ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PLATEAU DE BEILLE

luglio 17, 2011
Categoria: Approfondimenti

Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: cavalli al pascolo sul Plateau de Beille (panneauxcols.free.fr)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Vanendert vola sui Pirenei. Basso c’è, Voeckler resiste(Gazzetta dello Sport)

Jeg var heldig (Aftenposten)

Voeckler beholdt den gule trøya (Adresseavisen)

Vanendert siegt, Contador schaut zu (Süddeutsche Zeitung)

Vanendert siegt am Plateau de Beille vor Sanchez (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Voeckler climbs high to retain yellow jersey (The Independent)

Vanendert wins 14th stage (The Daily Telegraph)

Vanendert wins 14th stage but Voeckler hangs on (The Times)

Voeckler ne lâche rien (L’Equipe)

Vanendert vainqueur à Beille, Voeckler impressionne (Le Monde)

Jelle Vanendert gewinnt die 13. Etappe (Tageblatt)

TBelgier Vanendert feiert ersten Etappensieg (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Vanendert gana en Plateau de Beille(AS)

Todo sigue igual tras los Pirineos (Marca)

Vanendert gana en plateau de Beille, a los favoritos (El Mundo Deportivo)

Jelle Vanendert au sommet(Le Soir)

Incroyable Jelle Vanendert: un Belge gagne au Plateau de Beille et prend le maillot à pois! (Sud Presse)

Historische zege voor Vanendert op Plateau de Beille (De Standaard)

ExceptionnJelle Vanendert! (La Dernière Heure/Les Sports)

Le Belge Vanendert triomphe sur le plateau de Beille (L’Avenir)

Vanendert maakt droom waar op Plateau de Beille (Het Nieuwsblad)

Grote surprise in Pyreneeën(De Telegraaf)

Belgium’s Vanendert Wins 14th Stage (The New York Times)

Vanendert captures 14th stage at Tour de France (USA Today)

Cadel holds third overall (Herald Sun)

Jelle Vanendert wins the 14th stage. (The Age)

Rookie makes mark, Evans stays in touch (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Pedale Pazzo: Tappa molto bella e ben studiata.
Purtroppo però temo che come al solito i big aspetteranno l’ultima salita, anzi gli ultimi 3km dell’ultima salita. Qualche seconda linea coraggiosa potrebbe tentera l’attacco sul duro Col d’Agnes, che è un ottimo trampolino di lancio e lo sarebbe anche per qualche big coraggioso (coraggiosissimissimo) con magari già un compagno di squadra in fuga dai primi km in modo che possa farsi aiutare poi nel tratto in discesa/pianura fino ai piedi dell’ultima salita. Ma credo sia fantacliciclismo.

Hotdogbr: Andy Schleck mi da l’impressione di andare fortissimo, vero è che dipende anche dal suo modo di pedalare, ma se lui e Frank continuano a correre in questo modo a Parigi saranno 5° e 6°, salgono prepotentemente invece le quotazioni di Evans e soprattutto di Voeckler che può essere staccato solo con andature forti e regolari dall’inizio della salita e non certo con scattini di 50 metri, lui che con gli scatti ci va a nozze. Sanchez bravo ma sia oggi che a Luz Ardiden l’hanno lasciato andare, Contador con la cronometro potrà anche andare sul podio ma dubito meglio anche perchè le Alpi sono solo tra pochi giorni, Basso benino ma non è in grado di fare la differenza e a Parigi raccoglierà un dignitoso 5°-6° posto, per Cunego un certo passo indietro rispetto a due giorni fa ma si sapeva che S.Sanchez e Contador l’avrebbero scavalcato in una classifica dove comunque è 8° con quasi 4′ di vantaggio sull’11°

Patagonia63: mah…spettacolo così così….sono troppo forti e 4 5 che ambiscono alla gialla e e si studiano senza mai dare l’idea di attaccare seriamente. A qst punto mi viene da dire che Contador al Giro era completamente senza rivali…nonostante la buona volontà di Sarponi e Nibali. Siamo agrappati solo a Basso per le corse a tappe e ha già superato la trentina…vedo un futuro grigio per i ns. colori sia per il Giro e specialmente per il Tour!

N@po: Al giro Contador andava al doppio di adesso.

Gibosimoni: i dati confermano ciò che scrive Napo. Watt, Watt/Kg, VAM sono tutti nettamente inferiori, anche a similitudine di percorso.

Profpivo: Gli unici che possono fare saltare il banco sono gli Schleck, credo che Franck dovrebbe sacrificarsi provando un’azione decisa da lontano, magari sull’Izoard costringendo gli altri ad inseguire. Altrimenti vedo grande favorito Evans, perchè Voeckler sta facendo i miracoli ma sulle Alpi dovrebbe pagare dazio.

N@po: Le alpi sono nettamente più facili dei pirenei. Se non staccano Voeckler sull’Agnello non lo staccano certo sul Galibier o sull’Alpe. Faccio notare che al Delfinato Voeckler ha preso due minuti e venti da Evans nella stessa crono di sabato prossimo, non avendo però alcuna motivazione di classifica. Sicuramente perderà molto meno.

Vedo23: A parte che non condivido l’affermazione, non dimentichiamoci una cosa: conta molto di più il COME affrontano una salita che QUALE salita è! Possono fare grande selezione su una salita al 6% ai 30 Km/h, magari più che su uno Zoncolan!

N@po: No. Questo è un mito da sfatare. Sulle salite facili le grandi selezioni non si vedono da anni ed anni.

Pedra85: A 20kmh la scia ha un effetto sensibile, ed un professionista che punta al tour riesce comodamente a salire ai 20 orari in tratti all’ 8%, basta stare a ruota per faticare il 5% in meno. Con queste condizioni lo scatto è l’ unico modo per far prendere vento anche agli avversari, altrimenti con un gruppo di pretendenti tutto sommato equivalenti è impossibile fare selezione.

Salitepuntocià: Napo hai ragione, da anni lo diciamo, anche i numeri dicon che sullo zoncolan o altre dure salite , v’è piu distacco fra 1°e il 10
4′ l’anno scorso, 3′ mi pare quest’anno… l’etna solo 1′…..
luz ardiden e beille han deluso chi pensava facessero selezione, ma è normalissimo, 1′ circa fra il primo e decimo a luz, e 1′30 a beille, che pure non è facile… ma non son le nostre salite, e nemmeno il bagargui , il mont du chat, o il colombis… ma quando cavolo le mettono?
Le Alpi son piu facili dei pirenei, perchè l’agnello è distante troppo dal galibier, che non è sta gran salita da briancon, e l’izoard manco lo calcolo, ha sempre deluso le apsettative sia al tour che ai giri negli anni 90-2000
C’è solo l’Alpe d’Huez, troppo poco per staccare Voeckeer, che a questo punto è il favorito. Evans è generoso ma un perdente nei GT, non li da 2′ a Voekler nella crono, se la fa sempre sotto. E non lo stacca in salita, anzi, vedendo la forma, è il francese che puo staccare evans in salita e mettersi al riparo nella crono
è incredibile che potrebbe vincere il tour uno lasciato andare via nella tappa massiciocentrale

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Cassani: “Si è fatto sfilare” (lasciato)
Pancani: “La Col de la Core”
Pancani: “non è qua al Giro”
Pancani: “6′15″ masso” (massimo)
Cassani: “Ha vinto la Parigi-Camemberg” (Camembert)
Conti: “Di Paco è stato un “tombeur de femme” come Cipollini da giovane” (Cipollini lo è ancora adesso; inteso come giovane e inteso come “tombeur de femme”)
De Luca: “Pronti, via e si scalda per cercare una fuga”
De Luca: “Col de Letrape” (Latrape)
De Luca: “Plateau Beille”
Pancani: “Andiamo a rivedere lo statto”
Pancani: “Qui vediamo la maglia a pois, che è simbolo della maglia a pois” (e poi, quello che stavano inquadrando in quel momento non era la maglia, ma un pannello a pois)
De Luca (domanda a Gotti sui fuggitivi): “Quanti minuti devono avere per poter arrivare alla fine?” (basta non sforare il tempo massimo)
De Stefano: “Ci aspettiamo tanti telespettatori sulle strade” (masochista!!! E chi le vede le vostre dirette!!)
Cassani: “Di Gregorio” (Di Gregoriò, alla francese)
Pancani: “Oggi, giorno feriale”
Gazzetta.it: “Limouz” (Limoux)
TelevideoRAI: “Jalle Vanendert” (Jelle), “Plateu de Beille”, “Chavanal” (Chavenel), “Izaguirre” (Izagirre),

LA TAPPA CHE VERRA’

Tra i Pirenei e le Alpi c’è di mezzo il mare… della tranquillità. Quella che si appresteranno ad affrontare i partecipanti al Tour sarà una delle frazioni più semplici di questa edizione, nella quale la difficoltà più rilevante sarà il chilometraggio, rasentante i 200 Km. La linea tracciata tra i due centri è praticamente retta, spezzata solo da un GPM di 4a categoria, praticamente piazzato a “distanza di sicurezza”, per le squadre dei velocisti, dal traguardo di Montpellier. Per loro le uniche insidie vere sarà quelle variabili del tempo… o meglio del maltempo perchè le previsioni odierne parlando di pioggia, pur se sempre debole, su tutto l’asse della tappa, accompagnata da venti non forti ma piuttosto moderati, creando così il rischio che si creino ventagli, pericolosi anche per gli uomini di classifica. Fu proprio in una tappa di trasferimento dai Pirenei alle Alpi che si verificò la “chiave di volta” dell’edizione 2006, l’azione che mandò in giallo il futuro vincitore finale, lo spagnolo Óscar Pereiro Sio.

METEOTOUR

Limoux : pioggie deboli (0,1 mm), 17°C (percepiti 16°C), venti moderati da WNW (29-37 Km/h), umidità al 81%
Montpellier : pioggie deboli (0,5 mm), 21,5°C, venti moderati da WNW (18-21 Km/h), umidità al 59%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

14a TAPPA: SAINT GAUDENS -C ASTRES (172,5 Km)

TODOS PENDIENTES DE INDURAIN
Día de regalo para Indurain
Cenghialta, el triunfo de la modestia – Delgado, en la hora de ser fuerte – Leblanc: “No qüeremos tramposos”

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ARCHIVIO ALMANACCO
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