosi: Solitamente questa regola viene aggirata in due sole occasioni

1) quando un corridore cade in corsa, si fa seriamente male ma decide di tornare in sella e di concludere la tappa (è il caso, per esempio, di Bortolami nella tappa di Crotone del Giro 1996. Cadde al rifornimento, si fratturò il polso, tornò in sella e percorse la restante metà tappa stringendo il manubrio con la sola mano sana, giungendo fuori tempo massimo ma ugualmente classificato)

2) quando fuori tempo massimo finiscono in moltissimi corridori ed è il caso della tappa del Galibier. Nello specifico, sono arrivati a 35′40″ da Andy Schleck ben 88 corridori, praticamente metà gruppo (attualmente sono in gara in 168). Se applicavano la regola alla lettera avrebbero finito il Tour in 80, senza contare eventuali ritiri nelle rimanenti tappe. Non è la prima volta che viene concessa questa deroga, comunque eccezionale. In occasione delle famose tappe di Pontarlier del 2001 e di Montelimar del 2006, se l’avessero applicata alla lettera avrebbero spedito a casa quasi tutti.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Pancani: “Pedalano verso le rampe del Tourmalet”
Pancani: “Inquadratura dall’icottero”
Pancani: “Il ritardo di Andy Schleck dalla testa” (vabbè che oggi gli viaggiavano a tutta le gambe…)
Cassani: “Per arrivare dove il Tour non è mai arrivato” (e allora che centenario si festeggiava sul Galibier?)
Bruno (Sky Sport 24): “Secondo me il signor Indurain non andava”

LA TAPPA CHE VERRA’

Un famoso detto recita che nella botte piccola c’è il vino buono e i proverbi, si sa, hanno sovente ragione. Questo in particolare, poi, sembra quasi applicarsi alla perfezione all’ultima tappa montana, breve ma ad alta gradizione alcoolica, in grado di far letteralmente perdere la testa al Tour. Nel senso che, dopo quanto successo ieri salendo verso il Galibier, stasera a brindare felice in cima all’Alpe molto probabilmente non sarà Voeckler. Perchè sicuramente il più giovane degli Schleck andrà ancora all’attacco sulla celebre ascesa (sempre che abbia smaltito le tossine dello sforzo di ventiquattrore prima) e quasi sicuramente coglierà nuovamente in affanno il francese nel finale. Certo, le sorprese nel ciclismo son sempre dietro l’angolo ma la tappa di giovedì è sembrato essere l’attuale specchio della condizione dei primi della classifica e il riflesso dovrebbe essere lo stesso anche dopo l’Alpe e il ritorno sul Galibier, che il gruppo affronterà per la seconda volta in due giorni, salendo stavolta dal versante più arduo, quello dell’impresa di Pantani nel tappone delle Deux Alpes al Tour 1998. Lo spazio per ripetere le sue geste c’è, anche se limitato. Oggi la bagarre potrebbe anche scattare presto, poichè si comincerà a salire ad appena 14 Km dal via. E allora ne verrebbe fuori un’altra tappa da “cineteca”

METEOTOUR

Modane: poco nuvoloso, 17°C, venti moderati da NO (10 Km/h)
Col du Galibier (2556m – Km 48,5): nuvole sparse, 10,2°C, venti deboli da WNW (6-7 Km/h), umidità al 57%, 0°C a quota 3300m
Alpe d’Huez: poco nuvoloso, 9°C, assenza di vento, possibile di piogge nel pomeriggio

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

18a TAPPA: LE BOURG D’OISANS – MORZINE (255 Km)

INDURAIN SENTENCIA
Todos se rinden ante el líder
Indurain, con el triunfo en el bolsillo – Claveyrolat, vencedor en Morzine – Indurain: “Yo soy español” – El líder, envuelto en la polémica – Cuatro días para conquistar París – Verbruggen el “affaire” de los cascos

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ARCHIVIO ALMANACCO
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