CICLOCROSSISTI ALLA RIBALTA: STYBAR TRIONFA, BOOM INSIDIA DEMARE

agosto 15, 2013
Categoria: News

Finale convulso in quel di Brouwersdam con tre corridori che si avvantaggiano e il ceco dell’Omega-QuickStep che coglie il successo davanti all’argentino della Lampre-Merida e all’olandese campione uscente dell’Eneco Tour, che in classifica generale si porta a un solo secondo dal dal francese della Fdj. Occasione persa per Giacomo Nizzolo che chiude 4° regolando il resto del plotone con Manuel Belletti, Danilo Napolitano e Davide Appollonio anch’essi nella top ten.

Foto copertina: Stybar è ceco… ma vede benissimo la vittoria (foto Profimedia.cz)

Dopo le prime due giornate nelle Fiandre Occidentali l’Eneco Tour è approdato in Olanda con la terza tappa, 187,3 km completamente piatti da Oosterhout a Brouwersdam, un circuito finale di 37 km da ripetere per due volte e l’insidia del vento, in particolare nei diversi chilometri che costeggiavano il Mare del Nord. La corsa è vissuta sulla fuga di Eloy Teruel (Movistar), Jelle Wallays (Topsport Vlaanderen), Axel Domont (Ag2r) e Alex Rasmussen (Garmin-Sharp), il cui vantaggio massimo ha sfiorato i 6′ dopo una trentina di chilometri, e soprattutto sui ripetuti attacchi dell’Omega-QuickStep che ha tentato di selezionare il gruppo nei tratti maggiormente esposti al vento. In realtà, solo a 70 km dal traguardo il plotone si è spezzato in tre tronconi con una trentina di atleti rimasti davanti e la Lotto-Belisol di Andrè Greipel e la Fdj del leader Arnaud Démare a collaborare con la corazzata belga. L’aumento dell’andatura ha fatto, inoltre, in modo che i quattro fuggitivi venissero ripresi ma la Bmc di Taylor Phinney, coinvolto qualche chilometro prima in una caduta senza conseguenze, la RadioShack di Maxime Monfort e Giacomo Nizzolo e l’Orica-GreenEdge di Pieter Weening sono riuscite, dopo aver perso inizialmente una trentina di secondi, a organizzare un inseguimento efficace e a riportare sotto insieme i rispettivi leader. Ne è seguito un rallentamento che ha consentito di rientrare anche al terzo troncone, che comprendeva tra gli altri un Bradley Wiggins (Team Sky) che in queste tre giornate ha costantemente stazionato nelle posizioni di coda dando l’impressione di essere focalizzato esclusivamente sulla crono di Sittard del quinto giorno di gara e, soprattutto, sulla prova contro il tempo iridata di Firenze. Approfittando del momento di calma Wallays è ripartito e con lui il compagno di squadra Laurens De Vreese, già in fuga nelle prime due tappe e a caccia di punti per la classifica degli sprint intermedi e per quella della combattività. I due sono comunque sempre stati tenuti nel mirino da un gruppo nel quale, di tanto in tanto, l’Omega-QuickStep tentava ancora di accelerare ma senza sortire alcun effetto e nel quale si è visto anche Marcel Kittel (Argos-Shimano), evidentemente lontano dalla sfavillante condizione del Tour de France, in testa a tirare per una possibile volata di John Degenkolb. Dopo il ricongiungimento avvenuto ai -16 dal traguardo sono iniziate le grandi manovre per lo sprint ma la corsa si è decisa ai -3 quando Greipel, che si trovava in quel momento in quarta posizione, ha tentato di ripetere quanto fatto da Theo Bos per Mark Renshaw nella tappa di Aardoie facendo il buco per il compagno Jürgen Roelandts. La situazione, però, era molto differente dal momento che alla ruota del 28enne fiammingo c’erano anche Max Richeze (Lampre-Merida), ben pilotato in precedenza da Davide Viganò, e l’ex ciclocrossista Zdenek Stybar (Omega-QuickStep) con Lars Boom (Team Belkin) abile a cogliere l’attimo fuggente e ad accodarsi dopo. La tattica della Lotto-Belisol ha portato a non raccogliere nulla nè con Roelandts – che, incurante dei tre atleti che aveva a ruota, ha tirato dritto finendo inevitabilmente per esaurire le proprie energie e rimbalzare indietro – nè con Greipel, che non ha potuto giocarsi la vittoria. La lotta è stata racchiusa, infatti, tra gli uomini rimasti davanti con Boom, interessato anche alla classifica generale dopo il successo del 2012, che è partito lunghissimo e Richeze che lo ha saltato ai 250 metri ma a sua volta ha iniziato la sua progressione troppo da lontano e ne ha approfittato Stybar per saltarlo poco prima della linea del traguardo e imporsi davanti all’argentino e a Boom in quello che è il suo secondo successo stagionale, meritato comunque dall’Omega-QuickStep dopo quanto fatto nei chilometri precedenti, dopo una tappa al Giro del Mediterraneo. Chi può invece rammaricarsi è Nizzolo che ha battuto Greipel nella volata per il quarto posto con gli altri due azzurri Manuel Belletti (Ag2r) e Danilo Napolitano (Accent Jobs) 6° e 7° e Davide Appollonio (Ag2r) 9° alle spalle di Alexander Porsev (Katusha) e davanti a José Joaquín Rojas (Movistar) mentre Démare non è andato oltre la 12a piazza. In classifica generale il 21enne francese rimane al comando ma con appena 1” su Boom – che, giorno dopo giorno, ha sempre rosicchiato qualcosina rispetto ai diretti rivali – e 3” su Stybar (altro atleta che può dire la sua fino al Mur de Grammont in cima al quale si concluderà l’Eneco Tour) e su Renshaw con Philippe Gilbert (Bmc) 5° a 4”, Tyler Farrar (Garmin-Sharp) 6° a 6” e Alessandro Petacchi (Omega-QuickStep) e Filippo Pozzato (Lampre-Merida) rispettivamente 9° e 15° con un distacco per entrambi di 10”. La quarta tappa, 169,6 km da Essen a Vlijmen, dovrebbe costituire una nuova opportunità per le ruote veloci prima della crono di Sittard che aprirà la fase decisiva.

Marco Salonna

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