MATHIEU DOMA IL VENTO DEL DESERTO
Poco più di un anno fa l’UAE Tour 2020 terminava con due giorni di anticipo in un clima di caos generale a causa della pandemia di covid che aveva appena scosso (anche) il mondo del ciclismo.
365 giorni dopo, la corsa Emiratina è ripartita come meglio non poteva grazie ad una prima tappa inaspettatamente spettacolare. A fare la differenza è stato il forte vento che ha spirato per lunghi tratti lateralmente rispetto alla marcia dei corridori, facendo esplodere il gruppo in numerosi drappelli. Ad avere la meglio al termine di un finale scoppiettante è stato Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix), recente campione del mondo di ciclocross ad Ostenda ed oggi autore di una volata maestosa.
La prima tappa dell’UAE Tour, 176 km da Al Dhafra Castle ad Al Mifra, proponeva un percorso completamente piatto ma caratterizzato da lunghi tratti in pieno deserto, condizione che ha esposto i corridori ad un forte vento laterale.
Il gruppo ha iniziato a frazionarsi sin dai primi chilomentri, ma il momento decisivo è arrivato poco dopo il traguardo volante di Habshan Camp (km 64) quando la Deceuninck-Quick Step si è prodotta in una violenta accelarazione che ha consentito al portoghese Joao Almeida, capitano dello squadrone belga, di transitare per primo guadagnando 3”. L’azione della Deceunick e il vento laterale hanno letteralmente fatto esplodere il gruppo che si è frazionato in 4 drappelli. Nel primo, formato da 26 corridori, oltre ad Almeida si trovavano i due grandi favoriti per la vittoria finale, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Adam Yates (Ineos Grenadiers), e corridori veloci come Elia Viviani (Cofidis), Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix).
Il gruppo di testa, che vedeva la presenza di ben 5 corridori della Deceuninck, ha trovato un buon accordo ed è rapidamente riuscito a guadagnare un margine superiore al minuto e mezzo sul primo gruppo inseguitore, mentre gli altri tronconi pagavano un passivo ancora maggiore. I primi inseguitori hanno provato ad imbastire una reazione portando il gap a circa 1’10” quando all’arrivo mancavano 50 km, ma di lì ha poco hanno desistito definitivamente scivolando nel giro di pochi km ad oltre 4 minuti di ritardo dai battistrada ed arrivando al traguardo insieme agli altri ritardatari con un passivo di oltre 8 minuti.
Il gruppo di testa ha proseguito di comune accordo fino ai -10, quando la Decuninck-Quick Step, forte di 5 uomini ma senza il suo velocista Sam Bennett, ha deciso di far valere la sua superiorità numerica. Il primo a provarci, a 9,6 km dall’arrivo, è stato proprio Joao Almeida a cui si sono rapidamente accodati Powless (EF Education-Nippo) e Gianni Vermersch (Alpecin-Fenix), che non erano però intenzionati a collaborare. Ai -7 è stato il turno di Fausto Masnada che ha dovuto desistere dopo poche pedalate vista la presenza di Viviani e Gaviria alla sua ruota. Infine ai -6,2 è stato un altro Deceunick, Mattia Cattaneo, a provare l’allungo in solitaria. Il bergamasco è riuscito ad guadagnare un margine risicato (13” ai -4) prima di essere riavvicinato dal gruppo introno ai -2.
Proprio quando l’azione di Cattaneo stava per esaurisi, ai 1800 metri dall’arrivo, dal gruppo è partito a sorpresa Fernando Gaviria. Il corridore del UAE Team Emirates ha rapidamente ripreso Cattaneo, ma ai -800 il gruppo è tornato sotto spegnendo le velleità del Colombiano.
La Deceunick, nonostante le energie spese nei km precedenti, ha provato comunque a lavorare in supporto di Michael Morkov, che è riuscito a prendere la ruota del suo ex-compagno Elia Viviani. Quando il veronese ha lanciato il suo sprint, ad uscire meglio di tutti al centro della strada è stato Mathieu Van der Poel che ha letteralmente dominato la volata tragliando il traguardo nettamente davanti al giovane David Dekker (Team Jumbo-Visma), autore di una bella rimonta, a Michael Morkov (Deceunick-Quick Step) e al lettone Emils Liepins (Trek-Segafredo). Elia Viviani ha invece chiuso in 5a posizione, risultato tutt’altro che deludente alla luce del recente intevento cardiaco subito dal Campione Olimpico dell’Omnium.
In classifica generale guida Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix), recente vincitore nella sabbia di Ostenda del suo 4° titolo mondiale nel ciclocross. Seguono David Dekker a 4”, Michael Morkov a 6” e Joao Almeida a 7”. Tadej Pogacar, bravo a non perdere tempo in un buco nel finale, è invece 5° ad 8”, due secondi meglio di Adam Yates.
Completamente fuori classifica Alejandro Valverde (Movistar Team), Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), Chris Froome (Israel Start-Up Nation), Emmanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe), Alexey Lutsenko (Astana PremierTech), Wouter Poels (Bahrain-Victorius), tutti giunti nel gruppo inseguitore che ha tagliato il traguado ad oltre 8 minuti di ritardo dai primi.
Domani è in programma la 2a tappa, una cronometro individuale di 13 km completamente piatta. Favorito d’obbligo sarà il campione del mondo Filippo Ganna (Ineos Grenadiers).
Pierpaolo Gnisci