CAVENDISH FA POKER, OK PETACCHI E OSS

luglio 17, 2011
Categoria: News

Lo sprinter dell’isola di Man si impone anche a Montpellier in quella che è la penultima frazione per le ruote veloci prima di quella di Parigi e consolida la sua maglia verde malgrado Gilbert abbia provato a far saltare il banco. Piazza d’onore per Farrar, 3° e 4° lo spezzino della Lampre e il trentino della Liquigas.

Foto copertina: Mark Cavendish alza un braccio dopo aver respinto il tentativo di rimonta di Tyler Farrar (foto AFP)

La quindicesima tappa del Tour de France, 192,5 km pianeggianti da Limoux a Montpellier, è stata dopo la tre giorni pirenaica la classica frazione di trasferimento che porterà la carovana ai piedi delle Alpi, là dove si deciderà la Grande Boucle. Pronti via e immediatamente il solito Delage (Fdj), già quattro volte in fuga nelle tappe precedenti, si lancia ancora una volta all’attacco e su di lui si portano Ignatiev (Katusha), Terpstra (Quickstep), Dumoulin (Cofidis) e Delaplace (Saur-Sojasun) e dietro malgrado il forte vento procede tutto secondo copione con la Europcar della maglia gialla Voeckler che controlla e l’HTC di Cavendish, che nel frattempo si aggiudica il 6° posto nello sprint intermedio dietro ai fuggitivi, che quando il vantaggio supera i 4′ si mette davanti e gradualmente annulla il gap: è vero che Terpstra, che si era precedentemente avvantaggiato con Ignatiev, si è arreso solo a poco più di 3 km dal traguardo ma gli uomini di Stapleton, con anche Martin e Velits a tirare a fondo dopo essere usciti dalle zone alte della classifica, hanno sempre avuto sotto controllo la situazione.
Nel momento in cui l’olandese veniva ripreso l’inesauribile Gilbert (Omega Pharma) ha tentato in compagnia di Roux (Fdj) e del nostro Marcato (Vacansoleil) l’azione da finisseur, non tanto con l’intento di arrivare fino al traguardo quanto con quello di scombinare il treno dell’HTC e di rendere così più difficile la vittoria di Cavendish, suo avversario diretto per la maglia verde; il tentativo del belga non ha però avuto gli effetti sperati con Goss e Renshaw pronti a portare il britannico in testa all’ingresso del breve rettilineo finale, con Oss (Liquigas) abile a prenderne la ruota. Cavendish si è lanciato ma la sua progressione non è stata devastante come al solito, complici le fatiche accumulate sui Pirenei dove ha lottato per raggiungere il traguardo in tempo massimo ed è stato anche accusato da Rojas (Movistar) di essersi a lungo attaccato alle macchine nei tratti in salita; l’atleta dell’isola di Man è comunque riuscito a resistere al ritorno di Farrar (Garmin) e di Petacchi (Lampre), che finalmente è riuscito ad approcciare lo sprint nelle prime posizioni, e a conquistare il suo quarto successo in questo Tour e il 19° complessivo nella Grande Boucle. Oss ha dovuto accontentarsi di un comunque eccellente 4° posto davanti a Rojas, Swift (Sky), Ciolek (Quickstep) e Gallopin (Cofidis) mentre tra gli attesi protagonisti è mancato Greipel (Omega Pharma) che ha dovuto accontentarsi del 13° posto.
Immutata la classifica generale con Voeckler maglia gialla con 1′49” su Frank Schleck, 2′06” su Evans, 2′15” su Andy Schleck, 3′16” su Basso, 3′44” su Samuel Sanchez, 4′00” su Contador e 4′01” su Cunego. Dopo il secondo giorno di riposo il Tour riprenderà con la Saint-Paul-Trois-Châteaux-Gap, frazione di 162,5 km con il Col de Manse da superare nel finale: sulla carta si tratta di una tappa da fuga ma uno come Gilbert farà di tutto per vincere e inoltre gli ultimi 11 km di discesa molto tecnica potrebbero vedere all’attacco atleti come Voeckler e Samuel Sanchez nel tentativo di guadagnare terreno sugli avversari diretti.

Marco Salonna

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