RENSHAW, 1200 METRI DI FELICITA’

agosto 13, 2013
Categoria: News

Grazie a una perfetta azione di squadra del Team Belkin il velocista australiano sorprende tutti nella prima tappa dell’Eneco Tour avvantaggiandosi in una curva a gomito e tagliando in solitaria il traguardo di Aardoie con 2” sul resto del gruppo regolato da André Greipel. Prova d’assieme convincente per gli azzurri che piazzano quattro atleti nella top ten con Giacomo Nizzolo 3°, Elia Viviani 5°, Davide Appollonio 8° e Alessandro Petacchi, al debutto con la maglia dell’Omega-QuickStep, 9° mentre Bradley Wiggins rimane attardato per un ventaglio ed esce dai giochi per la classifica generale.

Foto copertina: Renshaw, vittoria quasi in solitaria per il velocist australiano (Photopress.be)

Si è aperta con una frazione di 175,3 km senza particolari difficoltà altimetriche da Koksijde ad Aardoie la 9a edizione dell’Eneco Tour, corsa a tappe di una settimana nei Paesi del Benelux nata nel 2005 in coincidenza con l’avvento dell’allora Pro Tour. Tra i protagonisti al via su tutti Bradley Wiggins (Team Sky), che ha dimostrato al Giro di Polonia di essere sulla buona strada per contendere il titolo di campione del mondo nella crono di Firenze a Tony Martin, l’iridato in linea Philippe Gilbert (Bmc), ancora alla ricerca della migliore condizione, e il dominatore delle volate del Tour de France Marcel Kittel (Argos-Shimano) ma anche diversi altri nomi di spicco quali il campione uscente Lars Boom, Wilco Kelderman e Mark Renshaw (Team Belkin), Taylor Phinney (Bmc), Sylvain Chavanel (Omega-QuickStep), Matti Breschel (Saxo-Tinkoff), Johnny Hoogerland e Lieuwe Westra (Vacansoleil), Andre Greipel (Lotto-Belisol), Stijn Devolder, Maxime Monfort e Jan Bakelants (RadioShack), Simon Spilak (Katusha), Tyler Farrar e Alex Rasmussen (Garmin-Sharp), John Degenkolb (Argos-Shimano), Daryl Impey e Pieter Weening (Orica-GreenEdge), José Joaquín Rojas (Movistar), Yauheni Hutarovich (Ag2r) e Arnaud Démare (Fdj). L’Italia si presenta con una nutrita pattuglia di sprinter capeggiata da Alessandro Petacchi, che al debutto con la maglia dell’Omega-QuickStep potrà giocarsi in pieno le sue chances alla luce delle assenze di Mark Cavendish e Tom Boonen, e comprendente Daniele Bennati (Saxo-Tinkoff), Giacomo Nizzolo (RadioShack), Jacopo Guarnieri (Astana), Elia Viviani (Cannondale), Manuel Belletti e Davide Appollonio (Ag2r) e Danilo Napolitano (Accent Jobs) mentre l’atleta più accreditato per un buon piazzamento in classifica generale sembra Moreno Moser (Cannondale), sempre che la condizione sia la stessa dell’ultima settimana del Tour e della Clásica San Sebastian. Con lui tenteranno di far bene Daniel Oss (Bmc), Mirko Selvaggi (Vacansoleil) e l’enigmatico Filippo Pozzato (Lampre-Merida), ancora a secco di risultati di prestigio in questo 2013. La prima tappa ha avuto un andamento piuttosto soporifero fino a 10 km dal traguardo – con l’Argos-Shimano di Kittel e successivamente anche la Lotto-Belisol di Greipel e l’Omega-QuickStep di Petacchi a controllare senza patemi la fuga di tre atleti di seconda fascia quali Laurens De Vreese e Pieter Jacobs (Topsport Vlaanderen-Baloise) e Benjamin Verraes (Accent Jobs-Wanty), che pure avevano acquisito fino a oltre 8′ di margine dopo 50 km – finchè Orica-GreenEdge e Bmc, approfittando di un tratto di vento laterale, hanno accelerato violentemente facendo sì che rimanessero attardati una ventina di atleti tra cui Devolder, un Juan Josè Cobo (Movistar) mai competitivo in questa stagione e soprattutto un Wiggins evidentemente poco interessato alla classifica generale di questo Eneco Tour, sebbene con lui siano rimasti tre compagni di squadra compresi gli uomini veloci Bernhard Eisel e Ben Swift, che giungerà al traguardo con un ritardo di 3′50”. Sono quindi iniziate le grandi manovre per quello che doveva essere lo sprint finale ma, in una curva a gomito posta a 1200 metri dal traguardo, il Team Belkin che si trovava in quel momento in testa al gruppo ha sorpreso tutti con Theo Bos che ha fatto il buco a Mark Renshaw che ha potuto così guadagnare diverse decine di metri di margine e, approfittando del momento di disorganizzazione degli inseguitori e facendo valere quelle doti che nel 2001 l’avevano portato a conquistare la Coppa del Mondo su pista nel chilometro lanciato, ha tirato dritto fino al traguardo conservando un leggero margine di vantaggio e conquistando il secondo successo stagionale dopo la Clásica de Almería. Con 2” di distacco è giunto il resto del plotone regolato agevolmente da Greipel in una volata in cui gli azzurri si sono fatti valere portando a casa il 3° posto con Nizzolo, il 5° con Viviani, l’8° con Appollonio e il 9° con Petacchi mentre 4° ha chiuso Maximilian Richeze (Lampre-Merida), 6° Phinney e 7° Michael Van Staeyen (TopSport Vlaanderen) con il grande sconfitto del giorno Kittel solo 24°. Il primo leader della classifica generale è naturalmente Renshaw che tra distacco e abbuoni ha accumulato un margine di 6” su Greipel, 7” su Jacobs, 8” su Nizzolo e Verraes e 9” su Boom, che dal canto suo ne ha guadagnati 3 sui diretti rivali per la generale passando per primo in un traguardo volante. L’Eneco Tour si deciderà nelle ultime tre giornate con la crono di Sittard-Geelen seguita da due frazioni in cui verranno scalati la Cote de la Redoute e il Mur de Grammont, salite simbolo rispettivamente della Liegi-Bastogne-Liegi e del Giro delle Fiandre, ma già la seconda tappa, 176,9 km da Aardoie e Forest, non è da prendere sotto gamba con le salite di Alsemberg e Beersel negli ultimi 20 km e un ultimo chilometro anch’esso tutto all’insù con una pendenza intorno al 5%.

Marco Salonna

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