VUELTA: I PROTAGONISTI AL VIA

agosto 24, 2013
Categoria: Approfondimenti

Nonostante le assenze di Chris Froome e Alberto Contador, cui si aggiungono quelle di Nairo Quintana, Bradley Wiggins e Cadel Evans, oltre a quella di Peter Sagan e degli sprinter di punta Mark Cavendish, André Greipel e Marcel Kittel, complice un percorso decisamente avaro di opportunità delle ruote veloci, la start list della Vuelta che scatterà con una cronosquadre di 27 km da Vilanova de Arousa a Sanxenxo è di altissimo livello in particolare per quanto riguarda la lotta per la maglia roja, con al via 7 tra i corridori che hanno chiuso nei primi 10 al Giro d’Italia, 5 tra i primi 10 del Tour e 6 tra i primi 10 della Vuelta 2012: la maggioranza delle 22 formazioni in gara, le stesse di un anno fa con l’eccezione dell’Andalucia che è stata rimpiazzata dalla NetApp-Endura, presenta un roster più competitivo rispetto a quello della passata edizione, andiamo dunque ad analizzarli in dettaglio una per una

Foto copertina: la planimetria della Vuelta 2013 (wikipedia)

MOVISTAR 2012: Juan José Cobo, Jonathan Castroviejo, Imanol Erviti, Benat Intxausti, Pablo Lastras, Javier Moreno, Nairo Quintana, José Joaquin Rojas, Alejandro Valverde.
MOVISTAR 2013: Alejandro Valverde, Eros Capecchi, Imanol Erviti, José Ivan Gutierrez, José Herrada, Benat Intxausti, Pablo Lastras, Javier Moreno, Sylvester Szmyd

Così come un anno fa il leader è Valverde che però dopo quanto fatto proprio all’ultima Vuelta e poi al Tour si presenta con credenziali maggiori rispetto a un 2012 in cui era reduce da una Grande Boucle altalenante anche se chiusa in crescendo con il successo di Peyragudes, anche le quotazioni di Intxausti nei grandi Giri sono cresciute un anno fa mentre il duo Capecchi-Szmyd fatica a reggere il confronto in montagna con Quintana, che non era il corridore capace di battagliare con Froome ma aveva già dimostrato cose importanti in salita, e con Cobo che sia pure in ribasso era pur sempre il vincitore uscente, inoltre nella formazione attuale è assente un velocista all’altezza di Rojas e pertanto possiamo dare un giudizio di approssimativa parità tra le due formazioni

AG2R 2012: John Gadret, Maxime Bouet, Ben Gastauer, Blel Kadri, Lloyd Mondory, Matteo Montaguti, Rinaldo Nocentini, Christophe Riblon, Nicolas Roche
AG2R 2013: Domenico Pozzovivo, Julien Berard, Carlos Alberto Betancur, Steve Chainel, Mikael Cherel, Ben Gastauer, Lloyd Mondory, Matteo Montaguti, Rinaldo Nocentini

Al pari di un anno la formazione transalpina si presenta con due potenziali uomini di classifica ovvero Pozzovivo e Betancur rispetto a Roche e Gadret, il colombiano ha disputato un Giro similare a quello di Gadret nel 2012 e al pari del francese non arriva in Spagna al top della condizione mentre nel confronto tra Pozzovivo e Roche il lucano ha certamente un potenziale superiore ma il rendimento nella sua prima grande corsa a tappe al di fuori dell’Italia è un’incognita mentre l’irlandese poteva vantare il 5° posto alla Vuelta 2010 e diversi altri piazzamenti sia in Spagna che al Tour, per quanto riguarda il supporting cast la presenza di Bouet e Riblon, anche se il marsigliese aveva dimostrato solo in parte il potenziale che gli ha consentito di imporsi sull’Alpe d’Huez, fa la differenza in positivo per la formazione del 2012 che gode pertanto di una preferenza sia pure lieve

ASTANA 2012: Fredrik Kessiakoff, Assan Bazayev, Alexsandr Dyachenko, Enrico Gasparotto, Andrey Kashechkin, Kevin Seeldraeyers, Egor Silin, Paolo Tiralongo, Andrey Zeits
ASTANA 2013: Vincenzo Nibali, Janez Brajkovic, Jacob Fuglsang, Andriy Grivko, Maxim Iglinskiy, Tanel Kangert, Paolo Tiralongo, Alessandro Vanotti, Andrey Zeits

Non può esserci un paragone tra le due compagini con Kessiakoff, Seeldraeyers e Kashechkin oltre a Tiralongo presente anche quest’anno che erano discreti scalatori in grado con condizioni favorevoli di strappare un posto nella top ten mentre quest’anno ci sono Kangert che ha dimostrato al Giro di valere più di questi atleti, Brajkovic che difficilmente dopo la caduta del Tour potrà offrire un rendimento di altissimo livello ma è comunque un atleta di spessore, Fuglsang che in Francia ha fatto vedere le sue cose migliori della carriera in un grande Giro e naturalmente Nibali autore di una stagione strepitosa fin qui che sarà insieme a Rodriguez e Valverde l’uomo da battere, se ci aggiungiamo poi due validi gregari come Grivko e Iglinskiy il fatto che non ci sia uno sprinter all’altezza di Bazayev è irrilevante e la formazione del 2013 è di gran lunga più competitiva rispetto a quella di un anno fa

BMC 2012: Philippe Gilbert, Alessandro Ballan, Brent Bookwalter, Stephen Cummings, Yannick Eijssen, Klaas Lodewyck, Amaël Moinard, Steve Morabito, Mauro Santambrogio
BMC 2013: Philippe Gilbert, Yannick Eijssen, Martin Kohler, Sebastian Lander, Klaas Lodewyck, Dominik Nerz, Marco Pinotti, Ivan Santaromita

L’uomo faro sarà ancora una volta Gilbert che così come nel 2012 arriva alla Vuelta in seguito a una stagione decisamente deludente, tenendo conto che non ci sono atleti in grado di far bene in volata in entrambi i roster il confronto si sposta sulla salita dove Santaromita può essere messo sullo stesso piano del Santambrogio di un anno fa che non era naturalmente l’atleta devastante visto nel 2013 prima delle note vicende mentre Nerz e Pinotti, sebbene il bergamasco possa puntare anche alla crono di Tarazona oltre che a preparare quella di Firenze, faticano a reggere il confronto con Moinard e Morabito, a fare la differenza però potrà essere Eijssen che si presenta in Spagna con aspettative decisamente maggiori, forse addirittura di top ten, rispetto a quelle di un anno fa ed è proprio lui a far sì che la compagine del 2013 sia lievemente superiore

CAJA RURAL 2012: Francisco Aramendia, Danail Andonov Petrov, Hernani Broco, André Cardoso, Manuel Cardoso, David De La Fuente, Aitor Galdos, Marcos Garcia, Antonio Piedra
CAJA RURAL 2013: David Arroyo, Francisco Aramendia, Andre Cardoso, Fabricio Ferrari, Marcos Garcia, Francesco Lasca, Antonio Piedra, Amets Txurruka, Ivan Velasco

Alla luce dei limitati mezzi a disposizione la Vuelta 2012 della formazione iberica è stata più che positiva con Garcia e soprattutto un Piedra capace di imporsi su una salita storica come i Lagos de Covadonga sia pure in una fuga in cui non aveva avversari eccezionali, le aspettative su entrambi sono pertanto cresciute e verranno affiancati da altri due atleti in grado di movimentare la corsa in montagna come Txurruka e Velasco a fronte del solo De La Fuente e soprattutto da Arroyo che per tutto l’anno ha preparato solo questa corsa e ha dimostrato alla Vuelta Burgos di essere sui livelli del Giro 2010 chiuso al secondo posto, se ci aggiungiamo il nostro Lasca capace in volata di dire la sua come nessun atleta della formazione del 2012 allora è evidente come il roster attuale sia nettamente più competitivo

COFIDIS 2012: David Moncoutié, Yohann Bagot, Florent Barle, Mickaël Buffat, Leonardo Duque, Egoitz Garcia, Luis Angel Mate, Rudy Molard, Nico Sijmens
COFIDIS 2013: Jérôme Coppel, Yohann Bagot, Cyril Bessy, Nicolas Edet, Luis Angel Mate, Adrien Petit, Stéphane Poulhies, Nico Sijmens, Romain Zingle

La formazione francese sia quest’anno che nel 2012 è senz’altro tra le peggiori presente alla Vuelta e viene invitata più che altro per la presenza di diversi spagnoli nelle proprie fila anche se quest’anno manca il più atteso vale a dire Navarro, tenendo conto che il supporting cast è decisamente modesto in entrambe le compagini il confronto va fatto tra Duque e il promettente Petit per le volate, e possiamo dare un giudizio di approssimativa parità, e tra Moncoutié e Coppel per le frazioni più impegnative, il primo era reduce da quattro edizioni della Vuelta in cui aveva sempre portato a casa una tappa e la maglia a pois ma si era presentato in Spagna chiaramente in una fase calante della sua carriera terminata proprio a Madrid mentre Coppel ha tradito le aspettative che lo volevano come il nuovo atleta francese in grado di lottare in prospettiva per la maglia gialla ma ha chiuso il Tour in crescendo risultando determinante per Navarro nella tappa di Le Grand Bornand e potrebbe trovare proprio alla Vuelta la migliore condizione, in ogni caso il giudizio è di parità tra le due formazioni

EUSKALTEL 2012: Igor Antón, Mikel Astarloza, Mikel Landa, Juan José Oroz, Ruben Perez Moreno, Romain Sicard, Amets Txurruka, Ivan Velasco, Gorka Verdugo
EUSKALTEL 2013: Samuel Sánchez, Igor Antón, Jorge Azanza, Mikel Landa, Egoi Martínez, Mikel Nieve, Juan José Oroz, Pablo Urtasun, Gorka Verdugo

In quello che è l’ultimo grande appuntamento della sua storia il team basco basca si presenta in grande stile con almeno tre uomini in grado di chiudere nella top ten nella generale o comunque di dare spettacolo in montagna come Samuel Sánchez anche se non è più quello di qualche anno fa, Nieve reduce da un Tour eccellente e lo stesso Antón che in Francia su un percorso non adatto alle sue caratteristiche è stato discreto e potrà certamente fare meglio in Spagna, inoltre le aspettative su Verdugo, 11° nella generale un anno fa, e soprattutto su Landa che sale di rendimento anno dopo anno sono cresciute senza dimenticare Martínez che al pari di Txurruka un anno fa può movimentare la corsa in montagna, per tutte queste ragioni la formazione attuale è largamente superiore

FDJ 2012: Arnold Jeannesson, William Bonnet, David Boucher, Nacer Bouhanni, Arnaud Courteille, Rémi Pauriol, Gabriel Rasch, Dominique Rollin, Benoit Vaugrenard
FDJ 2013: Thibaut Pinot, Arnaud Courteille, Kenny Elissonde, Alexandre Geniez, Laurent Mangel, Cédric Pineau, Anthony Roux, Geoffrey Soupe, Jussi Veikkanen

Così come era avvenuto a Jeannesson un anno fa Pinot arriva alla Vuelta dopo il ritiro al Tour de France ma rispetto al connazionale ha un potenziale decisamente superiore e verrà inoltre supportato da altri due scalatori promettenti come Geniez che ha disputato una buonissima ultima settimana di Grande Boucle ed Elissonde di cui si dice un gran bene, d’altro canto però il solo Soupe non può reggere il confronto con Bonnet e soprattutto Bouhanni nelle volate e pertanto la formazione del 2013 si fa preferire solo in maniera lieve

GARMIN-SHARP 2012: Andrew Talansky, Thomas Dekker, Koldo Fernández, Michel Kreder, Raymond Kreder, Christophe Le Mevel, Martijn Maaskant, Thomas Peterson, Johann Van Summeren
GARMIN-SHARP 2013: Daniel Martin, Caleb Fairly, Tyler Farrar, Koldo Fernández, Alex Howes, Michel Kreder, Nick Nuyens, Alex Rasmussen, Johan Van Summeren

Nel 2012 Talansky si era presentato con ambizioni di top ten riuscendo a centrare l’obiettivo e lo stesso discorso vale quest’anno per Martin che ha fatto molto bene per due settimane di Tour con la perla di Bagnéres-de-Bigorre per poi crollare nell’ultima ma trova in Spagna un percorso più adatto ai suoi mezzi, l’irlandese non ha un luogotenente in montagna al livello di Le Mevel ma in compenso sono presenti nel roster attuale due cacciatori di tappe come Nuyens e Rasmussen che vanno ad aggiungersi a Van Summeren e soprattutto Farrar che in volata può fare la differenza, la presenza dello statunitense fa pendere decisamente la bilancia verso la formazione attuale

KATUSHA 2012: Joaquin Rodríguez, Pavel Brutt, Xavier Florencio, Mikhail Ignatiev, Alberto Losada, Denis Menchov, Daniel Moreno, Gatis Smukulis, Angel Vicioso
KATUSHA 2013: Joaquin Rodríguez, Giampaolo Caruso, Vladimir Gusev, Vladimir Isaichev, Dmitry Kozontchuk, Alberto Losada, Daniel Moreno, Luca Paolini, Angel Vicioso

L’ossatura della compagine russa è sostanzialmente la stessa di un anno fa con Rodríguez supportato dai fedelissimi Moreno, Losada e Vicioso ma se un anno fa Purito poteva vantare nelle grandi corse a tappe solo il 2° posto al Giro vinto da Hesjedal ora si presenta con in carniere il 3° posto in una Vuelta 2012 che avrebbe dovuto vincere alla luce del potenziale mostrato e il 3° al Tour di quest’anno in cui nell’ultima settimana è stato devastante e lo stesso Moreno dopo aver chiuso 5° un anno fa si presenta al via con credenziali superiori, la formazione attuale è inoltre più completa con Paolini che tenterà di ripetere il colpo di Marina di Ascea oltre a guadagnare una maglia azzurra per Firenze e Isaichev che andrà a caccia di piazzamenti allo sprint e l’unico punto a sfavore con quella del 2012 è quello di Caruso che sulla carta è inferiore a Menchov in montagna, in ogni caso il roster attuale ha certamente qualcosa in più

LAMPRE-ISD 2012: Damiano Cunego, Winner Anacona, Davide Cimolai, Denys Kostyuk, Oleksandr Kvachuk, Marco Marzano, Przemyslaw Niemiec, Morris Possoni, Davide Viganò
LAMPRE-MERIDA 2013: Michele Scarponi, Winner Anacona, Matteo Bono, Luca Dodi, Massimo Graziato, Manuele Mori, Max Richeze, Simone Stortoni, Diego Ulissi

Una sola conferma ovvero quella di Anacona che un anno fa all’esordio in un grande Giro era un’incognita e lo è tuttora dopo l’infortunio che l’ha tenuto a lungo lontano dalle corse e le prime apparizioni al Giro di Polonia e all’Eneco Tour dove non si è mai visto davanti anche se può vantare le buone prestazioni in montagna di un anno fa, per quanto riguarda la classifica generale Scarponi pur essendo probabilmente in fase calante ha qualcosa in più sia di Cunego, che era andato un anno fa alla Vuelta per preparare il Mondiale poi non disputato, che di un Niemiec che non aveva ancora dimostrato di poter lottare per i primi posti nei grandi Giri, inoltre quest’anno è presente un jolly come Ulissi in grado di dire la sua su quasi tutti i terreni e la coppia Richeze-Graziato si fa preferire a quella Cimolai-Viganò per le volate grazie soprattutto all’argentino, tenendo conto infine che Stortoni e Bono si equivalgono rispetto a Marzano e Possoni come gregari per la salita possiamo dire che la formazione del 2013 è nel complesso superiore

LIQUIGAS-CANNONDALE 2012: Eros Capecchi, Maciej Bodnar, Mauro Da Dalto, Tiziano Dall’Antonia, Maciej Paterski, Daniele Ratto, Cristiano Salerno, Cayetano Sarmiento, Elia Viviani
CANNONDALE 2013: Ivan Basso, Guillaume Boivin, Tiziano Dall’Antonia, Lucas Haedo, Paolo Longo Borghini, Maciej Paterski, Daniele Ratto, Cayetano Sarmiento, Cameron Wurf

Tenendo conto del fatto che il resto della formazione è piuttosto simile tra le due annate, anche se Paterski è cresciuto e Sarmiento è sempre atteso a un’esplosione ancora non arrivata nei suoi 4 anni da pro, il confronto è sostanzialmente tra Basso e Capecchi per la classifica generale, e il varesino si fa di gran lunga preferire sia per il palmares che per quanto fatto nelle ultime corse, e tra Haedo e Viviani per le volate e qui è il veronese ad avere qualcosa in più ma non a sufficienza per compensare il divario tra Basso e Capecchi, pertanto la formazione attuale ha qualcosa in più

LOTTO-BELISOL 2012: Jurgen Van den Broeck, Bart De Clercq, Jens Debusschere, Adam Hansen, Olivier Kaisen, Gianni Meersman, Vicente Reynes, Joost Van Leijen, Frederik Willems
LOTTO-BELISOL 2013: Bart De Clercq, Francis De Greef, Adam Hansen, Gregory Henderson, Vicente Reynes, Jurgen Van De Walle, Tosh Van Der Sande, Jelle Vanendert, Dennis Vanendert

Nel 2012 la formazione belga aveva un uomo di classifica importante, al di là del rendimento deludente poi effettivamente avuto, come Van den Broeck che quest’anno non ha anche se può contare in salita su Jelle Vanendert che però è un’assoluta incognita dopo una stagione costellata da problemi fisici, su De Greef e soprattutto su un De Clercq che ha fatto ottime cose sia al Tour che alla Vuelta di un anno fa, tuttavia oltre all’uomo di classifica manca anche un cacciatore di tappe al livello di Meersman ed è per questo che la formazione di un anno fa si lascia leggermente preferire

OMEGA-QUICKSTEP 2012: Tony Martin, Dario Cataldo, Kevin De Weert, Serge Pauwels, Frantisek Rabon, Gert Steegmans, Zdenek Stybar, Niki Terpstra, Kristof Vandewalle
OMEGA-QUICKSTEP 2013: Tony Martin, Kevin De Weert, Andrew Fenn, Gianni Meersman, Serge Pauwels, Pieter Serry, Zdenek Stybar, Guillaume Van Keirsbulck, Kristof Vandewalle

Il leader sarà come ancora una volta Tony Martin che punterà alla crono di Tarazona e soprattutto a preparare quella di Firenze, rispetto a un anno fa ha perso qualcosina in salita e nelle volate di gruppo dove non c’è nessun atleta all’altezza rispettivamente di Cataldo e di Steegmans ma ha guadagnato negli sprint su arrivi impegnativi grazie a Meersman e soprattutto a Stybar che ha dimostrato all’Eneco Tour di essere cresciuto in maniera impetuosa, la presenza del ceco fa sì che la squadra attuale si lasci leggermente preferire

ORICA-GREENEDGE 2012: Allan Davis, Simon Clarke, Julian Dean, Mitchell Docker, Cameron Meyer, Travis Meyer, Wesley Sulzberger, Daniel Teklehaymanot, Pieter Weening
ORICA-GREENEDGE 2013: Simon Gerrans, Sam Bewley, Simon Clarke, Baden Cooke, Mitchell Docker, Leigh Howard, Christian Meier, Michael Matthews, Wesley Sulzberger

Al pari di un anno fa questa formazione non ha un vero uomo di classifica anche se complessivamente con Weening e Cameron Meyer in salita aveva qualcosa di più nel 2012, quest’anno però è presente due buoni velocisti come Matthews e in seconda battuta Howard, un atleta vincente nelle frazioni di media difficoltà come Gerrans e un Clarke che proprio nell’ultima Vuelta e poi in parte anche al Tour ha dimostrato di essere cresciuto in salita e pertanto la formazione del 2013 ha qualcosa in più

RABOBANK 2012: Robert Gesink, Lars Boom, Matti Breschel, Stef Clement, Juan Manuel Garate, Bauke Mollema, Grischa Niermann, Laurens Ten Dam, Dennis Van Winden
BELKIN 2013: Bauke Mollema, Theo Bos, Graeme Brown, Stef Clement, Juan Manuel Garate, Luis Leon Sanchez, David Tanner, Laurens Ten Dam, Robert Wagner

Un anno fa l’allora Rabobank si presentava con due uomini da top ten per la generale ovvero Gesink e Mollema e quest’anno fa lo stesso sempre con Mollema e con Ten Dam che ha dimostrato proprio alla Vuelta 2012 e in parte all’ultimo Tour di non essere solo un buon scalatore ma anche un uomo di classifica per i grandi Giri, aggiungendo Clement che ha dimostrato al Delfinato di non essere solo un cronoman e Sanchez che è atleta in grado di vincere un po’ su tutti i terreni la Belkin attuale si equivale in montagna con la formazione di un anno fa ma a fare la differenza sono Tanner, Brown e soprattutto Bos che ha uno spunto veloce pari forse a nessun altro corridore di questa Vuelta, dunque la compagine del 2013 è decisamente quella più competitiva

RADIOSHACK 2012: Maxime Monfort, Jan Bakelants, Daniele Bennati, Laurent Didier, Linus Gerdemann, Markel Irizar, Tiago Machado, Gregory Rast, Hayden Roulston
RADIOSHACK 2013: Fabian Cancellara, Matthew Busche, Ben Hermans, Christopher Horner, Markel Irizar, Robert Kiserlovski, Yaroslav Popovych, Gregory Rast, Haimar Zubeldia

Rispetto a un anno fa la compagine statunitense ha perso qualcosa in volata dove non c’è nessun atleta all’altezza di Bennati e in seconda battuta di Roulston ma ha guadagnato nel complesso in salita con Zubeldia che ha caratteristiche simili a quelle di Monfort e al pari del belga può chiudere nei primi 15 o anche nei 10 della generale e Kiserlovski, Hermans e Horner che, al di là dei 42 anni dello statunitense, si fanno nel complesso preferire a Gerdemann, Machado e allo stesso Bakelants che non era ancora il corridore che ha stupito all’ultimo Tour de France, viene in più aggiunto Cancellara che difficilmente potrà fare qualcosa in più che preparare il Mondiale ma che resta un fuoriclasse e pertanto la formazione attuale è chiaramente superiore

TEAM SKY 2012: Christopher Froome, Juan Antonio Flecha, Sergio Henao, Danny Pate, Richie Porte, Ian Stannard, Ben Swift, Rigoberto Uran, Xabier Zandio
TEAM SKY 2013: Sergio Henao, Edvald Boasson Hagen, Dario Cataldo, Vasil Kiryienka, Christian Knees, Salvatore Puccio, Luke Rowe, Rigoberto Uran, Xabier Zandio

Nel 2012 Froome si presentava, sia pure con l’incognita della tenuta dopo il secondo posto al Tour, come il grande favorito assieme a Contador e la sua assenza ovviamente pesa ma viene compensata parzialmente da Uran che ha dimostrato di poter andare sul podio in un grande Giro, cosa che un anno fa non si pensava, inoltre il duo Cataldo-Kiryienka ha qualcosa in più in salita del solo Porte, che era un ottimo gregario e non l’atleta che ha impressionato ad Ax 3 Domaines al Tour e in altre occasioni, mentre per le volate Boasson Hagen ha rimpiazzato Swift anche se la condizione del norvegese dopo la caduta del Tour è un’incognita, in ogni caso un fuoriclasse come Froome non si può regalare e pertanto sia pure di poco la formazione del 2012 si lascia preferire

ARGOS-SHIMANO 2012: John Degenkolb, Koen De Kort, Yukihiro Doi, Tom Dumoulin, Johannes Fröhlinger, Alexandre Geniez, Simon Geschke, Thierry Hupond, Cheng Ji
ARGOS-SHIMANO 2013: Nikias Arndt, Warren Barguil, Johannes Fröhlinger, Thierry Hupond, Reinardt Janse Van Rensburg, Thomas Peterson, Georg Preidler, Ramon Sinkeldam

Alla vigilia della Vuelta di un anno fa non si pensava certo che Degenkolb sarebbe stato il dominatore assoluto delle volate ma sta di fatto che nella formazione di quest’anno non c’è nessuno alla sua altezza in volata e l’assenza del tedesco è compensata solo parzialmente dal fatto che sono al via tre discreti scalatori ovvero Barguil, Peterson e Preidler a fronte di uno solo nel 2012 vale a dire Geniez, pertanto la formazione dell’anno passato aveva qualcosa in più

SAXO-TINKOFF 2012: Alberto Contador, Jesús Hernández, Rafal Majka, Daniel Navarro, Benjamin Noval, Sergio Paulinho, Bruno Pires, Nicki Sørensen, Matteo Tosatto
SAXO-TINKOFF 2013: Roman Kreuziger, Rafal Majka, Michael Morkov, Evgeny Petrov, Nicolas Roche, Chris Sørensen, Nicki Sørensen, Matteo Tosatto, Oliver Zaugg

L’assenza di Contador è naturalmente pesantissima però nel complesso l’ossatura della formazione attuale in montagna è importante con Kreuziger reduce dalla migliore grande corsa a tappe della sua carriera anche se bisogna vedere se ha recuperato al meglio, Majka che è definitivamente esploso al Giro e ha fatto vedere in Polonia di avere un’ottima condizione e il duo Chris Sørensen-Zaugg con l’aggiunta di Petrov che vale complessivamente almeno quanto Navarro ed Hernández, ad ogni modo il discorso è analogo a quello fatto per il Team Sky con Contador che fa sì che la bilancia penda verso la formazione del 2012 sia pure di poco

VACANSOLEIL 2012: Thomas De Gendt, Martijn Keizer, Sergey Lagutin, Pim Ligthart, Bertjan Lindeman, Tomasz Marczynski, Wouter Mol, Rob Ruijgh, Rafael Valls Ferri
VACANSOLEIL 2013: Wouter Poels, Grega Bole, Thomas De Gendt, Juan Antonio Flecha, Johnny Hoogerland, Tomasz Marczynski, Barry Markus, Rafael Valls Ferri, Lieuwe Westra

E’ vero che le aspettative su De Gendt sono scese rispetto a un anno fa quando era fresco il ricordo della sua impresa dello Stelvio e che Poels seppur discreto al Tour difficilmente potrà ripetere il 2011 quando fu secondo sull’Angliru ma un anno fa non c’era nessun velocista all’altezza di Bole e anche per la montagna la formazione attuale è chiaramente superiore grazie ad atleti come Hoogerland, Westra e soprattutto Marczynski che nel 2012 era un semisconosciuto mentre ora è un atleta che può vantare il 13° posto conquistato proprio all’ultima Vuelta, per tutte queste ragioni netta preferenza alla formazione attuale

ANDALUCIA 2012: Adrian Palomares, Sergio Carrasco, Gustavo César, Javier Chacon, Pablo Lechuga, Juan José Lobato, Javier Ramirez, Jesus Rosendo, José Toribio
NETAPP-ENDURA 2013: Leopold König, Jan Barta, Iker Camano, David De La Cruz, Zakkari Dempster, Bartosz Huzarski, José Joan Mendes, Daniel Schorn, Paul Voss

L’unica differenza tra le formazioni presenti nel 2012 e nel 2013 è quella della NetApp-Endura al posto dell’Andalucia e nel cambio la Vuelta ci ha decisamente guadagnato, la formazione spagnola presentava solo un buon velocista come Lobato e per il resto ragazzi di buona volontà e poco altro mentre la NetApp schiera un atleta in grado di dire la sua in montagna come König supportato da Barta e Huzarski che già hanno fatto bene soprattutto nelle corse italiane e da Camano, la formazione tedesca è dunque largamente superiore

Marco Salonna

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