CONTINUA LA SAGA(N) DI PETER

agosto 23, 2013
Categoria: News

Ennesimo successo per il corridore slovacco in questo 2013 e seconda vittoria di tappa in questa edizione dell’USA Pro Cycling Challenge. Stavolta Sagan è riuscito a precedere lo sloveno Luka Megzec (Argos-Shimano) ed il canadese Ryan Anderson (Optum-Kelly Benefit). Nessun cambiamento in classifica generale, sempre comandata dal giovane australiano Lachlan David Morton.

Foto copertina: Sagan lanciato a testa bassa a pochi secondi dal successo (foto John Pierce/Photosport International)

Ormai una vittoria di Peter Sagan non fa più notizia, dimostrando, in questo USA Pro Challange, di essere il corridore più forte sugli arrivi misti, quelli posti nelle vicinanze di uno strappo. Ma non solo: oggi, per esempio, si è lanciato con buoni, anzi ottimi, risultati, perché ha vinto, in uno dei rari arrivi allo sprint che offriva la corsa statunitense.
La terza tappa dell’ex Giro del Colorado partiva da Breckenridge per giungere in 170 chilometri a Steambot Springs, dopo aver affrontato un unico GPM, posizionato a circa 40 chilometri dall’arrivo e per giunta caratterizzato da una pendenza tutto sommato morbida, lasciando presagire dunque un finale con sprint a ranghi compatti, a condizione però che la fuga venga ripresa in tempo. Fuga che parte già nella prima parte di tappa, composta da cinque corridori: Edmonson (Team Sky), Villella (Cannondale), Voigt (Radioshack), Tvetcov (Jelly Belly-Kenda) e Wren (Jamis-Hagens Berman). Il vantaggio massimo raggiunto dai battistrada sarà di 5 minuti quando all’arrivo mancano 58 chilometri, ma evidentemente l’amalgama tra i corridori in avanscoperta non sembra funzionare ed è forse per questo motivo che Jens Voigt, esperto corridore tedesco e anche forte passista, decide di rompere gli indugi e partire in solitaria, tutto ciò con la prospettiva di pedalare ancora per 50 chilometri.
Il tedesco non è nuovo ad azioni del genere, ma se si ha un gruppo compatto al proprio inseguimento le possibilità di avere successo sono ridotte al lumicino, tuttavia Voigt non ha niente da perdere e pensa solo a dare il massimo.
Il gruppo, però, in questo caso non lascia scampo al povero Voigt e quando viene ripreso non gli rimane altro che sbuffare e accettare la sconfitta. Il plotone si prepara per la ormai certa volata e, a quel punto, prende la testa del gruppo la BMC per Greg Van Avermaet ma nello sprint finale è Sagan che trionfa, relegando al secondo posto un ottimo Luka Megzec, che ha avuto l’unica colpo di non aver provato ad anticipare il campione slovacco, mentre giunge terzo il ventiseienne canadese Anderson.
Per quanto riguarda gli italiani, da sottolineare il quinto posto di Alessandro Bazzana (Unitedhealthcare) e il decimo di Damiano Caruso (Cannondale).
In classifica generale nessun problema per Lachlan David Morton (Garmin-Sharp), che riesce con successo a conservare la maglia di leader.

Paolo Terzi

Comments are closed.