CAVENDISH, VITTORIA COLOR VERDE

luglio 13, 2011
Categoria: News

Dopo lo smacco di Carmaux il britannico dell’HTC si prende immediatamente la rivincita su Greipel trionfando a Lavaur e conquistando per la prima volta dall’inizio del Tour il primato nella classifica a punti mentre Voeckler conserva la maglia gialla in attesa dei Pirenei.

Foto copertina: Mark Cavendish trionfa sotto la pioggia nell’ultima volata prima dei Pirenei (foto AFP)

L’undicesima tappa del Tour de France, 167,5 km da Blaye-Les-Mines a Lavaur, è stata per lunghi tratti la fotocopia di quella che l’ha preceduta, con 6 uomini andati in avanscoperta dopo pochi km e il gruppo guidato dall’HTC di Cavendish che non ha concesso loro più di 4′30”: rispetto alla frazione di Carmaux però i fuggitivi, vale a dire Boom (Rabobank), Engoulvent (Saur), Grivko (Astana), Dèlage (Fdj), Valentin (Cofidis) e Perez Moreno (Euskaltel) erano di un livello mediamente superiore e inoltre il percorso, sia pur vallonato, non consentiva attacchi come quello dell’Omega Pharma che ha portato al successo di Greipel; il risultato è stato che l’HTC ha dovuto spremere tutti i suoi uomini e se non fosse stato per l’aiuto nel finale della Lampre, con Malori in grande evidenza, i battistrada sarebbero forse riusciti a raggiungere il traguardo, mentre grazie soprattutto all’azione del parmense Boom, che aveva nel frattempo staccato gli altri, ha dovuto arrendersi a 2 km dalla conclusione.
In un finale caratterizzato ancora una volta dalla pioggia, che per fortuna questa volta non ha causato cadute, sono stati gli uomini della Garmin e quelli della Sky a prendere in mano la situazione ma sul rettilineo finale Renshaw (HTC) ha preso la testa e ha lanciato perfettamente Cavendish, che è partito piuttosto lungo ma questa volta non ha lasciato scampo a Greipel conquistando il suo 18° successo al Tour de France con due biciclette di vantaggio sul tedesco che negli ultimi metri ha salvato il 2° posto dalla rimonta di Farrar (Garmin); grazie ai 45 punti raccolti all’arrivo e agli altri 9 presi allo sprint intermedio il britannico ha anche strappato la maglia verde a Gilbert (Omega Pharma) che non ha disputato la volata. Ai piedi del podio è giunto Galimzyanov (Katusha) davanti a Boasson Hagen (Sky), Romain Feillu (Vacansoleil) e Rojas (Movistar) mentre come già accaduto in tappe precedenti Petacchi (Lampre), dopo essersi portato in ottima posizione, si è rialzato nel finale terminando solo 28°.
La classifica generale rimane invariata con Voeckler maglia gialla con 1′49” su Luis Leon Sanchez, 2′26” su Evans, 2′29” su Frank Schleck, 2′37” su Andy Schleck, 2′38” su Martin e Velits e 2′43” su Kloeden: per quanto riguarda gli altri uomini di classifica Basso è staccato di 3′36”, Cunego di 3′37”, Roche di 3′45”, Gesink di 4′01”, Contador di 4′07”, Danielson di 4′22” e Samuel Sanchez di 5′01”. Per tutti loro è arrivato ora il momento di far vedere quanto realmente valgono sulle grandi montagne: la 12a tappa, 211 km da Cugnaux a Luz Ardinen, è infatti la frazione forse più impegnativa di tutta la Grande Boucle, sia per la distanza sia per il micidale trittico Hourquette d’Ancizan-Tourmalet-Luz Ardinen che caratterizzerà gli ultimi 85 km, con pochissimo spazio per recuperare tra una salita e l’altra. Nel 2001 e nel 2003 queste strade sono state teatro di grandi duelli tra Armstrong e Ullrich; memorabile in particolare quello di 8 anni fa quando il texano, dopo aver risposto all’attacco del rivale sul Tourmalet, cadde nelle prime rampe verso Luz Ardinen, fu atteso dal tedesco e una volta rientrato attaccò staccandolo al traguardo di 40”, decisivi per la conquista del suo quinto Tour de France.

Marco Salonna

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