POGAČAR RIEMPIE ANCORA “LA MONTAGNA VUOTA” ED È SEMPRE PIÙ SIGNORE DEGLI EMIRATI
Tadej Pogacar non delude le attese e coglie la prima vittoria stagionale in cima all’ormai consueto arrivo di Jabel Hafeet. Lo sloveno ha regolato allo sprint un brillante Adam Yates (Ineos Grenadiers) dopo un finale cui il britannico ha provato con insistenza a staccare il corridore del UAE Team Emirates. 3° a 48” Sergio Higuita (EF Education-Nippo) davanti a Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe) e Harm Vanhoucke (Lotto-Soudal).
Pogacar consolida così il primato in classifica che ora guida saldamente con 43″ su Adam Yates ed 1′03” su Joao Almeida (Deceunick-Quick Step).
All’indomani della crono dominata dal solito Filippo Ganna, la corsa Emiratina proponeva ai corridori il primo dei due arrivi in salita. La terza tappa prevedeva la partenza dallo stabilimento di Strata Manufacturing (nei pressi dell’areoporto Al-Ain) e l’arrivo dopo 166 km in cima all’ormai storico traguardo di Jabel Hafeet, già sede di tappa in tutte le precedenti edizioni della corsa.
I primi 155 km erano totalmente piatti, ma nel finale i corridori dovevano affrontare l’ascesa (10,8 km al 5,4% di pendenza media, gli ultimi 3km all’8%) che conduce in cima alla “Montagna Vuota”.
Nonostante un primo tratto di percorso in pieno deserto, questa volta la corsa non è stata movimentata dai ventagli. Si è così consumata la classica fuga di giornata che ha visto come protagonisti Thomas De Gendt (Lotto-Soudal) e Tony Gallopin (Ag2r Citroen Team). La coppia di testa nella prima parte della tappa ha approffittato dell’atteggiamento rilassato del gruppo guadagnando un vantaggio superiore ai 6′. Da metà corsa in poi il plotone ha decisamente cambiato passo andando a ridurre man mano il gap dai battistrada (4′30” ai -50). A quel punto il destino dei due fuggitivi sembrava già segnato.
La corsa è continuata senza sussulti fino a quando Tony Gallopin ha staccato Thomas De Gendt in prossimità secondo traguardo volante di giornata (-11). A quel punto al transalpino restava poco meno di 1 minuto di vantaggio sul gruppo lanciato ad alta velocità. L’azione solitaria del francese ha avuto vita molto breve ed è terminata ad 8,3 km dall’arrivo con il prevedibile ricongiungimento del gruppo.
Sin dalle prime rampe della salita diversi uomini molto attesi alla vigilia hanno perso contatto dal gruppo tirato dagli uomini del UAE Team Emirates. Tra i primi big a perdere contatto Alexey Lutsenko (Astana-PremierTech) ai -8,2, Alejandro Valverde (Movistar Team) ai -7,2 e Chris Froome (Israel Start-Up Nation) a 6,8 km dall’arrivo.
La successiva azione degli uomoni dell’Ineos Grenadiers, che hanno impresso un’evidente accelerazione a 6 km dall’arrivo, ha ulteriormente ridotto il plotone di testa da cui hanno perso terreno anche Damiano Caruso (Bahrain-Victorius) e Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo).
Il primo attacco è arrivato a 5 chilomentri dall’arrivo, quando dal gruppo di testa, ormai ridotto a meno di 10 unità, è scattato Sepp Kuss (Team Jumbo-Visma). Sulle ruote dello statunitense si sono facilmente riportati i due favoriti per la conquista della classifica generale, Adam Yates (Ineos Grenadiers) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). I tre battistrada non hanno però trovato l’accordo e su di loro sono man mano rientrati Neilson Powless (EF Education-Nippo) e poi Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe), Joao Almeida (Deceunick-Quick Step), Sergio Higuita (EF Education-Nippo), Florian Stork (Team DSM) e Harm Vanhoucke (Lotto-Soudal).
Ai 4,5 dall’arrivo Sepp Kuss ha nuovamente provato a staccare tutti, ma anche questa volta Adam Yates e Tadej Pogacar hanno rapidamente ripreso il corridore della Jumbo-Visma. 300 metri più tardi il britannico della Ineos Grenadiers ha impresso una nuova accelarazione a cui solo Tadej Pogacar ha resistito. Kuss è invece andato in difficoltà ed è stato successivamente ripreso dal sestetto inseguitore, condotto da Joao Almeida, che era già scivolato ad oltre 20 secondi di ritardo dalla coppia di testa.
Davanti Adam Yates ha continuato ad accelerare cercando di mettere in difficoltà Pogacar, ma il vincitore dell’ultimo Tour de France ha sempre risposto agli scatti del britannico.
Si è così giunti all’epilogo in volata. Pogacar si è posizionato a ruota di Yates e lo ha sorpreso partendo ai 250 metri dall’arrivo. Il corridore della Ineos si è dovuto accontentare della seconda piazza.
La volata per la terza posizione è stata vinta da Sergio Higuita che ha regolato un gruppetto arrivato a 48” da Pogacar e formato da Emanuel Buchmann (4°), Harm Vanoucke (5°) e Joaol Almeida (6°). In settima posizione è giunto il giovane tedesco Florian Startk (a 54”) davanti a Neilson Powless, ottavo. Quindi troviamo Chris Harper (Team Jumbo-Visma) a 1′00”, e la coppia formata da Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroen Team) e Sepp Kuss a 1′09”. Discreto 13° posto per Vincenzo Nibali, giunto ad 1′26”.
Tadej Pogacar ha così ottenuto la prima vittoria stagionale rafforzando la leadership conquistata dopo la frazione a cronometro. Lo sloveno guida saldamente la classifica con 43” su Adam Yates e 1′03” su Joao Almeida. Seguono Ben Harper ad 1′45” e Neilson Powless a 1′46”.
Domani è in programma la 4a tappa, 204 km attorno a Marjan Island. I corridori saranno attesi da una nuova frazione dedicata ai velocisti.
Pierpaolo Gnisci