COMMENTOUR DE FRANCE: TUTTI GIU’ PER TERRA
luglio 6, 2011
Categoria: Approfondimenti
Cadute più o meno gravi nella quinta giornata di Tour, alcune banali, altre inverosimili come quella accaduta a Nicki Sørensen. Ma ad avere avuto la peggio sono stati Janez Brajkovic e Tom Boonen, col primo costretto al ritiro mentre il belga è arrivato a Cap Frehel in forte ritardo.
Foto copertina: Janez Brajkovic a terra e Robert Gesink dolorante per una delle molte cadute che hanno flagellato la tappa odierna (foto AFP)
E’ stata come previsto una tappa per sprinter, con lo splendido sedicesimo trionfo di Mark Cavendish. Ma ciò che colpisce è l’innumerevole quantità di cadute che ha segnato la giornata conclusasi a Cap Frehel: dalle più classiche, colpevoli alcune distrazioni che hanno coinvolto tra gli altri Robert Gesink, Contador, Boonen, Brajkovic e Steegmans, fino ad arrivare a quella più assurda del danese Sørensen, volato a terra a causa del manubrio della sua bici incastrato ad una moto al seguito.
Disattenzioni che hanno costretto al ritiro lo sloveno della Radioshack, con Leipheimer che perde un uomo fondamentale per rincorrere il successo finale nelle tappe di montagna. Non sembra essere andata meglio a Boonen, che però è riuscito a concludere la tappa in forte ritardo, mentre Alberto Contador sembra di nuovo affetto dalla sfortuna che lo ha colpito nel weekend.
In ottica sprinters, sorprende l’ottima azione da velocista di Philippe Gilbert, apparso stanco ieri sul Mur de Bretagne e molto pimpante oggi, battuto solo dall’egregio Cavendish. Stavolta però la tattica utilzzata dall’HTC è stata un po’ insolita, con quel buco creato all’ultimo chilometro, correndo anche il rischio di perdere il successo. E Cannonball che ha risolto il tutto con la solita sua volata di grande potenza Male invece Petacchi, con una condizione che appare abbastanza precaria.
Andrea Giorgini