EVANS, CONTADOR E HUSHOVD ROVINANO LA FESTA A GILBERT
Il belga grande favorito non riesce a fare la differenza nel giorno del suo compleanno e i protagonisti sullo strappo sono l’australiano che vince la tappa, lo spagnolo che attacca per primo e chiude secondo e il norvegese che resta con i migliori e mantiene la maglia gialla. Male Andy Schleck che lascia sul piatto 8”.
Foto copertina: il tiratissimo sprint fra Cadel Evans e Alberto Contador (foto AFP)
La quarta frazione del Tour de France, 172,5 km da Lorient a Mur-de-Bretagne, era molto attesa per gli ultimi 2 km di salita che avrebbero dato le prime indicazioni sullo stato di forma degli uomini di classifica aspettando le montagne vere che faranno la loro comparsa sul percorso solo nella 12a tappa con arrivo a Luz-Ardinen. Dopo la dimostrazione di forza di Gilbert a Mont-des-Alouettes ci si poteva attendere grande bagarre nelle prime fasi per entrare in fuga ma probabilmente la pioggia caduta per tutto il giorno ha spento le velleità di molti e fin da subito Roy (Fdj), Erviti (Movistar), Izagirre (Euskaltel), Kadri (Ag2r) e Hoogerland (Vacansoleil) hanno avuto il via libera del gruppo che comunque non ha lasciato loro più di 3 minuti; in testa al plotone oltre agli uomini dell’Omega Pharma anche quelli della BMC di Evans, interessato evidentemente a strappare la maglia gialla a Hushovd (Garmin).
Come spesso accaduto negli ultimi anni i fuggitivi hanno proceduto ad andatura blanda per accelerare negli ultimi 50 km, e malgrado anche il velocista Greipel tirasse a fondo l’Omega Pharma, che nella seconda metà di gara è rimasta sola a condurre, non è riuscita a chiudere il gap complice il percorso vallonato che rendeva difficile l’inseguimento; grazie al lavoro di Zabriskie (Garmin) e degli uomini della Leopard, interessati più che altro a far approcciare nelle prime posizioni lo strappo finale ai fratelli Schleck, i battistrada hanno dovuto arrendersi a 4 km dal traguardo.
Il primo km degli ultimi 2 che portavano al traguardo di Mur-de-Bretagne era il più impegnativo con una pendenza media del 10% e tutti si attendevano uno scatto di Gilbert, ma il vallone ha esitato e le prime centinaia di metri hanno visto una fase di studio finchè Contador (Saxo Bank) non ha mosso le acque con a ruota il belga, Evans, Devenyns (QuickStep), Frank Schleck (Leopard) e uno straordinario Hushovd sui quali si sono portati in seguito anche Van Den Broeck (Omega Pharma), Vinokourov (Astana), Samuel Sanchez (Euskaltel), un ottimo Kloeden (Radioshack) e Uran (Sky), che ha tentato un timido contrattacco a 600 metri dal traguardo. Nelle fasi finali Van Den Broeck si è portato in testa per lanciare la volata a Gilbert, ma è stato ancora Contador il primo a partire ed Evans a superarlo e resistere per pochi centimetri al ritorno finale del madrileno che ha anche esultato sul traguardo credendo di aver avuto la meglio sull’australiano. 3° è giunto Vinokourov davanti a Uran, Gilbert, Hushovd, Frank Schleck, Samuel Sanchez, Van den Broeck mentre 11° a 6” è giunto Wiggins (Sky) insieme alla maglia verde Rojas (Movistar) e a un discreto Basso (Liquigas) che ha faticato nel tratto più duro ma ha rimontato bene nel finale; subito dietro al varesino con 8” di distacco è arrivato un Cunego (Lampre) cui è mancato il cambio di ritmo, probabilmente anche per una caduta accusata ancora prima del via che gli ha procurato contusioni a un’anca e a un gomito: nella scia del veronese altri 30 corridori tra cui Gesink (Rabobank), Leipheimer (Radioshack), Martin (HTC) un deludentissimo Andy Schleck (Leopard) solo 23° mentre tra gli uomini di classifica Roche (Ag2r) ha accusato un distacco di 19” e Coppel (Saur) e Karpets (Katusha) di 25”.
La nuova classifica generale vede Hushovd ancora in giallo con 1” su Evans, 4” su Frank Schleck, 8” su Millar (Garmin), 10” su Kloeden e Wiggins; per quanto riguarda i big Andy Schleck è distanziato di 12”, Leipheimer di 18”, Gesink di 20”, Vinokourov di 32”, Van den Broeck di 39”, Basso di 1′03”, Cunego e Roche di 1′12”, Contador di 1′42” e Samuel Sanchez di 2′36”. La quinta tappa, 164,5 km da Carhaix a Cap Frehel, non presenta difficoltà altimetriche e non dovrebbe sfuggire agli sprinter ma gli ultimi 70 km sono tutti in riva al mare e gli uomini di classifica dovranno dunque fare attenzione al vento.
Marco Salonna