LA TAPPA DEL GIORNO: ENNA – ETNA

ottobre 5, 2020
Categoria: Approfondimenti

È già ora delle montagne al Giro d’Italia, che al terzo giorno di gara propone l’impegnativo arrivo in salita sull’Etna, affrontata dal semi inedito versante di Linguaglossa. Avremo subito i primi verdetti in montagna, dopo quelli sanciti dai 15 Km della cronometro di Palermo

“Le montagne subito!” potrebbe essere lo slogan che accomuna i tre grandi giri nella stagione 2020. Il Tour ha proposto al secondo giorno di gara le ascese alpine ai colli della Colmiane e di Turini e al quarto l’arrivo in salita a Orcières Merlette, mentre alla Vuelta salite impegnative caratterizzeranno i tracciati delle prime tre frazioni, complice anche l’annullamento delle tappe pianeggianti che erano state disegnate in Olanda come apertura della corsa iberica. Una situazione molto simile si avrà anche al Giro che tra terza e quinta tappa proporrà, limitando il calcolo ai due GPM principali che si affronteranno in queste due frazioni, ben 43 Km di salita, cominciando con i quasi 19 Km al 6.6% dell’Etna, dal 2011 divenuto una presenza fissa ogni qual volta la Corsa Rosa fa scalo in Sicilia, sempre proposto da versanti differenti. Così nel 2011 si è saliti da quello classico che da Nicolosi conduce al Rifugio Sapienza, nel 2017 si è arrivati nel medesimo luogo salendo da Pedara e l’anno successivo il traguardo è stato fissato presso l’osservatorio astrofisico di Ragalna. Stavolta la conclusione della tappa etnea si svolgerà nella località di Piano Provenzana, raggiungendola dalla località di Linguaglossa percorrendo un versante in parte inedito perché fino al bivio posto a poco più di 3 Km dall’arrivo, dove si svolterà a sinistra per imboccare il tratto più impegnativo della salita (negli ultimi 3200 metri la pendenza media è dell’8.5%, con un picco al 13% a circa 1.5 Km dal traguardo), si era arrivati durante la tappa del Giro del 2011, successivamente terminata al Sapienza dopo che in cima alla “Mareneve” era transitato per primo il forlivese Filippo Savini. Prima del finale la terza tappa della Corsa Rosa non riserverà grandissime difficoltà, pur non mancando tratti in pedalabile salita marciando verso Nicosia, Nicolosi e Milo.

METEO

Enna : nubi sparse, 25.4°C (percepiti 23°C), vento moderato da SW (14-20 Km/h), umidità al 39%
Regalbuto (47.1 Km) : cielo coperto, 29.5°C (percepiti 28°C), vento moderato da SW (13-19 Km/h), umidità al 36%
Paternò (78.1 Km) : cielo coperto, 27.3°C (percepiti 25°C), vento moderato da SW (15 Km/h), umidità al 62%
Linguaglossa (traguardo volante – inizio salita finale – 130.9 Km): cielo coperto, 25°C (percepiti 22.5°C), vento moderato da SW (14-19 Km/h), umidità al 61%
Etna (Piano Provenzana) : previsioni non disponibili (possibilità di pioggia)

GLI ORARI DEL GIRO

11.20: inizio collegamento RaiSport (un’ora e 5 minuti prima della partenza)
12.25: inizio collegamento Eurosport Player (all’orario della partenza)
12.25: partenza da Enna
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 75 Km dalla partenza)
14.55 – 15.15: traguardo volante di Zafferana Etnea
15.30-15.50: traguardo volante di Linguaglossa (inizio salita finale)
16.15-16.45: arrivo a Piano Provenzana (Etna)

UN PO’ DI STORIA

L’Etna fu una delle tre ascese inedite che Vincenzo Torriani inserì nel tracciato del Giro del 1967 per solennizzare quella che era la 50° edizione della Corsa Rosa. Il Blockhaus – in vetta al quale Merckx ottenne la sua prima affermazione in montagna – e le Tre Cime di Lavaredo, nonostante l’annullamento della tappa per le troppe spinte, lasciarono il segno e ritornarono spesso a svettare sulle altimetrie del Giro mentre non ebbe la medesima fortuna la scalata al vulcano siciliano. Non ci furono né fuoco, né fiamme particolari, al Rifugio Sapienza vinse Franco Bitossi e i corridori di classifica giunti attardati al traguardo accusarono lievi ritardi: i primi dei “big” furono Gianni Motta e Merckx, che riuscirono a guadagnare appena tre secondi sui più diretti rivali e sedici su Anquetil. Sia per questo motivo, sia per le rare volte nelle quali la corsa scendeva fino in Sicilia, bisognerà attendere ben 22 anni prima di rivedere i corridori risalire sulle pendici dell’Etna, primo arrivo in salita dell’edizione 1989 appena al secondo giorno di gara, motivo che spinse Torriani a proporre i primi nove chilometri del versante di Nicolosi, fino al piazzale di Piano Bottara dove tagliò per primo il traguardo il portoghese Acacio Da Silva. Dovranno trascorrere altri 22 anni perché si accendesse per davvero l’amore tra il Giro e l’Etna che, come abbiamo detto, dal 2011 è divenuto abitudine fissa del Giro in Sicilia: in occasione dei tre arrivi proposti nell’ultimo decennio sul Mongibello si sono imposti il venezuelano José Rujano nel 2011 (in seguito alla squalifica dello spagnolo Alberto Contador), lo sloveno Jan Polanc nel 2017 e il colombiano Johan Esteban Chaves nel 2019. Il rapporto tra gli organizzatori del Giro e l’Etna non si esaurisce qui perché RCS Sport è stata lo scorso anno artefice della rinascita del Giro di Sicilia dopo 41 anni di stop e anche nella ritrovata corsa è stata inserita l’ascesa al vulcano, sede d’arrivo della quarta ed ultima tappa, vinta dal francese Guillaume Martin. L’ascesa dal versante di Linguaglossa, quello che sarà affrontato oggi alla Corsa Rosa, era prevista anche nel tracciato della tappa di Mascali del Giro di Sicilia 2020, annullata a causa della pandemia di COVID-19.

L’Etna fumante e, in trasparenza, l’altimetria della quinta tappa del Giro 2020 (www.quotidiano.net)

L’Etna fumante e, in trasparenza, l’altimetria della quinta tappa del Giro 2020 (www.quotidiano.net)

Commenta la notizia