BOASSON HAGEN EGUAGLIA HUSHOVD, VOECKLER BRACCATO

luglio 20, 2011
Categoria: News

Il 22enne norvegese della Sky raggiunge il connazionale a quota 2 successi di tappa imponendosi per distacco a Pinerolo mentre l’alsaziano, nel tentativo di rispondere a un attacco di Contador e Samuel Sanchez in discesa, è vittima di un dritto e insieme a Basso perde 27” dagli avversari diretti, conservando solo 1′18” su Evans.

Foto copertina: Edvald Boasson Hagen sul podio di Pinerolo (foto Bettini)

Il Tour de France è approdato in Italia con la 17a tappa, 179 km da Gap a Pinerolo, che presentava caratteristiche molto simili a quella precedente con una salita non durissima, il Colle di Pra Martino, seguita da una discesa molto tecnica subito prima dell’arrivo; è vero che a metà percorso c’erano da scalare anche il Monginevro e il Sestriere ma i 45 km di falsopiano in discesa che separavano la vetta della montagna degli Agnelli dall’imbocco dell’ultima salita avrebbero scongiurato azioni da lontano degli uomini di classifica. Anche lo svolgimento è stato dunque analogo a quello di ieri con velocità altissima e decine di corridori che provavano ad andare in fuga nelle prime fasi finchè al km 52 sono riusciti a prendere il largo Perez Moreno (Euskaltel), Bozic e Leukemans (Vacansoleil), Casar (Fdj), Paterski (Liquigas), Fofonov (Astana), Muravyev (Radioshack), El Fares (Cofidis), Chavanel (Quickstep), Mollema e Tjallingii (Rabobank), Hivert (Saur), la lanterne rouge Amador (Movistar) e Boasson Hagen (Sky), reduce dalla beffa subita in volata da Hushovd in quel di gap.
Con Casar miglior piazzato in classifica a poco meno di un quarto d’ora dalla maglia gialla Voeckler la Europcar ha lasciato non più di 7′ ai battistrada e nulla di significativo è successo sulle due principali salite di giornata, ad eccezione dell’attacco sul Monginevro di Roche (Ag2r), Hoogerland (Vacansoleil) e soprattutto De Weert (Quickstep), 12° in classifica con un ritardo di 9 minuti da Voeckler, che sono riusciti ad arrivare fino a 1′ dal gruppo di testa senza però mai riuscire a completare l’aggancio. In prossimità della vetta del Sestriere c’è stata anche l’azione solitaria di Perez Moreno; sembrava che il suo fosse uno scatto finalizzato soltanto a passare per primo sulla mitica montagna teatro in passato delle imprese di Fausto Coppi e Claudio Chiappucci e invece il basco ha tirato dritto anche in discesa arrivando ai piedi del Pra Martino con circa 1′ sul gruppo di Boasson Hagen e Casar, 3′ su quello di De Weert e 6′ sul plotone tirato dalla Lampre e dalla Garmin, i cui capitani Cunego e Danielson rischiavano di perdere un posto in classifica a vantaggio dell’atleta della Quickstep.
Due corse nella corsa dunque sull’ascesa finale; quella dei fuggitivi ha visto prevedibilmente spegnersi l’azione di Perez Moreno ed è stata vinta da Boasson Hagen che ha dapprima risposto a un attacco di Chavanel e in seguito, malgrado tra i battistrada fosse il più forte sia in discesa che nell’eventuale volata si è involato in salita e conquistato il suo secondo successo in questo Tour, nonchè il quarto per la Norvegia malgrado solo lui e Hushovd siano presenti in corsa, tagliando il traguardo di Pinerolo con 40” su Mollema e 50” su Casar, El Fares e Chavanel mentre Hivert che si era lanciato all’inseguimento del norvegese si è reso autore di due dritti in discesa che lo hanno relegato in 9a posizione. La seconda corsa è stata quella degli uomini di classifica e ha visto Contador (Saxo Bank) tentare per due volte l’attacco ma in vetta al Pramartino tutti i migliori hanno scollinato insieme: in discesa è stato Voeckler il primo a provarci ma a fare la differenza sono stati, complice un dritto dell’alsaziano che si trovava in quel momento in terza posizione, Samuel Sanchez (Euskaltel) e lo stesso Contador. Nei km finali pianeggianti comunque i due spagnoli sono stati raggiunti da Andy e Frank Schleck (Leopard), Evans (Bmc), Cunego, Taaramae (Cofidis), Peraud (Ag2r) e la maglia a pois Vanendert (Omega Pharma) e questi uomini hanno concluso tutti insieme a 4′26” da Boasson Hagen mentre Coppel (Saur) e la maglia bianca Uran (Sky) hanno pagato 4′34” e Basso (Liquigas), ancora in difficoltà in discesa ma non apparso al meglio neppure in salita, 4′53” insieme alla maglia gialla; a poco è servita l’azione di De Weert che ha preceduto di poco il gruppetto dei migliori terminando con un ritardo di 4′00”.
La classifica generale vede ridursi inesorabilmente il vantaggio di Voeckler che ha ora 1′18” su Evans, 1′22” su Frank Schleck, 2′36” su Andy Schleck, 2′59” su Samuel Sanchez, 3′15” su Contador, 3′34” su Cunego e 3′49” su Basso che è stato scavalcato dal veronese. Tutto però potrà essere ribaltato nella diciottesima tappa, che vedrà in rapida successione le scalate del Colle dell’Agnello, la salita più dura di questo Tour, e dell’Izoard e, dopo il falsopiano che porta al Col du Lautaret, l’arrivo in salita ai 2645 metri del Galibier, affrontato dal versante meno duro ma comunque interminabile e con le pendenze più accentuate proprio nel finale; a rendere ancora più impegnativa la corsa potrebbe essere il maltempo che nei giorni scorsi aveva fatto paventare addirittura un possibile annullamento della tappa.

Marco Salonna

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